Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VIII - n. 5 - 15 marzo 1902

RflTISTA POPOLARE DI POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOCIALI 131 il 1899 ammontano ad una quarantina di milioni, che aggiunte alle 300 lire per chilometro di maggior spesa già trovale, fanno !15 milioni ali' anno, che l'esercizio privato, che doveva essere il salvatore del contribuente ilaliano, ha invece t·egolarmente sprecate; le quali, aggiunte ali' altra cinquantina che già si sprecava con t'eserei..io privato per conIO delle casse dello stato, fanno un centinaio di milioni all'anno, che se ne passano tranquillamente per la gran rJia ine,or.trotlata dell'esercizio pl'ivato: come dimostre1·ò 11el µrossirno articolo per la parte finanziaria. 11 bel risultato a tutti noto, si compendia· nella completa disorganizzazione del servizio, per defìcienz,t cli personale, e nel pericolo cli uno sciopero generale ciel personale; che si renderà inevitabile se non si provvederà in tempo a rendergli quella giustizia. che gli è dovuta col toglierlo ad un regime di· sfruttamento feroce e barbaro. l'AOLO ;\lùHBELLI IQaQ"' :.CQ ~,.QG,;~> >"'CCOCOCWOR?:>O:''COOC:GC0'>2CO'?OCC'>CCOOOCO:::OAOOOOOOOCOOOOCi IL PENSIERO SOCIALE DI T-;. ""rOLSTOI \l) Già da molti anni lo scrittore ùi Isnaia Poliana è uno dei punti luminosi a cui gli uomini ansiosi di giustizia e di verità fìggono costante men te lo sguardo, già eia molto tempo i suoi libri sono letti avidamente in tutto il mondo e la sua dottrina, se non ha moltissimi seguaci, suscita continue e vivaci discussioni; pure le sue idee sociali, che si potevano raccogliere dalle varie opere, non erano mai state esposte in modo sistematico, chiaro· e compiuto come nell'opuscolo intitolato: La l'adice clel male, clie merita una più profonda attenzione che quel movimento di curiosità generale, che risvegliò quando per le clot- (1) Per quanto chiaramc11tc si rilevi dall'articolo si.esso, non è inutile dire espressamente qui, che io non considern il merito artistico delle opere ,Ji Leone Tolstoi: in tal caso la c1·itica dovrebbe tacere per lasciar posto alla pi,, calda ammi,·a,.ione, e uep• pure mi occupo della sua Jiloso/ia per quanto è possibile trattandosi di materia cosi afline ali,, tilosoJia come la scienza sociale. Da un'altro punto di vista la sociologia puo;riguardare l'opera ùel Tolstoi: e~sa, come op-ni teoria sociale, non solo spief!a o critica dei fatti, Jlla è essa stessa un fatto sociale da spiegare. Di questo non ll·atLo qui. solo accenno come per quanto cristiano {e po• frebbe anche dirsi appu11to perché c1·isliano puro) il T0lsloi è naturale derivato del uihilismo russo. Ciò apparirà mollo strano a chi ritenga cristiano sinonimo di catlolico. ma sono ve,·amente.numerosi e note,•oli i punti ùi contatto fra il crisliauesimo primitivo e le oùieme teorie critiche della socictii {vedi: LA v 1-:1.1•:YE, Le 80· cialùw,e contempoNiine. - Pal'is, Alcan 18\/1). Il Tolsloi pr·edica l'amore, <·on l"esempio della vita cvang:elica e semplice e non l'odio con il pugnale e la dinamite, come i nihilisLi, ma non meno di lorù combatte nel le sue basi la compagine sociale, anzi è bene considerar·e lo spir·ito delle cose. nessullo di quelli che lanciaLO bombe è cosi nil,ilisla cù anarchico cume I,. Tolstoi quando spacca della Je1ma im·ece di attendere al lavol'o intellettuale. Non è forse lo straordinario svilupµo intellettuale odierno, sia cau,a prima sia fatto derivalo, il fenomeno caratteristico della nostra civiltà 1 E no11 è la divisione <lei lavoro sempre crescente la carallcrislica generale e prog1·essìva delle svcietù umane! Io non pos,o peusare a Leone Tolstoi senza ,;ovvenirmi di un personaggio del "Ger,ninal ,. dello Zola: Suvarin. I•:' un russo, di studente divenuto opernio, profondamente pessimista clie • andava verso l'ig:noto, anuava tr,ìnc1uillo nell'aspetto dovunque fosse dinamite per far saltar·~ citl,i » dPsideroso di !nito dislru!!