Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VIII - n. 11 - 15 giugno 1902

RIVISTA POPOLARE DI POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOCIALI più grottesco quelli veri, pretendono di fare onore ali'! talia proclamando l'antropologia criminale come una scienza essenzialmente italiana; ed essi icrnoran_o, o ?ngono d'ignorar:e, che attribuendole la 0 privati va d1 tale pretesa scienza, le riversano addosso una larga dose cli ridicolo. Primo Levi, il Direttore della Rivista :vJuderna pubblicando l'articolo del Gualino lrn senlit1J il bi~ sogno di fare qualche riserva. Egli infatti, dopo av_ere ricordato che nello stesso numero è stato publ1cato un altro articolo su Musolino in cui si rilevano le contraddizioni dell'antropologia criminale, avverte che lo studio del Gualino << servi1·à a fai· ve- « dere ai lettori in qual modo Giuseppe Mazzini è << considerato in certe sJ'e!'e della s·:ienza odierna. La « quale se111bra guardare all'uomo in tutto medio- « ere come ali' esponente dell'eccellenza umana, « mentre sarebbe cosi naturale il 1·iconosce1·e che « aJl'eccesso di certe virtù debbono corrispondere « certi contrapposti dift!tti, la esistenza dei quali « non menoma nè la grandezza, nè le bene111erenze ,, degli eroi del_ pensiero e dell'azione. Il Gualino, del « resto, é lungi dal varcare i limiti fuor dei quali « l'indagine scientifica diverrebbe irriverenza, e<l i " suoi Appunti positivisti nulla tolO'ono alla len·itli- ·t. I I " 0 « m1 a e el cu to che si deve a i\.lazzini da quanti « iengono in pregio la sincerità cli una nobile fede e « l'eroismo clel sacrijlcio. » r Francamente: fa pena il vedere chc\rn uomo cl i tanto valore qual'e il direttore della Rioista 1\11.oderna, non si sia accorto che tutto l'articolo ciel Gualino, non solo è irreverenle, anche nel titolo verso Mazzini, ma è soprattutto contrario alla ve: rità storica ed a quella critica sana che deve o·iudica1·e_ dall'insieme di un'opera e non dalla polve1·1zzazwne e dal loiolesco esame rnicrosc0pico cli alcuni atti e di alcuni frammenti di scritti pe1· o·iu1 . , " e ,care un gigante. :\gli appunli che modestamente H Gualino chiama positivisti, si può perdonare considerandoli non come calunniosi ed irriverenti ma semplicemente come sclocclii e J'idicoli. Essi b~ste1·ebbero a disc1·editarn non J'anLI·opologic\ criminale, d1e è abbastanza discreditata, ma qualunque altra scienza cl1e meriti veramente ta 1e nome. Lo ZOTICO. ~~-W<>AYXX"'-""""""""-"'XJW='"xx"'' <•I~ MXiXJWX3 ,/~ ~rn OCCYY''fYY)'O.:. '.YlC<'='YY NNQ• ''=::...E:: '.'i , ===~~ r li Preghiamo, nel :111odo più calo- I'- roso che per noi si possa, tutti gli l abbonati della Rivista in arretrato coi . 1 pagamenti a volersi :m.ettere subito in reg·ola coli' A:m.mi:nistrazio:ne, perchè altrimenti saremo costretti, a nostro malincuore, di mandare ai ritardatari la ricevuta per l'inj casso gravata di tutte le spese postali. .. < ' . l'CY:OCC< OGDVi"ZX lCGX ·"""- ~'W LE NOSTRE COLONIE Il Brasile. ,_varie_ circos~anze e_sopratutto la mancam,a di spazio, c 1mped11'0no smora d1 pubblicare il primo articolo sullo Nostre colonie. La pubblicazione di una relazione e dei dia1·i del Cav. Adolfo Rossi sulla missione affidata"li dal H. Commissariato dell'emigrazione, pe1· istudiare 1~ condizioni dei coloni italiani nello Stato di S. Paolo, ci somministrano propizia l'occasione d'iniziare questa l'Ubrica. • •• Notiziestatistiche. -. Occupaudoci del Bl'asile, come faremo degli altri Stati nei quali vi sono numerosi coloni iLaliani, cominciamo col dare alcune noUzie statistiche che se,-vono per fare apprezzare le condizioni presenti e la possibile futura evoluzione. li Brasile si regge a repubblica federale in se"uito alla . . o cost1tuz1one del 22 giugno 1890, che segu·1 alla proclamazione della Repubblica avvenuta il 15 novembre 1889. Questo avvenimento. rappresenta un esempio tipico di un cambiamento nella forma del governo avvenuto con uno di quei placidi tramonti che costituivano l'ideale di Albe1-toMario. Infat~i, Don Pedro II lasciò l'Impero quasi senza lotta e l'icevendo a11cho un assegno dalla Repubblica che gli successe. _11 Brasile, in quanto a superficie, co· suoi 8.361.350 I< rn.q. é 11 quarto stato del mondo: non può dirsi altrettanto pel numero dei suoi abitanti, dappoiché questi, secondo l'Al· manacco di Got!ia del 1902, non ar1·ivano a ·14 milioni e mezzo, prendendo per base il censimenlo del 31 decem• bre 1890; li porta ad oltre '16 milioni il Testo Atlante di Ghisleri e a 15 il Piccolo Annuario Statistico del Ricchieri. In questa guisa la densità della popolazione é piccolissima: di appena 1,7 per chilometro quadrato. (Almanacco di Gotha). Nel piccolo Dislrel.Lo federale, la densità arriva a 325, discende a 13 nello Stato di Rio de .JaneÌl'o, a 9 nell Alagogas, ad 8 nel Cearà, in Pe1·11ambucco e Sergibe, a 5 in Minas Ge1·aes; e a lt nello St alo di S. Paulo che maggiormente c'intei·essa: é minima in Goycze, Amazonas, Mallo G1·osso e nel Parà, che sono tra i 20 Stali che costituis'!ono gli Stati Uniti del Brasile. Nel Bradle vi sono circa 600.000 indiani selvaggi, e notiam~ come una cul'Ìo&ilà che 13~7 individui :vi si son dichiarati positivisti. li Brasile produce prevalentemente caffè (un po' mono dei tre quarti della produzione del globo), zucchero, thé, cotone, tabacco, indaco, cacao, caucciù, ecc. ecc. Vi sono miniere di diamanti, oro, platino, carbone ù ferro. Nel 1898 vi erano oltre 14.000chilometri di ferrovie, delle quali erano (n esercizio circa 0000 chilometri nel 1889, prima che venisse proclamala la Repubblica. Vi è scarsissimo lo S\'iluppo dei telegrafi. Nel 1897 il commercio d'importazione vi raggiunse 67l.603.280 di milreis, l'esportazione 831.806.\JlS milreis (t). L'im1nigrat:one ùall'Eurùpa negli ultimi anni li;:i pni:;o grandi proporz,oni: sino al 1878 il nume1·0 degli irnn1igranti non sorpassava 20 mila all'anno; nel 1887 t'u1·0110 5i.000; 216.000 nel 1891, di cui 13\..000 italiani; 164-.000 dei quali 48.814 italiani nel '1895; sono discesi a 53.822 nel 1898; e la crisi che attraversa il B1·asile ne ha ridotta an<;:01·ala proporzione in questi ultimi anni. I via"'- . . . o g1 gratu1t1 accordali da aie.uni Stati, specialmente da quello di S. Paolc, favorirono moltissimo l'incremento (1) Il mili·eis equivale a circa 81 centesimi.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==