122 RIVISTA POPOLARE DI POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOCIALJ LaFranciaprimadelleelezioni E' molto diflìci.le rendersi un conto esatto dello stato dello spirito [Jnbblico in Francia; quando si ronsultano le riviste e i giornali ·i potrebbe credere che vi fosse una enorme àgitazione nel paese, mentre, al contrario, tutto è perfettamente calmo; i ~~rnncesi non , 'intere,;sano di nulla, o vivono ron la medesima noncuranza con ctri vive,·ano i Romani della decadenza. Vi è in tutte le classi una grande veulerie, quel che in linguaggio popolare si chiama me ne infotto; ciascuno limita il suo pensiero ,id alcune soddisfazioni immediate talora assai frivole, senza preoccuparsi del dilu~ vio che potrà venire domani. Il gran rumore f'atto intorno al pt·ocesso Dreyfus ha ingannato la maggior parte delle persone. e le ha indotte a credere che i Francesi ·ieno della gente unicamente devota dei principi. Ma qnesto gran fraca. so era ratto da giornali che cercaYano di vendere il più gran I1..umero possibile di copie; alcuni giomali . fruttavano, senza vergogna. la goffaggine degli Israeliti. Quante persone hanno fatto allora la loro fortuna accumulando nelle loro proprie casse la maggior parte del danaro che era loro confidato! ,1aurés diceva ultimamente ch'egli aveva accot tato l'amnistia percliè questa misura aveva il vantaggio d'impedire un'agitazione fittizzia, a tutto heneticio degli intraprenditori cinici cli pubblicità. e con gran danno del paese. Ma, nella s11a ingenua buona fede, e~li ignorava che il pro,·e ·so Dreyfus era stato condotto esattamente nel lo stesso modo. Durante il processo <li revisione il signor di Granclmaison depose che un giornale socialista insolvibile aveva tutto ad un tratto trovato del credito; la Petite Republique si sentì rolpita e minacciò un processo che non ebbe più luogo. La Lib1·e Parole ha detto che gli articoli di fondo <I i J aurés erano stati ten11ti una setti inana dal1'Amministrazione della Pelile Republique che voleva, prima di pubblicarli, lllercanteggiare coi ricchi Ebrei. Si sono raccontate molte altre cose; mà io mi limito a queste qui, perchè esse sono conosciute da tutti. Sotto molti rapporti il I.H'O<.;CS ·o Dreyfu,; si può paragonare ad una gnm lotta commer<.;iale tra due case rivali di pubblicità; e sotto altri rapporti, poi, rassomiglia alle contese del circo durante il Basso Impero. li paese<' stato mes::;osossopra, ma questa agitazione non corrispondeva a dei veri movimenti. d' idee; quando l'impresa i• stata chiusa i protagoni::;ti si sono divisi e presi a morsi - ciascuno di loro trovando che non aveva avuto il guadagno a cui a,·ern diritto. Sembra che la gran collera deil'aYYOC,ttoLaborie contro Reinach derivi soltanto da una ([uestione di onorari; almeno è ,1uello che si sente dire dappertutto. (l) (1) Ci. si può rlom_andare_O)!gi se_molti dei th·eifusisli compreudeslWrO 11valore de, prmc1p1 che rnvocavauo, perché si son visti Fino al processo Dreyfus vi erano molti che credevano, con tutta siRcerità, che i partiti politici, ai quali essi appartenevano, fossero diretti dalle fo1·ze µiù nobili e dai principì. Queste illusioni non hanno potuto <.;Onservarsi finito ·il pro- "esso; quando il rumore è stato estinto, si è visto che t.utto questo apparecchio ideologico era mo! te, artifìciale, e C'lie la [)Olitica era rnra111ente una cosa sporca. Da ciò i> nato un grande scoraggia- 1 1 rnento, ed ora tutti gli spiriti sono come di. orientai.i, non sapendo più s_uquale regola guidare la loro ('Ondotta. J\'on <' il processo Dre_vrus che ha rovinato ciò che re.·tava ,lello spirito pubblico in Fran<:ia, ma esso ha grandemente contribuito a rnost.rare ciò che vi era sotto il Yelo dei principi, ha messo a nudo molte realtà disgustanti. . . Bisog-na l'Ì<.:el'carele cause prol'onde dell'annicn• ta.rnento politico attuale nella grande durata della pace europea. Si <' detto spe'SO che la Francia è stata fatta dai ·uoi re; bisogna aggiungere, pel' dare tutto il suo Yalore a questa f'ormola, che i nostri re hanno non soltanto conquistata la Francia, ma che l'hanno anche un ifirnta. Grazie alla confraternita militare· l'ar,nata francese ha, infatti, in un grado eccez: zionalissimo, la facoltà cli.as ·imilazione. Da molti anni i sono pubblicate molte· memorie scritte da ufficiali strani.eri che hanno ,;en-ito sotto i\apoleone l; quasi tutti rrnno pieni di entusias1110 per il pad,·o,u, che il ca o della guerra arnva loro dato, che considera vm10 • come un vero maest1·o cti gurwra. Leggendo questi preziosi do<.;ument,i, noi comprendiamo che i.I sogno del la monarrhi.a eurovea, carezzato dall'Imperatore, non è una chimera, perchè ttitti i popoli sein brano suscettibili di assim ilazione mediante la guerra. I Russi pareYano possedere essi stessi'. q11esta facoltà cli assimilar.ione, almeno nei loro rapporti con gli Asiatici; i Tedeschi l'hanno a un grndo minore di noi; gli Inglesi non l'hanno affatto. ciò che fa la loro debolezza. · Que to fenoineno di assin,ilazione ha 11,olte cause, ma la più iniportante, sopratutto in Asia, r la confidenza nel successo infallibile dell'e'Ìercito del Yincitore; i Francesi e i Jtussi non indie treggia.no mai. quando ,·'è di 111ezzol'onore della bandiera, o non i· lo stes:;o degli Inglesi. Oa. trent'anni la Francia non Ila intrapreso delle gnrndi guerre, cosi non ci :;i può stupire ~e moltr tendenze µal'ificli(' si v,ulono mischiando al nostro clu11wi1iis,nr, tradizionale. Si cominciò ad abituarsi. all'idea clie le guerre future potrebbero anche aYer luogo lontano dalle nostre frontiere, nelle colonie d'Oriente, ed es er condotte sopratutto da truppe indigene. Allorinfiammare creutusiasn,o per il luogoleueote Mallaschilsch, che fo un uot1-vole riif.fìruw, e nou meritava davvero l'interf'~S<' che li portano certi difeu,ori di'lla morali' i
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