Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VIII - n. 5 - 15 marzo 1902

132 RIVISTA POPOLA RE. DI POLITICA. LETTERE E SCIENZE SOCIALI della società o il psichico, o l'organico o l'economico: co11u110di questi ed il suo sviluppo cercano di spieµ:are tutti gli altri. Ma un elemenl0 esse hanno comune, elemento clie è 111essoin rilievo anche magiziore dalle teorie eclettiche, e dal l'iconoscim,en to del ciu::1,le,comincia la teoria veramente scientifica dell,\ società: l'intimo legarne (o il eonsensus come 'disse il Cornte che specialmente 1·ichiamò su quest0 fatto l'attenzione) che unisce non solo i singoli fatti sociali fra di loro - questo è in parte annes:;o anche rial Tolstoi che fa derivare tutti gli altri feno111eni sociali dal religioso - ma anche le singole parli del co1·- po sociale, comunque quelle e questo ed i loro praporli siano intesi. Dato ciò, non possiamo dal male o dalla ingiustizia, che offendann il nostro senti mento di simpatia per gli altri uomini, o il IIOSLl'O senso morale, deriva1·e u11 giudizio assoluto di condanna, ma dobbiamo prin1a considerare se e quanto questo male e questa iugiu:,;tizia ;;iano collegati coi pregi di tutte le no;;tl'e istituzioni sociali, e quindi se convenga realmente eliinin:ire le cau:;e donde quel bene e quel male insie111escatu1·isco110. Il Tolstoi invece con:;ideni gli uomini come tante l'ntità, diverse e indipendenti f'onclarnentalmente l'una dall'altra, cl1e n1.riamente combinano la loro lihern attività. JJsicliiea e lisicu. Quindi un l'Cf,!'ime d1e. si sostiene per il volere di una c'assc di uorn,i11i, la possiliiliti1. di annullae il male o di diminuirlo. :,;enza togliere il bene che ora c'è, inline la possibilità cJ1euno sfo!'Zo di v'òlontà 1·iu11j(_epossono rovesciare cio d1e un altro accordo di volonta sostiene (Uooe è l'uscita:' La Guerra) Questa concezione atomistica della socielà ebbe il ia:uomas!c'i1110sviluppo teorico nel secolo XVIII, e nel XIX, ebbe la sua appli('azioue :;pecialrnente nella introcluziorie del suffragio molto largo; ad esse noi dobbiamo in gran pat·le lit libertà eco11omica e politica odierna: ma ciò non deve renderei ciechi dinnanzi a,;li e1-ro1·i che contiene ed ai pericoli della :sua deduzione alle e,,t1·en1e conseguenze logiche. (l) Venendo al nodo del ragion;tre del Tolstoi, 11oi non negliiamo una certa irnporIanza al fatto niligioso; nia po:s:;iarno davvero credere che esso :,;ia primitivo rispetto a quelli economici e politici I Anzitutto questa teot·ia u1·ta contro il g1·ave scoizlio, contro cui r,iù o 111cno8i nIppero tulle le più poderose teorie che credettero di aver trovalo il renomenu sociale primitivo rispetto agli altri. Ogni giorno più numerose diventano le prove delht imrortanza di questo e di quel fatto e nello stesso tempc, si sciolgono i legami troppo frettolosamente e spesso dog-maticarnente su·ett.i ogni giol'IJo più il :;emplicismo econornico, o psicologico o organico si trova dinr1anzi ad una più profond,t cognizione della i ,nmeI1sa 0011p1le:;si là dei J'1:ltti umani. Ma non solo questa pregiudiziale, ma n,nelie la osservazione pul'a dello scritto del Tolstoi, ;;enza idee preconcette per quanto giuste e lagittirne, ci prova (l) g· curioso osserYare ,p1esto rito, no di idee µer cui teorie ~ociali, che fiorirono in Francia prin,a della rivoluiiooe, risorgono ora nella Russia che si trova iu condizioni ,otto molti aspetti simili a quelle della Francia d'allora. ,\la ,erameute stra110 ,; eh,, il Tolstoi. mentre nei romanzi ha una chiarOYeggenza. degua Ji un g~nio quale ef.(li è. nello scr,,t,,rc l'anima rlP!