RIVISTA POPOLARE DI POLITICJ., LETTERE E 'ìCIENZE SOCIALI condizioni reali e non semplicemente matematiche e fantastiche del paese, si deve calcolare dividendo cotesto milione di ab. per 25 o 30 mila kmq. Ciò porta ad una cifra da 30 o 49 ab. per kmq. » « Evidentemente, anche con una tale popolazione relativa, sopra tuLto considerata la fertilità del terreno, si IJ'UÒ concepire, anzi ammettere, la pos1::1 sibilità di una corrente fortissima di immigrazione. Nella Sicilia vivono infatti ben 3 milioni e mezzo, non i mili.one solo di ab. 1\fa se qui non è neppure il caso di parlare di capitali che abbisognino, perchè la terra dà già per sè stessa, con pochissimo lavoro, così abbondanti frutti, sorge però altro fantasma all'ori,,zonte. In quali condiÙSJ)italitàrnssa. Feste prepa,·ate dallo C:zar per solennizzare la visita del presidente della Repubblica francese. ( Uo,no di pietrci di )lilauo). zioni giuridiche andrebbero colà i nostri emigranti i Forse che il suolo, in quelle ristrettissime regioni verdi e coltivate è del primo occut)ante? » I dubbi giuridici del Ricchieri hanno scarso valore di fronte a considera,,ioni di un'importanza assai maggiore. Abbiamo visto che l'estensione della futura nostra colonia a colpo d'oechio risulta molto inferiore a quella dell'Argentina per la potenzialità di assorbimento della nostra popolazione. Si deve aggiungere che non potremmo mai lusingarci di dare alla 'l'ripolitania la densità della Sicilia, che è di già soverchia. i\'Ia c'è dell'altro da osservare, anche ammettendo la tesi assolutamente antiscientifica di uno sviluppo della popolazione in Africa identico a quello della perla del Mediterraneo. Sì può, però, sperare che l'Italia esporti a getto continuo la sua emigrazione attuale nella Tripolitania e nella Cirenaica? Questa ipotesi è semplicemente assurda. L'assurdità della medesima risulta evidentemente dai dati storico-statistici in controversia, che possediamo. Bisogna ricordare che nelle colonie devono passare centinaia di anni prima che si sviluppino quelle condizioni, le quali permettono una densità di popolazione che si avvicini a quella delle vecchie contrade di Europa ed anche dell'Asia. In Australia, con circa 8 milioni di Kmq. di suCecil Rhoclesall'altro mondo. San Pietro : Attendete, signor Rhocles e lasciate passar tutte que\l,, persone che m'avete mandato (le oittime clella g1,erra del T,·ansirnal). (Ulk di Berlino). perficie, non ci sono che 4.357.350 abitanti; negli Stati Uniti, con oltre O milioni di Kmq., al principio del secolo scorso la popolazione n9n era superiore a quella attuale dell'Australia; quale sia stato lo sviluµpo della popolazione dell'Argentina in tre secoli, lo sappiamo. Tutto questo insegna che i progressi della popolazione nelle nuove colonie è di una straordinaria lentezza. Guardando a ciò che avviene nell'Africa settentrionale, nelle colonie possedute dalla Francia, possiamo benissimo immaginare quello che avverrebbe nella 'l'ripolitania dc:t.plunto di vista demografico. In Algeria con 797.000Kmq. non ci sono ancora 5 milioni di abitanti, e in settant'anni, comprendendovi le guarnigioni, non vi si sono riuniti che mezzo milione
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