Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VIII - n. 5 - 15 marzo 1902

fUVJS'rA T'Of>OLAfrR D1 PoLl1'1CA, tE1'TERÉ E SC!F:.VZÈ SOC!All Livitii umana si co11oscono, si apprezzano, ed hanno fra loro relazioni ordinarie. E molli uomini di sludio hanno un posto nel Parlamento, mentre molli pari ereditari prendono un vivo interesse nella scienza. In America avviE\ne il contrario. Quasi nessun uomo di scienze prende pàrte alla vita politica, e l'abitudine dello studio teorico è considerala quasi come una incai:,acilà ad aLLendere alla cosa pubblica. Si potrebbe pensare che questo sLaLo di cose fosse dovuto alla condizione inferiore degli SLaLi Uniti nel campo della ::ultura e che, col progresso di questa, il imi.le dovesse cessare. Ma è invece il contrario che avviene. Nei primi tempi della repubblica· i pochi uomini di ;wien:r.a esercitavano una infiu1>nza mollo maggiore di adesso. Nel 1840 fu fondato a \.Vashinglon un lsli1.ulo per il progresso scientifico, e uomini politici importanti vi prese1·0 parte. Il suo primo p1·esiclcnLe fu un ministro della marina, ed il secondo un senatore. Subilo • dopo la islitu1.ione della Accademia Nazionale delle scienze, le sue riunioni annue avevano importanza mollo 'maggiore pe1· il gran pubblico che quelle alluali. Tullo questo non è un segno di regresso della cullu1·a amer·icana, ma un effetto della legge della divisione del lavoro. Le stesse conseguenze non si verificano in altri paesi, perché in essi i rapporti fra il mondo della politica e quello scienlico sono così slreLLi, da bilan,:ia- ~-e gli effeLLidi riuesla legge. · Il rimedio ai mali consLalali sta nel fare entrare nella vi La politica gli uomini di scienza, nel rendere \Vashinglon un gran centro intelleLLuale, nel quale i pensatori possano lihernme11Le far sentire la loro parola. Come mezzo a questo scopo, sarebbe desiderabile la fondazione di un grande isLiluLo di culLura, non Lanto legalo allo Staio da esserne una dipendenza, né :anlo staccato ria esso da permettere agli uomini politici di disinteressarsene. La Carnegie institulion, che SOl'ge sopra un a base cosi grandiosa, e in circnl.anze lanlo promellenti, pot,·à forse, Lra gli altri effeLLi benefici, condurre la politica e la scienza negli Slati Unili alla. simpatia rccip,·oca e ad una armonica cooperazione. ( North A 1/ll'l'ir·an Reoiew - Febbraio). :RECENSION"I Avv. Francescolnvrea: Il Comune e La sua .fun::ione sociale (Homa, S. I. C. di Coltura, 1902, L. 2,50) Questo libro ha il difello d'o1·igine di 1·isulLare dalla riunione di pa1·ecclii studi pubblicali in vario tempo in una Rivista, il che ci spiega perché il tilolo del libro non corrisponda al contenuto. Pare, a chi legge questo lavoro, che l'A. voglia abbracciare lo studio delle varie e complesse questioni, ché LuLt'insieme fo1·mano l'odierno problema locale. Viceversa poi alla questione tributaria e finanziaria, che di quello é parte non piccola, é dedicala soltanto una magra paginella nelle conclusioui - e l'A. avrebbe dovuto occuparsene anche perché é questo uno dei campi in cui largamente può esercitarsi e si eserciL1' In funzione so.:iale del Comune - mentre son trattale con una certa ampiezza altre questioni, che co11 quella benefica azione sono assai meno streLlarnenLe connesse. Cos·1 la p81'Le del lavo1·0 clie a noi piacque di più, è quella che meno s'indovina !fai LiLolo: la pci11_1~pa_rle, che studia il Problema costituiionale del Comune. -V-A-: vi dimostra una .secura conoscenza del tema, e, quantunque le sue vedute non siano nuovissime, e le conchiusioni alle quali egli perviene abbiano il comune difetto di essere un po' vaghe, le varie quesLiòni dell'autonomia, dèl decentramento, della tutela, della libertà e della interna costituzione del Comune, per quanto sommariamente LraLLaLe,lo sono assai bene. Nella second·a parte - dedicala a l'attività sociale del Comune - l'A. determinali gli oggetti e i limiti, discorre brevemente della municipalizzazione dei servizi pubhlici, accenna alla diretta esecuzione dei lavori e passa in rassegna i vari modi in cui il Comune moderno provvede alla tutela delle classi lavoratrici. Questa rassegna è falla con una certa cura; ma alcuni punti (quello riguardanle le case operaie, per c·sempio) avrebbero meritalo una più ampia lraLLazione: e l'A. non avrebbe dovuto passa,·e sollo silenzio le recenti importantissime iniziative dei Municipi, intese a promuovere I' isLl'uzione tecnica 1\ pl'Ofessionale. · In appendice si discorre degli Uffici municipali del lavoro in Italia; ma su questo punto noi dissentiamo dall'A., come <'Sporrerno prossimamente nella rubrica municipale. l.'A. è dei più coli.i t•·a i libro, scritto co11 moder111L legge con inl.1wesse. giovani cnLLolici, Pd il suo .: pensiero e di inlenLi, si i. 11,. d'a. lng. PompeoBresadola: Lri municipali::zci::ione dei .~eroi:~i e[,..tfrici (.Milano, 18!l\l) e La 111nnicipoli.::za:.ione del seroi::ifl tl'lefonicn 11rbann (Milano, 1901). In questi due opus<'olPl.li, r'he sono esL1·nLLidalla 1·ivista « L'Eletlricilà », l'A. espone succintamente le ra~ioni e dimostra la convenienza dell'esercizio municipale deg:i impianti eleLLrici e delle reti telefoniche urbane, Vi sono annessi i progetti relativi alla municipalizza1.ionP di questi servizi nella cillà di Spolelo. L'A., oltre che uno studioso, è uomo di azione; ed alla municipalizza lionc egli Ila dedicalo la sua aLLiviLàdi ingegnere. Noi ricordiamo di aver lello con interesse alcune stie Relazioni, fra le quali quelle riguardanti l'impianto idro-eLeltrif'o rii Colle l'al d'Elsu, l'impianto elettrico di Terni e le Arque di G-ray11a1w e la Lorn sist1•11w::ionl' (Spoleto, 1900 e I901). i. 111. d'rt . • ClaraTravaglia : Per l'Alpe sicula. Carme. Pa !ermo, '1!10 I. La signorina Trnvaglia é una gentile ed ardit.a alpinista. Ma i monti e le valli di Sicilia visi Lati non procurarono a lei soltanto i piacel'i ordinari, per quanlo 1'11Licosamente riCP-rcali di questo sport veramente igieuic,:; e fo1·Lificanle delle anime e dei corpi ch'è l'alpinismo. ma le ispirarono un carme in cui s'intrecciano le lodi alle bellezze della natura e agli avvenimenl i storici che 11Llraverso i secoli vi si svolsero. Nel ca1·me prevale u11 patriottismo sano, che riesce gradito anche a coloro che sono divenuli sospettosi di ogni accenno patrioLLit.:o. DoLt. NapoleoneColajannlp, roprietariod,ire~tore-responsablle. Roma - Tipogi·atia Via Gfl:{lid'Qro, l6.

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