(li uomini. si alJonhni t:into dalla reallil, q11ando predica riforJlle sociali. la insussistenza ciel fo11damenfo della sua analisi· i\011 è certo sufficentemente dimost1·atn daJ Tolstoi che la radice del male è nella co1Tuzione della idea ct·istiana, ma quando ciò fo;,se, egli ~tesso pal'!ancloci di una co1·1·uzione (quindi notiamo bene no11 di uno sviluppo logico) della irlea religiosa 11011ci dice che vi sono delle forze sociali che poss•!IIO modificarla e quindi non dipendono da lei e :,;onn. a11zir-llmeno sotto qualche aspetto, più forti di lei'? ,, I .e « classi di1·igenti fecero per il c1·istianesimo q11Pllo « cl1e i medici ranno per le malattie contagiosP. Eia_ « borarono una cultunt Cl'istiana inofTen:;ha cosi « che, inoculata, tolse ogni e:;senza nociva alla vera «dottrina» (R. cl. M). Se vi sono delle l'orze estrinseche che po:,;sono 1I10dificare la, idea religi<J:;a (olI1·e secondo noi a produl'la) 11/Jn alibiarno ragione negando al Tolstoi di e~;;e1·e giunto vel'ame11te alla radice del male, che secondo il suo stesso ragio11am e11to, dovrebbe essere in quelle altre l'orze'? Ma vi è u1I terzo pu11to,pit'i importante e g-enerale che 111erita la nostra attenzione, e ta11to più in quanto ci co11d111Taà considerare come lo scrittore ru:,;::;0 opel'i nella sua a11albi critica: pel' il Tolstoi, che è c1•istièu10 puro, I' a11I0I·e dovrebbe e.~sere la base dei 1·.1.pporti u111a11li',altruismo la base della società. Per cliscutei·e questa opinione occo1Te mettere bene cd interamente in chiaro alcuni concetti fonclarnenta.li di cui mi varrò pet· procedel'e più speditamente. .\ nzi tutto la profo11da differenza rrn le scienze ;,oeial i e l'etica. diflerenza ehe oggi da pii', pat·Li :;i tende a f'ar scompal'it·e, eo11 grave danno delle u11cede!!'alt1·,1. Aku11i avvicinano l'etica alla scienza sociale, altri nelle :;cieuzc :;ociali l'à1111e0ntrare sovc1·- c!Jie con:;iderazloni cticlie. Fra i primi è lo Spence1· cl1e ditlla biolo1sia del'ha l'etica. fra i secoucli lo Sc0nbe1·g ed altl'i economisti tede ·chi ed il Tolstoi, elle da un pl'incipio essenzialmente etico deduce una teol'ia sociale i1wcce cli indurla dalla osservazione della 1·eaW1..{juesta confusione costituirebbe un proronclo regresso, che deve e:,;sere evitato: le scienze sociali sono e:ssenzialmenLe inYestigalPiei di ratti e di leggi, rnent.1·e \·etica ricerca dei'e norme di condotta: il 101·0ogµ-etto immediato è cosi pro:'oncl::tmente dive1·so che non possia1110a]Jplicare ad ambedue il rnede.,imo principio: che deve invece es• ;;ere tanto diYerso quanto il 1·e,de differisce clall'1deale. Ì\È' pel' questo :;i deve negal'e ogni valore pratico alla speculazione sociale, ma e,,so deve peI· neces,;itit venire dopo la speculazione pura ed e"- serne un derivato: co:;i le industrie oggi p1·osperaI10 pe1·chè scienziati per puro a,nIore del vern, troYaro110 le lei;gi della li:,;ic,t elle permisero di sostituire alla forza n111scolal'e umana, il vapn1·c e la elettricità, co:ei la medicinit deriv;. le sue regole LPrapeu Liche dalle nozinni teoriche degli zoolnp-i e dei natur·,di ti tutti. Ma, e questo e un punto molto più deltcato e co11ll'ove1·so, que:,;te 1I01·meprnticlte che noi deriviamo dalla soci0l0gia sono le sLe:,;:;enol'lne dell'etica~ in che cosa dill'.:ri:,;cono e i11che soni igliano? Poiché le va1·ie scuole lilosofiel1e danno risposte dH1'erenti a questo pl'ohlema, meglio (', ce1·c-n1·edi l'est1·i11gcre e deter11Jinare la questione a quello elte è st1·etta111entenccessat·io or:\ pel' noi. Lasciando q1;indi intcra1,1entc i11 disparte come e

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