RIVISTA. POPOLARE DI POLITlCA, LETTEflE E SCIENZE SOCIA.LI 37 Giù nel Regno lletla Ma(i l fo <limostrn.to e pro vato che la piaga cancerosa che tormentò la Sicilia si allargò e dinnne più minacciosa· dOiJOil 1860; giù nell'llalia n'!l 1898 nel c;a1iitolo sui Conf)•onh, c;he nessuno osò confutaee, fu anche dimostrato e provato che la estensione e la !'eroda della repeessione nel 1898 fn maggiore di quelle tanto biasimate e biasimevoli che avvennero nel MezzogiMno d'Italia sotto i Borboni. L;i. rLt:unpa di un frammento di un opera. rP,Lttiv.amento antica - mc,lto vecchia per gl'italiani, che dimenticano i ratti di iel'i - riconfel'ma e illustra a 111eraviglin. gl'insegnamenti G-110 scaturiscono dai due sopraccennati libri dell'b11. Colajanni. Si tratta della ristampa del :r dei Ginque volu- . mi della Slor1:rt clel Piemonte clal I8'/.f a giorni noslJ'i di Angelo Bl'Ofl'erio, che A1·,.::1ngelo GhiSi premetta che l'iniqui.U e la violenza dei go-. vernanti non si mettevano in mostea quando si trattava di affari politici, a salvaguardi.a _del trono; ma ,nell'amministrazione della giustizia l'ini- <tuità eea sistematica in prò dei potenti e dell'aristocrazia, e _in guisa che di giustizi.a non era il caso di parlare quando erano in giuoco interessi, capricci ed atti cli classi privilegiate. Ciò che Brofferio nana: degli atti di una Mar- ·chesa cli anti.ca prosopia e di un Senat,ore di stizzosa fibra contro il com une di Pescetto; delle violenze subite da una cameriera sarniai:da, la Guignet, d,t parte di una nobile Baronessa; del gio- , :vane agiato di .\Ioncal ieri - - col quale si arri va al 1845 - vittima di uno zio impiegato nella po- .lizia, Qi ammoniscono che sotto Carlo A lbel'to la giustizia pei privati non esisteva. ·Beneficenza borghese. - In couesti stivali, c'entra l'acqua da t.utte le pa•ti. Proprio non sono più buoni a nulla. - Allora dalli a un povero. sieri presenta ai lettori della preziosa Bibtiotgca ,·ara sotto questo titolo: I primi quindici anni del Regno di Carlo Alberto (1). Ciò che fosse il Piemonte prima del 1848, e ciò che fu Carlo Alberto nei primi 15 anni del suo regno, non si può intendere se non leggendo tutte le 172 pagine del volumetto nitido ed elegante. Quando si avranno conosciuto i processi polii.ici e le fucilazioni avvenute nel Regno di Sardegna si sarà costretti 3: domandare: per quale singolare vr.ntura non si trovò un Gladstone che proclamasse gove1·1io negazione di 7Jio quello .dei Sabaudi sino al 18481 Calunniamo forse 1 Lasciamolo dire ad Angelo Brofferio, che fu deputato ed oratore celebre, e poscia anche lodato ed accarezzato dalla Corte. (i) Palermo-Milano. Decembre 1901. Remo Sandron edit., L.i,20 BibliotecaGino Bianco (Simplicissimus di Monaco). « Di questi falLi,'dice Brolle,·io, potrei nar-rarne a cc11Li- « naia, ma la penna ricusa l'ingrato uffizio: e basti :.(p. 68). Qualche volta anche i potenti erano puniti. Sentite come lo erano: « li Duchino di Lucca, colonnello di artiglieria, in Pi- « nerolo dava in tutti gli angoli spettacolo di principesca « imper-Linenza ». Un giorno dà un calcio ad un appaltatore di munizioni militari, che ne muore. .: Ril'erito a Corte questo brutto omicidio punivasi il « delinquente ... con poche ore di arresto ,,. G I i eredi ricorrevano al trono per riparazione e indennità. Si rispose minacciando di mandare a Fenestrelle '- una regia galera - l'avvocato che li assisteva. « Cos'1 - soggiunge Brofferio - fu gran ventura elle « tutto finisse con uqa famiglia dereliLta, un impresario « sepolto e un 11vvocalo strapa1.zalo. Per quei tempi vi « era da essere conlenli » (png-, 148 e 149).
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==