RIVISTA POPOLARE L>l J->OLJTJCA,LETTERE E SCIENZE SOCIALI 175 Le idee, disse anche Cavour, « non si combattono efficacemenle se non colle idee, i pl'incipii coi principii; poco vale la compressione maleriale. Per qualche lempo, sicuramenle, i cannoni, le baioneLlc polranuo comprimere le Lcol'ic, potranno manLenere l'ordine materiale; ma se queste teorie si spingono nell'ordine intellelluale, credete, o signori, che toslo o Lardi quesle idee, queste teorie si tradurranno in effetto, otterranno la villoria nell'ordine politico cd ecouomico » (Camcm de deputa,ti, seduta del 15 aprile 1851). Cos·1 parlava il grand'uomo; e, se potele, pensale senza pi11ngcre ai grandi uomini di oggid'i. Ma, fo1·se, anche Cavour sarebbe oggi un sovversi \'O per certi modera ti. O'alLrondc, la colpa delle presenti t1·istissime condizioni economiche e sociali, non é tanto del popolo, quanlo di chi non seppe inLendere il popolo e provvedere a Lempo a' suoi giusli e lcgitlimi bisogni. Non fu inteso ed ascoltalo; cd ora esso preLcnde assai più del 1·agionevolc. D1 Lai modo, il movimento economico degene1·ò, o si Lramulò, in movimento poiitico; il quale, ora (per chi non vuole chiudere gli occhi pe1· non vedere), è principalmcnle rivolto conlro la mouarchia. So anch'io che ai conladini poco i111po1·Ladi repubblica o di monarchia. Ad essi imporla di vi\·ere meno disperaLameuLe. Ma imporla, in\'l!cc, ai lavoratori cittadini meno incolti di quelli, ed imporla pu1·e assaissimo a chi li sommuove e li guida e li fa agire. Se '!osi è, vana sarebbe qualunque resistenza materiale. Principiis obsta, sero medicina pa,·atur; JH'eccllo vecchio quanto il mondo, e pur semp1·e vero, e che non mula se anche la medicina sia falla di quei cannoni e di quelle baionelle, di cui diceva il conte di Cavou1·. Hipelo ancora una volta: avele scatenalo Eolo; ed 01·a nè voi, uè più nessuno, sielc capaci di ricacciarlo nel suo antro. D'altronde, chi mai pol1·cbbe esse1·e il ieuuno f Pavia, 30 Marzo '1902. Devotis. Encou: Vw.\n1. Edoaa•do ncrnstciu tlcpul.at.o. - li Reichslag riarrendosi l1·ova sui suoi banchi Edoat·do BcrnaLcin, eletto dur~nle le fe1·ie a B1·eslavia. Se questa elezione fosse avvenuta un anno fa, essa sarebbe parsa di uno sL1·aordinario significalo. Ma c:ssa avviene ora, dopo che u11 g1·ande silenzio si è fatto intorno alle polemiche sulla cosiddella crisi del marxismo, e dopo la dichiarazione del Bernslein al Congresso di Lubecca. Quella dichiarazione passò come una specie di alto di abiura; non Io fu; ma passò per lale in quelli che giudicano all'ingrosso, e son quesli che contano. Da un congresso come quello di Lubecca sarebbe uscila in Francia una nuova scissione dal partilo socialista; in llalia, un'accentuazione di «correnti~ disLinlc: in Germania non avvenne nulla ; cessarono anzi le dispute intorno al Bernslein; e a mc che lo interrogavo in quei giorni sull'cffello probabile che avrebbe avulo un suo rifiuto a « Lener conto » del volo del Congresso, e cioè se non credeva che parecchi lo avrebbero seguilo, uscendo lui dal parlilo, il Bernslein rispose: Ma nemmeno uno! e in nessun caso, si tratti di chi si sia; non suebbe mai altro che uno che esce dal parlilo. li lellore sarà qui LenLalo di ammirare la disciplina, la compattezza del partilo socialista tedesco. E ammiri; ma pensi anche che, per buona pat·le tale compallezza deriva dalla lonlananza d'esso partilo !10n dico dal polcre, ma dalla possibilità di un'azione dirella sul polere e dalla mancanza, in Germania, di una democ1·azia all'italiana o alla francese con la quale i socialisti possano far causa comune. Per il gran pubblico la fama del BernsLei11 data da un paio d'anni, dalla pubblicazione dei Presupposti del socialismo. li Kaulsky insinuò spi1·iLosamenle che il grande successo di quel libro fosse del'ivaLo dal fallo sensazionale di un socialista che sc1·ive un libro per da1·e addosso al socialismo. Arguzia, se mai, di po1·Lala universale pe1· i movimenti di i·iforma: il riformatore é sempre un uomo che c1·esciulo in una tradizione r·eligiosa o politica, di cui ha abbraccialo e difeso e diffuso i principi, si acco1·gc a un certo momenlo di parziali falsità coulcnule in essi e le denunzia; ma, badiamo, l'imanendo ossequente a LulLo il resto e cercando di far passare la prop1·ia novità come una semplice differenza di interpretazione, e rimanendo nella fede, nel partilo. Chi pen:sa liberamente, stando fuori, é condannalo a un'azioue minima. In verità il successo del Bernslein de1·ivò dalraver egli saputo dar forma a un pensiero che era nell'aria - nell'aria socinlisla per cos·1 dire - senza che 11essu110del partito osasse, -o pensasse che fosse utile t·idurlo in pa1·ole stampate. li pensiero e1·a, a un dipresso, questo: che non valeva la pena di chiudere cos'i oslinalamenlc gli occhi per figurarsi riltc quelle parli dell'edificio doll1·inale socialisla che cadevano inlomo, quando si era in possesso di una 1·callà cos·1 viva e polente come il motJimento socialisLa: che e1·a errore f'ar dipencle1·e dall'avvel'arsi di l'erlc pl'Oi'czie o pt·cvisio11i S('riltc nei lib1·i la honlà, In giustificazione di un movimento che si giusLifica da sò per il fatto cho vive; d'onde il famoso « per mc il movimento è lullo, lo scopo nulla» che 11011vuol essere preso alla leLlcra, ma 1·imane il mollo alalo dl·l bernsLcinismo. Del 'luale ben1slci11is,110 come lcndenza Leo1·ica non l10 io qui da pa1·la1·vi cssPndosene discusso a sazietà iu Italia. :\la 'lualcuno sentendo che il Bemslein è stato clcllo deputalo polt·à chiedere se la nota bel'llsliana si fa1·à ora ui:lil'c al Rcichstag. Certo a Lirar le consegucuze pratiche dalle critiche - pur sempre caule e in fil di rasoio - del Bcl'llslein, si atTiverebbc a una poliLica diversa da quella costante del gruppo sociali5La al ReichsLag in cui par ancora sempre presente lo spiri lo clirellivo di Guglielmo Liebknechl. A spigola1·e negli articoli del BernsLein - che son come scorribande in quella specie di Hinterland sempre più vasto che si è fo1·mato dietro il socialismo mandandone mezzo smarrili i confini - si possono raccogliere giu-
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