Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VIII - n. 2 - 30 gennaio 1902

RITT!STA POPOLARE DI POUTICA, LETTERE E SCIENZE SOCIALI 53 pc! resto si regolavano come i liberali; l'attività volta al risveglio scientifico dei nostri si esercitaYa quasi tutta fuori del campo dell'ortodossia ed era in sospetto a molti: oggi tulto ciò non è più. Quando si pensi solo che in poco più di un anno si è riesciti a Lrar fuori da questa antica massa pressocché inerte più centinaia di associazioni giovanili, tutte formatesi da sé stesse, e tutte operosissime, e far fronte al socialismo, divenuto in breve cosi potente; che si è riesciti a confondere per tanta parte in una corrente sola l'opera dei giovani e quella del più vitale e fiorente organo della massima associazione cattolica ed a suscitare le latenti energie di nomini di tutt~ 1: classi per la soluzione cristiana di problemi politici ed e,:onomici, apparirà la grande differenza che c'è fra ora ed allora. Ma anche l'unione quale è oggi non ci basta. Essa lascia sussistere ancora molte differenze e molte diffidenze. Noi sognamo una Italia cattolica tuLta d'un pezzo, ferrea, nella quale tutti sappiano un poco muoversi e lavorare da sé, ma tutLi anche abbiano fiducia nei loro uomini e si lascino condurì'e da quelli come per una sola volontà; noi non vogliamo essere un gruppo od una frazione nelle file dei cattolici, ma abbiamo l'ambizione di voler divenire tutLo e tutti, e c·rediamo che. la strada battuta anche oggi, tra timore e clamori, è buona e che essa ci va lentamente, ma sicuramente, conducendo allo scopo. Soltanto, _questa unità non esiste ancora in atw, perchè non esiste o non è ancora accettato concordemente il pro?ramn"!_a che deve condurci nel lavoro, e perché non v1 é un gruppo di persone nelle quali si abbia con• co1·demenle e sinceramente fiducia da tutti : tale unità si tratta di farla e spesso per farla. convenne anche cominciar dallo scuotere un equilibrio instabile e parziale. Segno necessariq e infallibile di questa unione fra i cattolici deve essere l'unione con Roma: con Roma e per Roma, sempre; qualunque apparente sacrificio questa fede a Roma ci dovesse costare, noi non verremmo mai meno ad essa, perché, oltre ad essere garanzia di s~lute. a ciasc~no individualmente, per i cattolici orga111zzat1nella vita pubblica, Roma é il pegno dell'unità. Un altro mezzo d'unione indicava recentemente la parola augusta del Papa. Spesso, quando chiedemmo che si _avesse fiducia in noi, non fumm<• ascoltati; oggi che primo a mostrare ai giovani ed a chiedere per essi questa fiducia è il Papa, noi speriamo che si vorrà ascoltare Lui, molto più che i più incerdi e diffidenti, 11uelli che vogliono, anche in l!Uesto, essere più papi del Papa, possono ormai giudica1·ci anche dai fatti e da una serie forse oggi sufficientemente completa, di dichiarazioni ~ di affermazioni. Infine, e ci si perdoni l'audacia che pot1·à pare1·e eccessiva, per ottenere l'unione, meglio ancora, la compattezza stabile e salda di parte cattolica, noi contiamo sulla bontà del programma, sulla interezza che esso presenta, atta a soddisfare, nell'armonia d'un ideale di pace· e di giustizia superiore, tutti gl'interessi e tutte le sane teudenze: contiamo, infine, sulla importanza del premio che i cattolici otterranno forse, in Italia, il giorno. che, più maturi di pensiero e di attività, essi saranno rigorosamente ed efficacemente stretti in un corpo solo, come sono in Germania. '( Cultura ;;ocicite - 16 Gennaio). <O A. N. Hood: Lo spiritodellamafia. - È bruttissima la pittura della universale corruzione della giustizia in SiBibliotecaGino Bianco cilia che è la più grande causa della popolarità della mafia. Quando l'ingiustizia é intronizzata non c'è da sorprendersi se un uomo ordinario, ignorante e appassionalo, prenda la legge nelle proprie mani e tenti di farsi giustizia da sé stesso. La mafia non commette maggiori ingiustizie di quelle che possono commettere le Corti di giustizia. (FortnightLy Reoiew - Gennaio). • G. M. T,·eoetijan: Il pericolobianco. - L'Inghilterra era nel 1851 una grande nazione, ma oggi è vero il contrario. La subitanea distruzione della vita di campagna, la sostituzione della vita delle grandi città a quella delle città di provincia, la rapida diffusione della volgarità che nasceva in queste città, per tutta l'isola, per mezzo della locomozione e della stampa a buon mercato, hanno distrutto tutto quanto era caraltel'istico della vecchia Inghilterra. La vita odierna nelle grandi città è come un lungo viaggio in una ferrovia sotterranea. L'inglese medio - senza cultura, senza ideali, senza personalità - ha poco in comune con l'artigiano puritano e con l'agricoltore del tempo di Cromwell. Eppure, il peggioramento non si vuol riconoscere. La stampa, sulla quale si contava per elevare l'u,nanità, è invece la macchina più potente per render volgare la mente. Finché il leggere (iose vuote d( senso non sarà considerato nelle famiglie rispettabili allo stesso modo che l'ubriacarsi, la stampa farà un danno più universale che l'osteria. Il più grande scrittore del nostro tempo ... è il signor Rudyard Kipling, il quale predica la dottrina che la forza deve esser l'unico mezzo, e la ricchezza nazionale l'unico fine, e che il coraggio e l'operosità sono le sole virtù umane. L'arte vera è ammirata in cerchie sempre più ristrette. La maggiol'anza non legge che giornali, maga:.ines, e cattivi romanzi. I genitori dovrebbero salvare i loro figli dalle catti,·e letture, e si dovrebbe insegnare che la scelta accurata di ciò che si legge é uno dei primi doveri della vità. Nel Paese di Galles é cominciato un movimento per escludere dai giornali le notizie di giµoco, di cronaca volgare e gli sport, e per attirare i lavoratori nel movimento universale. Ma vi é poca speranza che questo movimento trovi seguito in Inghilterra. li passatempo favorito dagli inglesi è ora la volgarità stessa. li vecchio sentimento contro il frequentare i teatri scompare oggi, più di quanto sia necessario. Vi è gl'an bisogno di una maggiore educazione per abitua1·e la mente a pensare, l'occhio a vedere, il giudizio a sce• gliere, e lo spirito ad essere esaltato. Si dovrebbe render facili le buone letture, la buona musica, la buona discussione. Solo con la combinazione della iniziativa privata e di Stato sarà possibile combattere il male. Gli uomini onesti di diversi partiti, di diverse opinioni ed abitudini mentali, dovrebbe1·0 gareggiare nell'istituire una stampa popolare, it cui scopo sia il bene. Nell'ultima generazione la de-generazione intellettuale, mo'i·ale e spirituale è cominciata, in seguito a cause a-. naloghe cd anche connesse alle cause di degener-azione fisica, come l'affollamento, l'alcoolismo, la mancanza di aria pura e di movimento. In ogni angolo dell'Inghilterra, in ogni angolo del mo11do, la bruttezza, la malvagità, il materialismo, la stupida negazione di tutto o!iò che é stato consideralo buono nel passato, corrono la terra e il mare senza posa, armati con potenza di distruggere il vecchio e di propagare il nuovo, mol.to maggiore dei mezzi di distruzior;ie od assi-

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