32 RIVISTA POPOLARE DI POLITICA, LEITERE E SCIENZE ~OCIALJ sanno ch'essa é polenle. Di fronte a quesla complicilà morale dei governi nell'assassinio premedilato di un piccolo popo"lo eroico, valgono ben poco le proteste e le dimostrazioni dei popoli in favore di Kriiger, e le pelizioni presentate al Preside:1te della Repubblica degli Sta li Uniti. I Boeri avrebbero. potuto trovare saJyezza nel risveglio del senso morale degl'Inglesi; ma questi più che mai sono infaluali per Chamberlain. La fiacca condolta del capo della opposizione, Campbell Bannerman, I' equi- .voca soddisfazione imperialisla di Lord Roseberry non potevano che assicurare la vittoria al disonesto, ma ènergico mercante di Birmingham, nell'ultima discussione nel discorso della Corona. La mozione di b-iasimo di Cowley venne respinta a grande maggioranza, e . su di essa non si poterono accordare, per motivi vari, né i seguaci di Roseberry, che la tro l'aro no troppo seve1•a, né gli irlandesi che la trovarono troppo mite. Avevano ragione questi ultimi. L'imperialismo inglese, come tulti gl' imperialismi che l'hanno precedulo, non conosce altro diritto chcfa disonestà o la violenza. Esso non potrà trovare la propria punizione che nello sfacelo. Auguriamoci che non tardi II Mai·chese lto ha lenuto i posti più alti nelle •istituzioni giapponesi. Egli conta trentatré anni di uffici pubblici; Nominato, nel 1869, sotlo vice-ministro delle finanze, é nel 1873 ministro, egli formò, nel 1895, il suo primo Gabinetto, che durò tre anni. Il secondo ministe1•0 llo durò dal 1892 al '98; il terzo ed il quarto tennero il pole1·e per pochi mesi. Egli é slato presidente della casa imperiale, del consiglio privato, e del Senato. Fu nominato prima conte, e, dopo la guerra con la Cina, marchese. Egli é stato spesso incaricato di missioni all'estero, la piu importante delle quali fu quella di studiare la Costituzione nel 1882. La prese~te é la quinta visita del Marchese all'Europa. La grande opera patrioltica del Marchese Ilo e stala il persuadere il popolo giapponese che il Giap.pone non poteva soltrarsi al dominio europeo che accettando la civiltà occidentale. Cosi lo spirito nazionale é stato utilizzato nelle vie dello sviluppo del paese. La gran difficollà della Coatituzione, a confessione del Marchese stesso, slava nell'assoluta mancanza di pi·ececedenti. Eppure egli, di poco piu di quaranta anni, l'Ìusci a trasformare il Giappone da monarchia assoluta in costiluzionalf', in modo che la sua costiluzionc non ha avuto bisogno, in seguito, di aie.un emendamcnlo. L'esercito e la marina - questa in ispecie - hanno avuta la sua cura costante, ed é merito suo se il Giap- . pone polé battere la Cina complelamenle. Ora le costruzioni navali sono quasì completale, ed il Giappone ha, in conseguenza, una rriarina forte cd omogenea. Il Ma1.•chcsc Ito, il più grande statista del Giappone. - È ora in Inghilterra il Marchese Ho, il quale é senza dubbio il più grande fattore dell'altua le progresso del Giappone, che si manifestò all'Europa nella guerra con la Cina. li Marchese lto è virtualmente il primo ministro giapponese, e la formazione di ogni nuovo Gabinetto è precedula dalla visita di coloro che sono incàricati di formarlo, alla villa del Marchese, ad Oiso. .li Marchese lto ha sempre goduto, e gode, la piena fiIl Marchese Ito Nel 1900 il marchese Ilo fondò l'Associazione Politica Costituzionale, il che fu uno dei passi maggiori della vita polilica del Giappone . Nel manifesto pi·ogramma il ducia dell'Imperatore, il quale pienamente apprezza ciò che deve al suo principale uomo di State_>.Quesli deve, bisogna riconoscerlo, g1·an parle della sua influenza poli(ica all'essere slato il consigliere di confidenza delqmperalore. Nel Giappone un uomo, per quanto grande egli sia, resla sempre agli occhi del popolo, ad infinita distanza del sovrano. Il Marchese Ilo ha avuto dall'Imperatore ogni segno di confidenza e di favore, e perfino il conferimento di onorificenze riservate, pl'ima di lui, esclusivamente ai pcrso!}aggi reali. · Il Marchese Ho può esse1·e paragonato a Bismarck o a Napoleone, ma non vi é nell'Occidenle alcun uomo la cui opera possa eguagliare la sua, come nessuna nazione ha avuto uno sviluppo simile ~ quello del Giappone. 11 Giappone, in lrenla anni, é divenuto il paese più potente dell'Oriente. Ciò si deve in massima parte ·ai Marchese Ilo. Questi nac~rue nel 1841, e nel 1863, in una nave a vela, venne in Inghilterra a studiare. Al suo ritorno in patria, egli preslò grandi servigi al suo paese in occasione del bombardamento d~ Shimoneseki, e, quantunque giovanissimo, fu il vero rappresentante def Giappone n(llle lrallative .con i ministri stra.oieri, BibliotecaGinoBianco Marchese esprimeva la convim:ione che sia grave errore per i partiti di nominare a posli ufficiali i loro partigiani di dubbie tiualilà, e che, essendo la uomina dei ministri riservata al sovrano, i parliti 1:on devono influire sull'esecuzione del loro ufficio da parte di quei loro partigiani, i quali vengano nominali a tali cariche. La villa del marchese Ho ad Oiso é, come le case di quasi lulti i ricchi giapponesi, a mclà europea, ed a mclà indigena. Egli parla benissimo l'inglese, ed é un atleuto lellore delle Rivisle inglesi. Parlando ultimamente del nuovo Giappone, egli espresse la convinzione che esso deve sempre sfo1•zarsi di progredire, ma che tutto ciò che è preso dall'estero deve ricevere la impronta nazionale. Egli rjtiene necessario per la Cina o un imperato1·e forte, o un periodo di disordine, che produca ,,ualche grande uomo di Stalo. II marchese Ho è accompagnato dall'on. K. Tzudwki, vice ministro degli affari esleri, e destinato, pare, ad esser nominalo ambasciatore a Londra. Si sono fatte molte supposizioni sullo scopo del viaggio del Marchese in Eu1·opa, Lanlo più che è noto elio, al suo rilorno, egli sarà di nuovo presidenle dei m1m5lri. Egli viaggia in parte, per ragioni di salute, e m
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