- ;,;e,·,- ])Cl' tulio 1'ico~t1'11ir~. . trine esposte in esso il suo autore fu scacciato dal seno della chiesa russa. Rilevate le ineguaglianze e le contradrlizioni della· nostra società con quel senso della misura e della realtà e con quella e.:;attezza quasi matematica della espressione, che non nasconde la forza del sentimento, a lui p1·oprii, il Tolstoi si chiede: come accade ciò t E la causa .immediata egli trova nella odierna costituzione economica: la terra è stata con la violenza e con la frode occupata da pochi, che obbligano tutti gli altri a lavorarla per loro: non quel-· li che costruirono le officine o quelli che ci lavorano, ma altri, che ne pu1·e forse se 11epresero cura, possiedono i mezzi della produzione industriale tanto che gli operai debbono vendersi per quel tanto che basta per non morire. Ma, egli continua, come i_ pochi possono tenere sottoposti i più? Lo stato e l'esercito, cioè la forza organizzata. sono i mezzi c()n cui le classi borghesi conservano il loro dominio .. Ma neppure questa può essere risposta definitiva: Perché le plebi, consapevoli ora dei mali che soffrono e delle loro cause, non.si ribellano f « Gli uomini considerano il servizio militare com(I una cosa non soltanto utile, ma indubbiamente onorevole a l,uona. E credono così perchè cosi è stato loro insegnato sino dalla infanzia e in questa convinzione li hanno confermati nella età virile» (Il. d. M. p. 6i). Hanno torto i socialisti e gli altri critici,e riformaIori sociali che vogliono combattere istituzioni econor11iche e politiche che sono meri derivati,· là dove si deYe combattere la loro causa, cioè la fai-· sificazione dello spirito cristiano. « Tutti i mali ciel « mondo contemporaneo derivano dal fatto che lii « vera dottrina cristiana, quella che corrisponde ai « bisogni dei nostri tct11pi, è. nascosta agli uomini, << e se ne presenta a loro soltanto una contraffa-, « zionc. (R. d. M. p. 79). . Riconducendo questa dotfrina alla sua vera natura. (0ioè: come si può rileYare da ~l tre ope1·e del Tolstoi," ad una metafisica essenzialmente vaga, indeterminata, scettica, individuale, e ad un amore sconfinato, francescano direm1110 noi, del prossimo) modifid_,e·_ remmo la radice e quindi profondamente e sostan-: zialmente tutto l'albero eliminando cosi interam~11-· te e realmente i mali e le contraddizioni del rnoder-· no edifizio sociale. Troppo lungo sarebbe fermarsi sopra le pani se- <;ondarie o derivate da· alt,re, e inutile occuparsi di. concetti che non siano caratteristici di questa teo_,. ria sociale: invece mi sembra molto importante·· constde"are come prnceda il Tolstoi nella critica della società: e prima ancorn come e in che limiti debba farsi questa critica l'11etanti fanno cosi alla leggera spesso senza conoscere neppure tJuel poco cl i positivo, che la scienza ILa 1·itrovato. Prop1·io come gente che messa innanzi ad un insieme di congegni di cui ignorino il fine e le leggi, si affannasse a gridare che esso è intera111ente sba~ gliato, illogico, assurdo, che bisogna rifal'lo di pianta.· Le tre tendenze fonclan,entali della sociologia con-· temporanea, vari amen te com binate in tendenze eclettiche, sono la psicologica, la organica e la economica; esse pongono comr, ratto fonrla1nen1ale nella vjta

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