Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VIII - n. 7 - 15 aprile 1902

176 RIVISTA POPOLARE DI POLITICA, LETTERE E "ìCIENZE SOCIALI dizl sulla politica coloniale (e di conseguenza sulla politica militare-navale) sulla politica sociale inlerna ecc. che la rompono con l'alliludinc tradizionale del socialismo e accennano a una nuova politi0a positiva. Appunto un'allra ragione di successo per le ide~ del Bernstein fu che un par d'anni fa, ment,·e esse suscitavano tanto rumore di polemiche entro il partilo, la situazione politica della Germania aLLrave1·sava un momento singolarissimo che fece credere a un nuovo orientamento e raggruppamento dei partiti abbracciante anche i socialisti. Non si vedeva allora per la Germania altro problema di quello della espansione coloniale (flolla), e il govemo parve un istante disposto a formarsi una maggioranza con un sostegno meno oneroso di quello degli agrari. Documento interessantissimo di quel periodo rimane un libro del nazionale-sociale Naumaun (ebbe allora una gran voga e potrebbe tornare ad averla) in· cui era disegnata la evoluzione della Germania a una democrazia imperialista che, voltale le spalle agli agrari, avrebbe trovato il suo naturale e necessario appoggio nei socialisti. Per quel tanto che si sapeva delle idee del Bernslein poteva giusto parere che esse coincidessero con un tal piano e preparassero davvero la trasformazione del partito socialista al Reichstag in una sinistra democratica sul terreno costitaziouale. Si sa1·ebbe trallalo di iJffrire da parte dei socialisti una « politica nazionale», cioè l'abbandono delle ostilità in tema di spese militari, contro una politica democratico-sociale da parte del go;verno. Ma ora il momento è troppo mutalo perché tali - e in qualunque parte autorizzale - conseguenze del bernsteinismo possano essere non che L1·atte, pensale. La maggior causa d'aneslo fu la crisi economica. Si può infatti dire - per seguire il cattivo andar.zo che vuol vedere in ogni pensiero d'uomo minutamente il 1·iflesso del tempo - si può dire che il socialismo ollimista del Bernstein sia figlio del pe,·iodo di proprietà economica di cui la Germania con il suo prolctariaLo industriale godelle nello scorso decennio. Non si è inclinali a disperare del mondo e a rimetter tuLLoad una catastrofe quando i salari sono in rialzo. Ma è sopraggiunta la crisi, e con la crisi il famoso progetto di tariffa con ~ui il governo s'è ricaccialo dalla parte degli agrari; i socialisti si son ritrovali di colpo al loro posto di opposizione accanita, e se duo anni fa poté parer lecito il pronostico di un placido tramonto del rivoluzionarismo socialista nella sacra monarchia imborghesita e democratizzata di Guglielmo II, oggi"rollo quel principio d'incanto i socialisti minacciano di portare nelle strade l'ostruzione contro la tariffa, facendo intervenire direttamente il proletariato nella politica, a modo del Belgio, Confesso che mi tocca fare un certo sforzo d'immaginazione per figurarmi i socialisti berlinesi dimost1·anti nella Friedrichslrasse contro il pane caro; ma ciò non vuol dire che non possano, venirci. È a sperare che il mondo ci riserbi ben altre sorprese I Dala questa situazione s'intende che il Bernslein giunga al Reichslag più come un compagno disciplinalo che non come capo di una corrente dissidente. Berlino, 23 Marzo. A. MoRANDOTTI. Il movimento rivoluzionario belga, - Le nolizie che giungono dal Belgio sono di una gravilà eccezionale. Non è ancora la rivoluzione, ma cominciano a disegnarsi tutte le sue;prime forme. Le repressioni violenti sanguinosissime di Bruxelles clic pure senza knout 11è nagaike, hanno avuto niente da indiviarc alle ullime in Russia, e in cui si contano a_centinaia i fe1·ili dalla parte del popolo, e a non pochi da_ quella degli i11ferociti rcprcsso1·i, non hanno an·cslalo 1I movimento di ribellione che anzi si accentua ogni giorno di più con gli sciopel"Ì che si allargano come macchie d'olio in ogni centro operaio, e specialmente colle manifestazioni delle giovani gua1die civiche socialiste, che fanno dubitare al generale Bussine, comandante delle medesime - e non soltanto a lui! - della possibilità di potere mantenere il solito 01·dine: A I momento elle andiamo i11macchina giungono telegrammi che annunziano che i g1·ossi industriali belgi fanno pratiche allivissimc presso il Re perché intervenga onde evitare altro spargimento di sangue e per 1·islabilire la calma negli animi, e che re Leopoldo pare non sia disposto a cedere per quanto impressionalo com'è da un movimento diretto dai socialisti, i quali nel Belgio - è bene ripeledo ai socialisti nosl1·ali - sono dicliia1·alamente e spiccatamente repubblicani. Ma del movimento socialista nel Belgio, e della ·siluazionc che il Belgio oggi attraversa, ci occuperemo largamente nel pl'Ossimo nume1·0, pc,·chè non pochi insegnamenti si possano trarre clall'cvoluzionc di quel paese, anche tra le classi popolari uno dei centri più interessanti d'F.uropa. ~©©~~~~~~~~~~©~~~~~~~~~~ eia ~atu10 bel!' C9n.rEol0;fann-i Speraoamo cli potere annu'lziare ai nostri amici ed abbonati c!te era già bene aooiata la guarigione del nostro amico e Direttore: disgraziatamente, il Jlemmone settico, con segni anche d'infezione generale si r;proclusse in altro punto eletta mano. Perciò il giorno 9 fu necessaria un'altra dolor-osa operazione. Al Prof Lupò e al Dott. llindone che, con tante, affetto e con tanta intelligenza prestano le loro cure aU'infern.o, è stato anche as ociato il Senatore Prof. D'Antona. Gli amici tatti vorranno scusai·e l'on. Colajanni se egli non risponde singolarmente per ringraziare quanti s'interessano eletta sua salute e gli chiedono notizie. LA REDAZIONI, ©©©©©©©©©©©©©©©©©©©©©©©© II riscatetoconomdeiclMo ezzogiorno (Un :u·th-olo tlcll'ono1.•cyole i\!aggiodno J•'crral'is) L'on. deputato per Acqui ha pubblicato nell'ultimo numero della Nuova Antologia un artic.:olo vibrante di simpatia vorso il i\lezzogiorno e ricco di acute e giuste osservazioni, di confessioni leali e coraggiose. E so è tale che a noi corre l'obblio-o di riassumerlo largamente e di farlo seo-uire in ultimo da poche nostre considerazioni. 0 . .. « Il problema del Mezzogiorno grandeggia nella vita politica italiana. La sua soluzione - a fianco della questione sociale - costituisco il còrnpito precipuo della presente generazione. Il problema del .:\Iezzogiorno, che !'on. Co!ajanni, primo in.ItaliaUumeggiò nei suoi vari aspetti, è

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