Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VIII - n. 10 - 30 maggio 1902

264 RIVISTA PnPOLA.RE DI POLITJCA., LETTERE E SCIE'NZE SOCIALJ sol utamente distinto dai partiti borghesi e che cerchi conquistare la totalità del potm·e politico per realiz::are. la rtvolu::tone sociale, non significa niente per la massa. Per piacere all'attuale popolo della Francia, bisogna promettere dei vantaggi immediati, di quei vantaggi che procura lo intervento degli uomini politici; il socialista Bagno] rimproverava al suo concorrente, Humbert, di non occuparsi degli affari dei suoi elettori; si è ripetuto su tutti i tòni ai parigini ch'essi avevano torto tli nominare dei deputati nazionalisti che non avrebbero avuta nessuna influenza. Viviani dichiarava ch'egli avrebbe lavorato per fare ratificare la convenzione passata tra la città di Parigi e la Compagnia del gaz, convenzione che i giornali socialisti avevano, alcune settimane pri• ma, denunciata come scandalosa. Per guadagnare i voti degli impiegati ferroviari, numerosi nel suo quartiere, l\Iillerand fece loro promettere un regolamento cli larnro che il governo aveva dichiarato impraticabile .. Egli rammentava ai vinai - egualmente numerosi - che ave,·a sempre combattuto la legge che puniva i falsi(lcat01·i di vini! In un altro affisso, si vantava d'aver ottenuto che si lasciasse circolare al trotto i carri dei mercanti di vino, e in esso prometteva anche d'inter• venir~ perchè la polizia non importunasse gli aggiustatori cl i botti, gente che va per l'e strade per comprare dei fusti usati. Ecco del socialismo pratico! Si raccolgono oggi i frutti çl'una politica troppo abile seguita da mo! to tempo, dagli ste si guesdisti; si è tutto sacrificato ai successi parlamentari; bisogna che il socialismo ora si sottoponga alle condizioni normali della concorrenza elettorale. Jaurès ha certamente contribuito molto a corrompere lo spirito socialista; ma la corrente generale era molto forte, e se è riuscito è stato soprattutto perchè ha seguito quella corrente. Allo scrutinio di ballottaggio, i guesdisti gono stati molto urtati quando hanno veduto formarsi la concentrazione anticlericale: quel li tra loro che hanno voluto continuare a prendere sul serio la teoria della lotta cli classe, sono stati abbandonati dal più gran numero dei loro elettori, e trattati da Jaurés da avventuriert che facevano una parte in.farne (Petite Republique 13 maggio 1902). Ecco l'orazione funebre del socialismo dei principi! I guesd isti aranno poco numerosi alla Camera; ma tra ec;si vi è un uomo di gran valore, Delory, sindaco di Lilla, che darà spesso noia agli abili del socialismo parlamentare. Non bisogna dare una grande importanza alla opposizione dei btanquisli; essi sono tutti - salvo Vaillant - in molto buon acc:>rclo col governo, malgrado si dieno delle arie da te1·rortsti. Che pensare di Sembat, per esempio, uno di. questi irriducibili rivoluzionari, che fu relatore di una sezione del bilancio, e che appartiene ad un partito che considera il voto del bilancio come un compromesso con la borghesia? Jaurès è stato nominato oon una certa difficoltà malgrado l'appoggio dei radicali e del governo. La sua situazione sarà difficile, perchè tra i nuovi deputati si trova Briancl uomo molto ambizioso e d'una consumata abilità. Briand è passato per molti partiti - l'anarchico i.I più violento compreso - e nei congressi socialisti, ha mostrato ch'egli si credeva chiamato ora a rappresentare la prima parte: non avendo avuto che delle disgrazie nella sua carriera, sino a questi ultimi anni, Briand ha fretta di prendere il posto ch'egli crede dovuto al suo ingegno. · Dall'altra parte quale sarà l'attitudine di Pressensé? Questo principale redattore del 1èmps, che s'indicava, anni or sono, come un possibile futuro capo del partito cattolico (1) è venuto al socialismo per la via oscura del dreifusismo (2) e spera governare il . ocialismo; egli scrive degli articoli antiministeriali, ed era a Lione il candidato di Jaurès, e in conseguenza del governo. Io credo ch'egli speri di diventare il capo del gruppo; dopo che Gohier è ltato rovesciato dall' Aurore, Pressensè è il padrone di questo giornale che può dirigere come vuole; egli sarà per Jaurès un compagno molto incomodo. I na:;ionalisti eserciterebbero una seria influenza se fossero uniti e se avessero un capo, ma sembra che siano indisciplinati. Si era annunziato che Doumer, l'antico governatore dell Indo-China, si sarebbe messo alla lor,o testa; ma pare abbia rinunziato a questo progetto: lo scacco di Laguerre, lo antico deputato bulangista, è una grande disgrazia pei nazionalisti, perchè egli era un uomo capace di riunirli in un partito. La più grande causa della debolezza dei nazionalisti è cl'aYer per consiglieri i letterati della « Patrie francail,e » e dei cretini come Cavaignac. Da quel che si può giudicare la nuova Camera sarà impo~ente; essa subirù facilmente la direzione cli un governo deciso a governare; se WaldeckRoussean volesse restare al governo, gli sarebbe, forse, possibile di couduree le cose per due o tre anni: non è inverosimile ch'egli lo faccia. Parigi, 13 Mriggio 1902. G. SOREL. (1) Si credette che si facesse cattolico dopo il suo al'licolo sul cardinale Manning. (2) Pressensé non ha mai potuto capire come si sia permesso di non dichiarare Dreyfus innocente dopo eh'egli si era schierato iu favore di D1·eyfus, e come la Legione d'onore possa continuare ad ad esistel'e dopo eh'egli ha cessalo di farne parte. La mentalità dei veri dreifusisti è veramente strana: ognuno di essi ri1iete il ,·etto di Luigi XIV e crede di essere lo Stato. I NUOV..C ORIZZONTI DELLA CRITICASOCIALISTA (Continuaiiooe - Vedi N. precedente.) Un facile equivoco, nota l'Hobson, intorno alla linea secondo la quale· si svolge l'evo! uzione industriale deriva dal supporre che tutte le industrie tendano a diventare meccaniche e che quindi l'estendersi del controllo pubblico sulla produzione possa condurre al colletti vis mo totale della f I

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