.RIVISTA POPOLARE DI POLITICA. LÈTTERE E SCIENZÈ SOCIALI 195 pietà che induce molli a negare le tendenze benefiche della sorgente sconosciuta di ogni potere, e a trarre dalla evoluzione le prove della sua indiITerenza e negligenza .riguardo al benessere umano. Tuttavia questa conclusione non è la giusta. Nulla sarebbe stato più fatale alla evoluzione della razza umana che il ricevere, in qualunque tempo, una rivelazione d~ll'eslerno. L'uomo ha dovuto ap1·irsi la via, invece, cd è quindi passato per un corso di educazione della maggior perfezione, e questo dimostra l:i tendenza benefica esercitala dalla sorgente di tutte le cose. L'errore di coloro~clte considerano )a vita come un male, ed il dolore e la m ise1·ia del mondo come una smentita a qu(•sta teoria di assoluta beneficenza, 6 dimostr8lo dal fatto che la vii a è consideruta universalmente una cosa tanto p1·eziosa, che nessun individuo 11clla inle1·a crenzionc consenziente l'abbar,rfona, se ha il potere di difende1·si. La creHzione ani111ale ha grandissime sorgenti di piace1·e e di felicità. Nel lungo processo della evoluzione si sono fonnnle delle regole morali, e alfìnc la 1·eligione della natu,·a, basala sulla determinazione di non credere a nulla cl,e non nbhia in suo favore prove indubbie, dovril essere la fede dell'avvenire: una fede senza gerarchia sac01·dotalc, e senza formulari specifici di culto. La morte 6 lungi dal r:onlrasta1·c all'azione benefica della fo1,Le di tulle le cose, ed una lunga e paziente osservnione dimostra che non si ha mai una morte veramente dolorosa, per malatLia. Delle sofferenze acute spesso precedono la morte, ma g1·azie alle riccrd1c scientifiche, e specialmente alla inalazione di anestetici, esse possono essCl'C completamente evitale. Le sofferenze degli animali inferiori son mollo minori di quelle dell'uomo. Anche i f'eroci carnivo1·i non infliggano che poco o nessun dolo,·,- alla p,·erla, nell'ucciderla. . In conclusione, le vecchie rclig-ioni basale sulla cos·1 dtlla l'ivelazione sono state da lungo tempo messe alla p1·ova e trovale manchevoli, ed esse saranno sostituito da una 1·eligione nat ur·alc, la quale si fonde1·à sulla convinzione che nessuna rivelazione sovrannaturale sia slala mai falla all'uomo. In conseguenza, il giorno 11011 6 probabilmente mollo l011Lano,nel quale la parte religiosa della società sal'à èisLinLamcnLe divisa in due campi o classi; cioè coloro clie godono completa libertà di pensiero e p1°alicano le vi1'lù virili che a r1ucsla si accompagna 110, da un lato, e dall'allro colol'O che divengon devoti della vecchia chiesa calloliea, che 6 una gcral'chia IJene n1·ganizzala, la quale potrà forse continuare ad esercitare una grande influenza sugli affari e gl'inLeressi degli uomini per· molle generazioni, e quasi certa men le per altre due o tre, ma che dovrà infine scomparil'e del tullo. (Fortnightly Rcvieiv - Marzo). Tenente Colon nello H. M. Chittcndcn: La costruzione di• serbatoi nelle regioni aride, por opera del governo. - Co111e molli altri movimenti di grande impol'tanza, quello per la costruzione di scrb11toi nelle l'egioni aride ha avuto, al principio, vi vissi mc opposizioni. Ma esso ha guadagnalo stt·ada, e, nelle ultime eleziQni, faceva parte del programma di ambedue i grandi partiti politici. Se anche questo non fosse che una lustra, esso dimostra la for;,:a acquistata dal movimento. La grande condizione per la ricchezza di u:'! paese è lo sviluppo agricolo. L'industria ha le suo crisi, le miniere si esauriscono, ma ogni anno la terra dà il suo prodollo. Dei tre milioni di miglia quadrate che formano, su per giù, il Lerl'ilorio degli Stati Uniti, escludendo l'Alaska e le isole, circa 1,3 milioni di migli~, cioè il 43 per cento, non hanno nell'estate