/ lUVlSTA. POPOLARE DI POLITICA. LETTERE E SCIENZE SOCIALJ 213 Presentemente il mondo civile_ è travagliato da una grave crisi. ·economica; ma que,;ta è più fol'te in Germania, <liventata nazione industriale da appena un trentennio; più sensibile, ma meno graYe in Francia, che ha più \'CCchia organizzazione industriale, ma anche meno perfetta; non uslante la guerrn, non è qua.-i avvertita nel!' Jngh ilterra, la quale del re'to. nell'ultimo ventennio, si può dire elle abbia ltuasi completamente ignorato il fenomeno <lella crisi acuta. Ora, anche senza approrondire questa ipotesi, io credo che i ratti enunciati rendano po,;sibile formulare una nuont legge della crisi economica, per cui essa non sarebbe già il pauroso fenomeno descritto da Marx, nel quale si an 1erti.rebbe l'insurrezione delle l'orze produttive contro la l'orma di. produzione, ma un semplice modo di ri,;tabilimento dell'equilibrio economico. in q nelle organ izzazio11i ind usti'ial i, in cui, per la loro giovinezza. o per e non il complesso delle aspirazioni e dei fatti obbiettivi cf1e costituiscono il mo\'imento socialista. Que;;la distinzione è indispensabile rare. C:-te cosa sono quei principii, quelle ipotesi o quelle congetturo che il marxismo fa intomo all'avviata della nostra societ~t, cioè alle forme della sua evoluzione ed alla tendenza del movimento storico nel quale si s rnlge la pro,hlzione capi tal istica? I critici del socialismo e i suoi stessi fautol'i, cadendo in un facile equivoco. cl ichia raro no quei principii, quelle ipotesi e quelle congetture, per le leggi ora reali cd ora tendenziali della evoi uzione sociali. tica. Ora quando si vide che essi non rrggcvano alla furia della dis1;ussione si profetizzò con la loro decadenza l'inattuabilità del socialismo. Era un errore. A dii ucidarc q nesto errore basta a ti pena riflettore che tanto il Manifesto clei Comunisti quanto il Capitate ritrovano erl e:spongono altre cause sopraggiunte, non estranee al meccanismo degli. interessi quoLiùiani, ci sia un difetto cl i corrispondenza fr.t i <liversi fattori o elementi obbiettivi della vita economica. Fatto questo che il crescente sviluppo dell'organismo economico tenderebbe ad el iminare. Onde facile concludere che il p1'eteso conflitto tr-a forn10 di produzione e forze produttive, denunziato dal Marx come manife to nel fenomeno dcJle crisi, sarebbe un indice degli squilib;·t cli c,·escen:;a del l'organ is1110capitalistico e non pront del!' i,ii~irlle dissotu::ione del I' organismo stesso. In Asia. quelle leggi, senza pot'tare 110I calcolo il movimento operaio. li rigido materialismo di Marx ha autorizzato giustamente la fatalistica deduzione che il soGialismo possa avvenire indipendentemente dalla rsistenza dei socialisti. In quel famoso trentaduesimo capitolo del I. libro del Capitale, in cui si espone la legge tendenziale della produzione capitalistica, ~i legge che col crescere della oppressione sociale e morale del capitalismo • cresce anche la resistonza del la classe operaia unila e orgrtnizzata dol 1,1ecr-miisnw detta produzione <'apitatislicri •. I,' 01·gan izzazione di cui Marx qui parla non è quella s,1ontanea dovuta all'individuale con;;;ociarsi dei singoli operai (uori delta fal1b,·ica, in un organismo creato dalla loro esdusi\·a rolontà, ma l'agglomerarsi degli overai i1,ella fa/Jl!r•ica per effetto della volonti:i del capitalista. lVIarx parla delle leggi lenclen.ziati tiella produzione capitalistica, indipendentemente da ogni influenza ciel movimento si,idacatr> e politico dogi i operai. . , ,> r;~ ~ ... ') ~ ;::--~~ ----- Comunque, ciò che ci preme stabilire è-che il .-ociali:s1no come fatto non è stalo punto pregiudicato dalle diflicoltà incontrate del socia I i,::mo (·01110dottrina. \. era e non vera la teoria della miseria crescente, della cuncentrnzione capitalistica, dal contrasto f'ra forze di produzione o forma di produzione, Jel plusvalore, del matrrialismo storico e co::;ì via. il partito socialbta r cresciuto e si è sviluppato lo stes- ,;o. l suoi \'Oti elettorali sono aumentati; rari municipi son caduti nel le ,;ur m:,n i ; il movimento Il Uusso: Ancl,' io potrei mout•re s,dle spalle del Giapponese. ma quello che e·◊ sopra (l'ln~'ese) mc lo impedir,,. Ora si badi bene a que,;to punto. Quando noi parliamo di socia1 ismo, parliamo di un fine con- {F/oh .li Vienna). sindacale si è-esteso; la cooperazione :socialista ha pigliato forme sempre pili ampio. Più i fatti smentivano la teoria del socialismo, almeno come è form ulat,ù1el la dottrina volgarmente preci ica lit per marxismo, e più il sociali,;mo si espandeva e µ-uaclagnaYa gli animi delle masso operaie e della media borghesia. Ciò dimostra che il socialismo non è-soltanto una teoria la quale può esser fallace come tutte le teorie, ma un mo,·imcnto reale della società. Ora frattasi appunto cli Yedere in elle cosa questo movimento f'Onsista. II. Quando r,er la prima YO!ta si manifestò quel movimento di discussioni e di critiche intotno agli ovvii principi i del marxismo, affrettatamente definito cli crisi, la maligna esagerazione degli aYversari del socialismo giunse a parlare di hancarotta del socialismo. In realtc\ ciò che allora si ù iscuteva non erano elle i principii teorici d'una particolare interpretazione del movimento sociale sapei-ole di-determinate azioni u · mane. Senza volontà operante a disegno verso un fin,~, non esiste movimento ociale, per quanto del movimcn to -·tesw possano esistere le estei·ne condi- ::io,ii. Le leggi d'un movimento sociale presuppong0no qneste condizioni, ma non le Psa m·i cono. Dunque allorchè parliamo di movimento sociale, noi dobbiamo spiegare l'influenza di due ordini di ratti: quelli obbiettivi e quelli. volontari. Giova appena rilevare che se Marx ha presentato un sistema. delle leggi obbiettive del movimento sociale, egli ha completamente trascurato l'esame delle condizioni subbiettive del movimento stesso. Ciò che contraddistingue il mar.risina da tutti i precedenti sistemi di socialismo è il concetto della immanente necessità del comunismo. Marx ha co ·truito un sistema logico rnercè cui i I passaggio dalla società capitalistica a quella comun i,;tica appare come un prodotto necessario dcl1' iste:so movimento sociale. Fu detto scientifir.;n questo sistema cli socia I ismo perchè desunse il concetto della necessità del comunismo dall'osservazione delle leggi rea.li che clominano la sue-
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