Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VIII - n. 9 - 15 maggio 1902

234 RIVISTA POPOLARE DI POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOCIALJ in esame lo stato presente o si studia un particolare fenomeno. Come opera che ci dia l'insieme della evoluzione crediamo, però, che nessuna delle accennate soddisfi alle esigenze della scienza sociale contemporanea quanto quella del 1\Iilioukow, professore dell'Università di Mosca, che gli ed itori Giard et Brière hanno messo alla portata tlel gran pubblico europeo pubblicandone una traduzione in francese (l ). Koi che abbiamo fatto conoscere ai nostri lettoei La Russia che ha faine del giorno d'oggi, l1uale l'hanno fotografata Parvus e Lelw,ann, sentiamo di rendere un vero ·ervizio ai pri111i riassurnentlo largamente - in ispecie alcuni capitoli - !"opera interessantissima del prnf. di :Mosca, nel la quale - caso ra1·issimo - non si sente alcuna preoccupazione politica o di scuola economica, e che può considerarsi come un capolavoro per la sua obbiettivitù. E rias,;umiamo, senza commenti e ,:;enza critiche. INTRODUZIONE. - È incontestabile la superiorità del metodo statistico sul biog!'afico nella storia (2). La storia delle civilizzazioni comincia a nrevalere. E' intel'media tra la tendenza politica tt.ntica e la tendenza economica attualmente in vigore. Più noi siamo vicini ugli inizi del p1·ocesso storico, più sono elernental'i le n,anifestazioni dei diff'erenti lali clellitvila materiale e psichica, e più questi lati sono st,·cLtamenle legati gli u,,i agli altri. A misu1·a clie il processo si svolge, i differenti elemenli vivono di una Yita pl'opria e i prodotti delle loro azioni reciproche divengono complessi. La jllosoj7,a eletta stol'ia, compresi\. nel.senso della spiegazione della storia dal punto clt vi ta della sua finalità, non è che uno degli ultimi avanzi di un concetto gene1·ale nrrnai so1·passato. L'ambiente 0sico-geografico escrci ta unit grande influen7.a sulla evoluzione sociale. Servano di esempio la .storia dell'Inghilterra; l'influenza del comme!'- cio oceanico sullo sviluppo economico del ìVJecliterraneo ecc. Non si nega l'importanza ciel fa.tt(\re personn,le. L'esempio degli allori che la storia chiama gmndi ci mostra quanto la forza sociale dell'individuo diviene più grande quando essa agisce nella direzione clel!o sviluppo del processo storico. L'individuo, come rappresentante ed esAcutore dei bisogni della sua epoca, diviene allora. onnipotente. PARTE I. - La popolazione. - Lo sviluppo della popolazione é il più grande propul ore dello sviluppo economico. La densità della popolazione stà poi i11 rapporto della evoluzione economica: minima colla caccia; massima col commercio. Popolazione ed economia esercitano un'azione reciproca l'una sull'altra. I fatti poi dicono che non esiste una legge generale della popolazione. « Nella ripartizione della popolazione, l'azione delle cause storiche che avevano cacciato la popolazioJ1e russa verso il Nol'd e che ve la tenevano per un migliaio di anni ò cessata. Ma i 200 anni che sono passati dopo quella cessazione non l>astano per cancella1·e il l'isultato dell'azione 'di tali cause; la popol::tzione russa non è ancora riuscita a ripartii· i secondo le ricchezze naturali delle sue differenti regioni. Ma bisogna aggiungere che la distruzione di (1) Essais sw· t'histoil'e de ta eivitisation l'asse. Avec une Preface de L. Herr. Pnris. Giarrl et Brière. 1901. L. 6. Gli autori e le riviste di cui si vale l'autore appartengono quasi tuLli alla Russia: no solo italiano vi è ricordato: il nostro Nitli. (21 A conforma delle maggiori simpatie che il Miliuokow nutre per la statistica in 111Limoha aggiunto a+.::uniinteressantissimi diagrammi a Iinee ed a superficie: i. sul movimento della popolazione dalla metà del secolo XVI al 1890; 2. sull'aumento della densità nelle grandi divisioni dell'impero dal 1678 al 1897; 3. sulle percentuali delle spese nei bilanci dal 1680 al 1892; 4. sulla proporzione delle varie entrate nei bilanci per la stessa epoca: 5. sulla distribuzione delle tribù sl:, ve nell ·impero e sui progressi del la colonizzazione della mela del secolo XVII al secolo XIX; 6. sulla densità della popolazione