sufficie:,le pioggia per I'ag1·icollura. In questa parte degli stati la pioggia è insufficiente e l'evaporazione eccessiva. La conseguenza è che in un terrilo1·io abbastanza vasto per costituire un grande impero esistono le condizioni di un deserto. Eppure il suolo in gran parte di questo Lel'riLorio è buono, e per altra ccceilenLe, e solo l'acqua manca a renderlo il miglior suolo coltivabile che esista nel mondo. Sl è ,:ercalo un rimedio a questo grande svantaggi., nella ir1·igazionc. A ciò sono necessarie tre condizioni: che esista una sufficiente provvista d'acqua nei fiumi; chP, il lC'rreno sia lopografkamenLe conformalo in modo da render possibile la costl'Uzione di cana:i, che il terreno si trovi a tale altezza da permettere la cultura di prodolli ag1·icoli, cioè, in generale, non più allo dei 7000 piedi. Per il Ler1·iL01·ioin questione si rn1ò all'ingrosso affer-. mare che la condizio!le ··dC'Lerminante è la quantità di ac'lua; che, cioè, il ter1·iLorio in posizione ir1·igabile supe1·i quello che la quantità di n~qun disponibile poL1·ebbe effettivamente ir1·igare. L'ammonla1·e di acqua annualmente disponibile nelle reg-ioni a1·irle, cioè 4,G46 bilioni di piedi cubici, alla ragione di 1 112 picde-aci·o di acqua (piede-acro è la quantità di acqua suflìciente a covrird un acro ·di le1·ra pe1· l'altezza di un piede) per acro di ter1·a, poLrebbc sviluppare l'agricoltura su seLLanl.a milioni di acri di terra; una estensione che, ben collivat.a, potrebbe nut,'ire una popolazione eguale a quella degli Stati Unii.i nel 1900. Non Lulla l'acqua dei fiumi è uLilizr.abile di1·ctlamcnlc per la irrigazione, ma solo la quanLiLil che essi possono fornire quando il corso è più sca1·so, pe,·chè è inutile irriga1·c il terreno quando vi è pienn, mentre non si può continuare a farlo in tempo di siccità. L'acqua utilizzabile var·ia dal 25 al 30 pe1· ceni.o del tot.aie. Per poter uli lizza re il resLo, bisognerebbe fo ,·ma re del le riservo per la stagione arida. Queste ri,;crve non varrebbero solo per sò stesse, ma pcrcliò rendcrebbe,·Ò utilizzabile, nella stagione di piene, una quantilà di acqua maggiore di quell::1. aLLualme11Leutilizzabile in ragione eguale all'acqua conservala nei serbatoi. Una riserva del quarto della quantità totale dell'acqua delle regioni aride, cioè '1,162 bilioni di piedi cuhici, renderà quindi utilizzabile tutta la qunnLit.à di acqua disponibile. Esistono, nel territorio a,·ido, dalle p1·ofo11dc vall,ite, bacini di laghi naturali, e depressioni di suolo nelle pianure, che possa no fornire luoghi facilmente utilizzabili pe1· la costruzione dei serbatoi. Il valore di ques Le r-iser·ve di acqua, alla ragione di due dollari per piede-acro, sarebbe di G3,452,000 dollari all'anno. È molto difficile fare un calcnlo del costo dell'opera, ma, a sei dollari per piede-acro, costo dedollo da quello di alcuni lavori in corso, l'intero sistema di serbatoi potrebbe costruirsi con circa 160 milioni di dollari. Tuttavia, non si tratterebbe ~i compiere l'opera lull11 in una volta. La costruzione di sc:-batoi andrebbe di pal'Ì passo con la irrigazione e lo sviluppo della regione, e le entrale dP.lla parte già compiuta servirel>bero a C<•struirc il resto. La cosa non prenderebbe meno di un secolo. Accettai.a la necessità della costruzione di un vasto sistema di serbatoi, sorge la questione, da chi debba essere compiuta l'opera. Tr-a lo Stato ed i privali bisogna scegliere il primo. Infatti, i privali non avrebbero, ordina1·iarnente, mezzi sufficienti; essi, costruendo a scopo di lucro, tenderebbero ad edificare nella maniera meno costosa clic 0011 6 sempre la migliore; essi non potrebbero allendersi degli utili che da un determinalo uso
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