Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VIII - n. 6 - 31 marzo 1902

160 RIVISTA POÌ'..JLARE DI POLI11CA, LEffERE E SCIENZJ; SOC!ALJ ha compilato essa stessa un progello. Essa prevede che le spese d'impianto per la prestazione del servizio a 400 abbonali ammonteranno a L. st. 10.000, e che le entrate annue ascènderanno a L. st. 2.200 coni ro una spesa di L. st. 1980. La Camera spinge la Corporazione a studiare la possibilità di un tale impianto, ed invita i cittadini a far pervenire spontaneamente al Municipio la loro promessa_ di anbonarvisi. I11fine (I) anche a LONDRA é stata messa innan1.i la proposta di un impianto municipale. Il servizio é attualmente prestalo dal « Post Office » in conconem.a con la N. T. C.; ma fra di loro si é stabilito un concordato per il quale i prezzi del servizio saranno fissali di comune accordo; ed il « Postmaster-General )> ha ora approvala una tariffa che é stata giudi,:ata eccessiva ed ha dato luogo ad una viva agitazione. I rapprese11tanti di 81 autorità locali comprese nel circuito telefonico di Londra, hanno tenute parecchie riunioni cd hanno deciso di portare la questione alla Camera, affì,1ché « the same may 'referrcd lo a Selecl Committee, w th a view to obtain fo1· London by real and aclive compeLition an efficient telephone service at a reasonable chargc ». E il « Borough Counci,I » dal canto suo ha votato unordine del giorno. che a me sembra più importante, nel quale é detto che « the Council is of opinion that lhe London system should be in the hands of the L. C. C., and conducted, as in Glasgow, as a munìcipal undertaking >>. Ecco un'idea, la quale, essendo destinata ad avere per sé il favore dell'opinione pubblica, potrebbe fra'· non molto diventare un fatto compiuto. A fine •di completare questi brevi cenni intorno allo sviluppo del servizio telefonico diamo un esempio delle opposizioni interessate e delle resistenze misoneistiche che quà e là si parano dinnanzi al movimento in favore della municipalizzazione. A RocHDALE il Con3iglio Comunale ha deciso di rimandare al prossimo anno la discussione di una proposta per l'impianto e l'esercizio di una rete municipale. Ora il presidente e il segretario della Commissione, alla qµale i cittadini di Rochdale hanno affidato l'Incarico di &!jsicurare la municipalizzazione del servizio telefonico, denunziano all'opinione pubblir,a che tre dei membri del Consiglio, che si opposero alla proposta, sono azionisti della N. T. C. A FoLKESTONE le autorità cittadine studiano un progetto· per l'impianto di un servizio telefonico a buon merèalo fra la città e i dintorni; e il Consiglio Comunale ha invitato il Municipio di DovEn a concorrere all'attuazione di queslo progetto che mira a rendere l'inliero distretto i11dipendente dalla N. T. C. Ma anche in Inghilterra vi sono dei municipi restii alle innovazioni; e quello di Dover pare sia del numero. All'i nvilo di Folkestone esso ha risposto con un rifiuto, per la ragione che, a giudizio suo, la concorrenza della N. T. C. non pernielterebbe di ricavare un adeguato profitto dalle 30.000 sterline che si dovrebbero investire nell'impianto. Ma questo argomento, più che la non convenienza fì,1anziaria dell'esercizio municipale, dimosLra die la comunità di Dover non ha ancora rag- (1) Tralasciamo per bt·_evit:di i discorrere di riò che si è fatto in molte altre città. Ma pet·rhé le notizie sian complete, notiamo che preparano o hanno giil approvato progetti per l' impianto di reti municipali le città di Accrington, Barnsley, Bedford, Bolton, Bournemouth. Bradtord. Bristol, Burnley, Bury, Cambridge, Cheltenham, Duudee. Hastings, J fnddersfiel<1,Leeds, Lowestoft, Odbam, Roylon, Salford, Sheffield, Sonthport, Soutwold, Stockport, Sunderland, Swans~a, \Vakefield, ìVardle, ìVednesbury, Yarmouth, York. giunto quel grado di sviluppo al qunle sono già pervenuti molti all1·i Comuni inglesi. Infatti la politica dei piccoli profitti, che é stata inaugurata da Glasgow e che é quella che meglio risponde agli scopi della municipalizzazione, é di p1·eferenza seguita da quei municipi nei quali lo spirito pubblico é più vivace e più sano ed in cui le istituzioni municipali sono più sviluppate (1). Ed é perciò un segno li':llo veramente il fatto che molti municipi dichiarino, nell'alto stesso in cui deliberano l'impianto di proprie reti telefoniche, che intendono destinare gli utili dell'impresa alla riduzione del prezzo del servizio. • •• IN ITALIA - dove il telefono é monopnlio governativo - tolte due sole linee intercomunali cd una linea internazionale, tutti gli impianti urbani e le rimanenti linee intercomunali appartengono a società private (2); e due soli municipi, ch'io sappia, hanno deliberato di esercitare direltamrnte il servizio telefonico: COLLE V AL o' ELSA e SPOLETO. Nulla so del modo in cui il servizio funziona a Colle; e pe1· ciò che riguarda l'impianto di Spoleto credo che non ne siano ancora iniziati i lavori, benché il Consiglio Comunale abbia approvato fin dal dicembre 1899 il relativo progetto compilalo dall'Ufficio tecnico Comunale. Questo p1·ogelto prevede che l'impianto costerà L. 7000, e calcola, ammdtendo che si avranno soli 30 abbonali a pagamento, che le entrale cop1·iranno esattamente le spese (L. 1800). Il Comune richiederà agli abbonati un annuo canone é di L. 60. 13). Mentre rivedo le bozze di quest'articolo, leggo nel Germinat che nell' adunanza dal "19 Febbraio del Consiglio Comunale di Torino fu presentata dal Consigliere Da neo la seguente mozione: « Il C. C., conYi°nlo che l'esercizio della rete telefonica urbana, possa, per molte ragioni, formare opportuno oggetto di esercizio municipale, invita la Giunta a volere, raccolli gli elementi relativi, formulare e redigere una istanza al Governo del Re ed al Parlamento perché, in una prossima revisione della legge sui telefoni, siano, per le rispettive reti urbane, cedute ai Municipii le facolta di riscatto e di esercizio esclusivo, che ora la legge riserva allo SU,to >). - Il Sindaco assicurò che la Giunta studierà la proposta e presenterà poi le sue conclusioni. La proposta é opportunissima, tanto più che - come ho notalo scrivendo del disegno di legge dell'on. Giolitti su la municipalizzazione - i telefoni non sono comp1·esi fra quei senizi che potranno, giusta quel progetto, essere esercitali direttamente dai Comuni. I. MOR~n:,;o D' ASARO (1) RonERT Do:HLD, Municipca Trading and Projits, in « Economie Journai' », Sett. 1899, p. 38?-33. (2) L. RHA, Il telefono in liatia, in • Nuova Antologia », 16 giugno l 901. (31 ING. P. B,rns.rnor.A, La municipali::;;a;;ionedel seroi::io tele/onico urbcino, i\Iilano, 190I, p. l0 (estratto dalla Rivista • L' Elettricità » ). P" Gli abbonati che inoieranno aW Amministrazione della Rivista Popolare l'importo dell'abbonam.eato scaduto e lire una e cinquanta, riccoeranno,franco cli porto, il oolume Per l'economia nazionale e pel dazio sul grano, defl'on. Dott. Napoleone Colajanni.

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