RIVISTA. POPOLA.RE DI POL/TlCA., LETTERE E SCIENZE SOCIALI 259 del Bernstein. Non sappiamo comprendere, invece, le incertezze e le contraddizio1)i anche dell'on. De i\farinis, il quale ha trovato il coraggio di dissentire dai suoi colleghi"della Estrema sulla finalità, ma non quello di dichiarare apertamente che non rif'ugge dall'uso delle a1·mi. A parer nostro, poi, ci sembra che abbia piena ragione lo Scarfoglio, quando mette in ridicolo la discussione del Parlamento sulla f'utura probabile occupazione della Tripolitania, dimostrando la impossibilità di una colonizzazione pacifica e la ignoranza delle condizioni interne della Turchia in coloro che vaneggiano nel sostenerla e nel consigliarla. C'è ignoranza, poichè si dimentica che la Turchia se YOlesse favorire la nostra pacifica colonizzazione, sa,- A Torino. Monumento al_principe Amede0. (Uomo cli pietra di Milano). rebbe impotente a saper fare rispettare dai turbolenti elementi indigeni, la proprietà rurale degli Italiani. Non è il caso di esaminare adesso il significato politico della occupazione della 'l'ripolitania, perchè trc•ppo ci dilungheremmo dall'argomento, ma di volo ci permettiamo di osservare t:he tale avvevenimento non può preconizzarsi seriamente come un compenso ali'avanzarsi cieli'Austria nell'Adriatico e nello Egeo. Il compenso, in sè stesso sareb - be troppo inadeguato se l'occupazione fosse cosa vantaggiosa; ma noi, che tale non la riteniamo, nel fatto più che un compenso scorgeremmo un danno ed un indebolimento pel nostro paese. Una volta per cercare le clliavi del Mediterraneo siamo andati a romperci le ossa nell'Eritrea. Adesso si vorrebbe ripetere il giuoco in nome di un retorico equilibrio del Mediterraneo che dovrebbe essere completamente sfatato. • •• È chiaro che le voci democratiche in favore di una politica coloniale che si esplichi anche col la violenza, giovano moltissimo alla causa cli coloro che propugnano l'occupazione di Tripoli. Non si può, intanto, non ammirare la tattica accorta di alcuni espansionisti, i quali si giovano di alcuni fenomeni transitori per imprec;sionare vivamente le masse che non sono al corrente delle cause e della porta,ta cli certi avvenimenti. Con l1ueste parole vogliamo alludere alla Tribuna, la quale mentre nell'articolo di fondo ripete e comIl disastro di Martinica e la Pace. Il disastro della i\Iartinica invita le altre Nazioni alla pace, insegnando loro che anche senza la guerra, agli uomini non man'. cano occasioni di morire. (Fischietto di Torino). menta la sua antica avversione alla politica di avventure, nelle Informazioni e)n altre parti del giornale ficca notizie opportunamente commentate, che servono mirabilmente a dimostrare la necessità, o almeno la convenienza della occupazione di 'l'ripoli. Le notizie in discorso sono quelle che riguartlono il ritorno a migliaia degl'Italiani dalla Repubblica Argentina, e servono precisamente di risposta ai democratici, i quali additano nei vasti e fertili campi attraversati del Plata le contrade dove si può riversare pacificamente ed utilmente l'eccedenza della popolazione italiana. Diremo ciò che pensiamo della Tripolitania dal punto di vista strettamente utilitario; per ora crediamo opportuno di correggere l'erroneo apprezzamento che si fa del ritorno dall'Argentina dei
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