Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VIII - n. 11 - 15 giugno 1902

29$ RIVISTA. POPOLA.RE DI POLITICA., LETTERE E SCIENZE SOèlA.lJ viene ridotta alle sue giuste proporzioni dalla seguente circostanza notata dallo stesso Rossi : i fazendeiros italiani non trattano i cotoni meglio dei brasiliani I Si dirà che gl'ILaliani trapiantali nel Brasile abbiano ereditalo i sentimenti morali che nei pa1ironi generò l'istituzione della schiavitù 1 Non si deve nascondere che il disagio economico e morale degl'immigrati italiani viene aggravato dalle loro qualità originarie; è il Rossi che, confermando le osservazioni del Rotellini, nota che · da qualche tempo vi fu in Italia « un maggior imbarco d'emigranti affrettato dai sub-agenti della Compagnia di navigazione; di doni:ie che dichiararono di .avere parenti contadini nel Brasile, che non avevano; di spostati di ogni genere che furono registrati per contadini mentre non avevano lavorato ·mai la terra. >> Ciò che peggiorò i rapporti tra i coloni e i fa:endei1·0s fu le grande crisi per sopraproduzione del caffè che nel Brasile ha gettalo nella miseria tutti o quasi i Jazendeiro1:,; è il Rossi che cj apprende che su per giù almeno il 90 010 delle fazendas è gravato da ipoteche, e che in molte zone, basandosi sul f•rezzo attuale del caffè, forse il solo 10 010 del valore delle proprietà della lerra sarebbe libero. La mis()ria dei fazendeiros si è ripercossa necessariamente sulla condizione dei coloni. Ciò che risulta dall'esame dei fatti è questo: che i maggiori lamenti degl'ltaliani sono cominciati colla crisi che attraversa il Brasile e che ha la sua ,causa essenziale nel ribasso del prezzo del caffè. Quanto c'è di vero su tale ribasso in ciò che leggesi nel Paiz di Rio Janeiro che lo attribuisce ad un trust nord-americano1 Noi non possediamo dati sicuri per giudicare. Ma se è vero ciò che dice il giornale brasiliano, il trust comprerebbe a 5 112 cents e rivenderebbe a non meno di 25 cents ! I Nord-Ame,·icani che hanno in mano p:ran parte del commercio del Brasile, in questa guisa darebbero una prova assai sinistra del modo con cui intendono il fraterno pan-americanismo. Ritiene il Rotellini che la .crisi sia transitoria e che quanto prima le condizioni economiche della Repubblica e dello Stato di S. Paulo ritorne1·anno normali. Pe1°chè ciò si verifichi due ipotesi sono possibili: 1•. Che aumenti considerevolmente in Europs il consumo del caffè. E' questa l'ipotesi maggiormente ac(:arezzata dai Brasiliani, i quali premono sul governo federale affinché costringa gli Stati d'Europa, e specialmente l'Italia e la Franoia, che hanno imposto un forte dazio sul prezioso coloniale che dà la gradita bevanda, a diminuirlo sensibilmente; e intendono costringerveli colle rappresaglie e colla guerra doganale. Questa ipotesi non sembra di facile realizzazione, sia per gl'interessi finanziari degli Stati europei che non vogliono rinunziare alla entrata notevole che ricavano dal dazio sul caffé; sia per quest'altra circostanza che è stata messa in evidenza dal Sole di Milano: il consumo del caffè nel Mezzogiorno di Europa varia poco da uno Stato all'altro, con o senza dazio elevato. Gli articoli del So_te si devono al comrn. Maldifassi, ed ora sono stati riuniti in opuscolo. L'osservazione sua su questa tenuità del consumo dei paesi mediterranei va corretta ed integrata in due modi. 1° i paesi dei quali egli ci dava notizie, sono tra i più poveri di Europa (Grecia, Bulgaria,Turchia,Spagna, Portogallo),e nota pure· nell'elenco l'Egitto, la Tunisia e l'Algeria che per nessun motivo sono paragonabili ai paesi civili con consumo di caffè. 2° di quale aumento sia suscettibile il consumo del caffé si può rilevare dalla statistica della produzione e del consumo che si legge nell'Econrimiste Jrancais del 22 marzo J 902. ..... .... <O 00 o <O o ~ ANNI ,:;, !..;, ~ ~ ~ o -l o 00 o o _Q_Q._ Germania ..... ..... o:, ~ (..;, Il'- <O ~ o:, ;i.. o o o o Francia ------ 00 -1 -.] Il'- -1 !-.:> ~ o:, 8 8 o ~ ------ Austria Ungheria ~ ~ l-4 ..... cc, ~ i,., o:, o o ~ o o Inghilterra O' Il'- > Il'- -.] ~ ~ <O .,. ~ l-4 o 8 o Belgio ----- N> o 00 !--:l O> i:,, 00 o o o o Svizzera ,_. .... ~ ..... o <O ~ (O t..:i o, ..... O> Italia ~-~ a< N> ,:;., ..... <O -.] 00 o:, Stati Uniti o e o o L'aumento in c'nque anni, come si scorge, é stato da per tutto notevole e lo è stato anche in Francia e in Italia che fanno pagar-e ai consumatori un altissimo dazio - di oltre il 100010-- L'esperimento fatto in Italia, dove colla lieve diminu·r.ione del dazio si ebbe già un sensibile aumento nel consumo, confermerebbe le speran:i.e che nutrono i Brasiliani, su ulteriori diminuzioni dei dazi. Per- I' llalia in ispecie si deve notare che I' importazione dal Brasile, da 76.026 quintali nel 1897, nel 1901 si arriva a 110.627. Le nsservazioni del competentissimo comm. Maldifassi, sotto questo punto di vista, quindi, sarebbero infondate. . La crisi potrebbe risolversi colla sostituzione delle colture. Ma questa non crediamo che sia molto facile. L'enumerazione delle piante (tabacco, cotone, albero della gomma, gelso pel baco da seta. ecc ecc.) che crescono e producono bene nel Brasile, dataci dal Rossi, non riesce del tutto a convincere che la crisi possa essere rimossa in breve tempo, anche quando i coltivatori fossero convinti della convenienza delle nuove colture. Nell'àgricoltura le trasformazioni sono sempre lentissime perché vi sono fattori in essa sottratti completamente alla volontà dell'uomo, e che poco si prestano allo sperimentalismo facile e convincente. Inoltre occorrono grandi capitali per procedere alla trasformazione delle colture; e i capitali nel Brasile, come in tutti gli Stati nuovi e travagliati dalle crisi economiche, sono deficienti oltre misura. Non è pagando il '18 o il 20 0(0 sui debiti ipotecari che si possono fare delle ardite ed incerte innovazioni agricole. Epperò se ne può conchiude~e che nella migliore delle ipotesi la crisi non può essere di breve durata, poiché i due rimedii possibili che la dov1·ebbero rimuovere - aumento nel consumo

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