nel 1724 e nel 1885. questi risultati creati dalla storia si accelera ogni anno. Il presente tende sempre più a distaccarsi dal passato e nello stesso tempo il legato delta storia perde sempre più della sua influenza fatflle sul ,,re- ,;en te ». (p. 82). P,1RT1-: IL - 1:e,·olnzione economica. - Nel p1·irno capitolo descrive l'antica economia agl'aria della Russia che può servire di modello per una economia a produzione per consumo diretto e locale senza alcuna interferenza, o in minime propor1.ioni, dell'azione degli scambi. L'evoluzione dell'indusfria clomestiea e meccanica viene analizzala nel capitolo secondo assai interessante. Sino a Caterina 2" le industrie erano un monopolio privato; dell'industria, però, i singoli propl'ietal'i non potevano disporre liberamente. La l'unzione dell'industl'iale era considerata quasi come una funzione di Stato. Coll'ukase del 1780,che chiudeva. il Collegio Mam;/atturiero, Caterina dichiarava le fa1Jbricl1e e manifatture private come beni pe1·- sonali di cui il proprietario poteYa disporre libernmente senza permesso deli·amministrazione. La 111isura di Caterina Il" riuscì proficua, e sotto il regime della l,ber<Lconconenza interna le fabb,.iche da 500 salirono a 2000. Perù non ces"'ò la pl'Otezione di fronte alla concorrenza estera. La protezione subì vicende varie nella intensita: ma il lil.Jero scambio non vi fece che fugaci apparizioni, e durarono per circa 30 anni le tariffe proibizioniste del Con te Kankrine (1822). Sotto la p1·otezione di vario grado le fabbriche da 2423 con 9ò,202 operai nel 1804 arrivano a 25,865 con 86G,238 operai nel ·\887, oltre le 54.468 piccole officine che occupaYano 91681 operai e che non producevano :11 di là di 1000 rubli per una. E' curiosa 4uesta motivazione delle tariffe del 1819: benchè molti capitalisti abbiano subito delle perdite e che le loro labbrichc siano vnote; benchè molte fabbrid1e abbiano subilo delle peripezie. l'esperienza e la perizia acquistata nelle industrie non si sono p,,r·dute nel popolo, ma si sono, invece, sparse maggiorn1e ..te. Gli operai intelligenti clie hanno lascialo le fabbriche hanno portato l'industria nei villaggi. Cosi, dice Milioukow, l'industria russa ritorna allo stato d'industria domestica. (p. 109). Se e quanto la protezione abl>ia giovfl.to allo sviluppo dell'i11dust1•ia;se l'industria potrà fare a meno della protezione - sono questioni che hanno dato luogo alle più vive controversie. Il vero è che risposte assolnte non si possono dare, e che tutto dipende dalle condizioni cli un dato momento. E' innegabile, ad ogni modo, che il protezionismo in Russia riusci sempre a favorire le esportazioni come il Milioukow dimostra nel Capitolo 3 della parte Il". La mancanza del criterio ciel relativismo ha dato occasione al le controversie tra la scuola dei Naroclniki e la scuola marxista. La prima sostiene che la Russia ha una vita economica propria e che non è soggetta a subire la fase capitalista della grande indust1·ia dell'Europa occidentale; crede che le industrie che le sono proprie - l'obstchina, l'rirtel e i koustari (1) - han no una forza capace di fal'ia arrivare con uno sviluppo proprio ad ùna fase superiore di giustizia e cli equità sociale. Questa scuola domanda al governo e alle classi istruite di stimolare ìl loro sviluppo colle riforme e colla propagazione della scienza, dell,, tecnica e dei principii di solidarietà. Questa scuola afferma che il poco di capitalismo creato dagli sforzi del governo è condannato fatalmente a sparire. La scuola ma,·xista invece sostiene che la Russia passerà per la f'ase capitalista come l'Europa occidentale, e che la comunità primitiva agraria è in via cli decomposizione sotto l'influenza della produzione mercantile, e che nemmeno l'industria dei koustari può resistere alla concorrenza della grande industria meccanica e sparirà tra poco. Le due scuole banno torto; ed hanno torto perché (1) L'obstehina è la comunità agrnria conosciuta col nome cli Mii'; l'Artet é una specie di associazione di operai e di at·- tigiani anche a base comuàislica; clell' inclnslria dei /couslcwi si dirà più largamente: corrisponde ali' industria domestica.

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