Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VIII - n. 2 - 30 gennaio 1902

RIVISTA POPOLARE DI POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOCIALI 51 Marche » 2,44 » 0,58 Umbria » 2,83 » 0,:1 Lazio )> 3,95 >> 0,39 Abruzzi e Molise>> 1,57 » 0,22 Campania · » 2,03 » 0,45 Puglie » 2,27 » 0,65 Basilicata » 1,50 » 0,2t Calabrie ,, 1,34 >> 0,30 Sicilia » 1,82 » 0,68 Sardegna » '1,71 » 0,42 La Toscana, il Veneto, l'Emilia e la Liguria spendono di più per 'la beneficenza; la Basilicata, gli .Abruzzi, le Calabria ed il Piemonte spendono di meno. Quanto diverse, però, devono essere le cause che assottigliano tanto le spese di beneficenza in Piemonte e nel Mezzogiorno I La maggiore spesa per l'istruzione la riscontriamo nel Lazio, in Liguria, in Piemonte, in Lombardia; la minore nelle Calabrie, in Basilicata, negli Abbruzzi, in Sardegna, in Sicilia. Se il Lazio e la Liguria colla maggiore spesa non sono tra quelle che hanno meglio combattuto l'analfabetismo, è innegabile però che l'analfabetismo è massimo - vergognoso - dov'è minore la spesa. @~~@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@ Per iina saita del proto e del correttore, l'ultimo numero della Rivista aerine nwnerato cla pag. 497 a pag. 524, mentre doueaa esserlo da pag, i a pag. 28. I lettori scasino. 2) RIVISTADELLERIVISTE Louis Fillioi : La criminalitàdei contadini. - Tra le prime cause che spingono !'nomo, e più particolarmente il contadino, ad allentare 11llavita del suo prossimo, bisogna mettere l'interesse pecuniario, l'avarizia e l'avidità di avere la roba altrui. Il contadino non ama come l'uomo delle citlà lo spirito di intrigo, non ha la pazienza, il sangue freddo, l'opportunismo che, messi al servizio dell'assenza del senso morale, fanno il lad1·0 di professione. Il contadino va più direttamente allo scopo. Desiderata una cosa qualunque, nel suo cervello 1·ozzo nasce subilo l'idea di sbarazzarsi di colui che 6 d'ostacolo al possesso, i11 ciò incoraggialo anche dalla sua forza fisica. Le cifre ufficiali corroborano questa verila. La classe degli agricoltori in Francia, nel !'898, figura appe ,a per 116 - 312 su 1848 - nel numero totale èegli a.:cusati per delilli contro la proprietà, mentre figura per più di 114 - 378 su 1353 - degli accusali per delitti contro le persone. Lo sviluppo dell'istruzione no·n !l'.'lmbra aver porla \o una modificazione notevole nella criminalità. Le proporzioni dell'illeLLerati sono presso a poco le stesse che tra gli altri cittadini. Nel 1898 su 3201 accusati: 414 (il 13 '10 ) erano completamente illetterati; 2666 (1'89 0t0) sapevano leggere e scrivere; e 121 (il 4 010) avevano ricevuta una istruzione superiore. L'istruzione rudimentaria del saper leggere e scrivere, è dunque un fattore mollo insuffieienle p'3f \a diminuzioi1e d~lla <:riminalit~; ma la cifra BibliotecaGinoBianco del 4 0t0 sembra presagire che l'islru7,ione superiore, a cui si unisce sempre un po' di educazione morale, darà nell'avvenire da resullati favorevoli. Accanto alla brutalità innata nella natura umana vi è un'altra specie di criminalità: vi sono gli assassini per circostanza, derivali da cause diverse: vendetta, intere~- se le~o, avidità, avarizia, desidel'Ìo di fortuna, bisogno di godimenti immediati. È nella prima categoria che si riscontrano i criminali delle campagne. li parricidio più frequente nelle campagne, dà un appoggio alla teoria del movente che ha l'interesse nei delitti dei contadini. Gl'infanticidi sono più numerosi nelle campagne, mentre gli aborti sono più numerosi nelle ciLLà. La contadina si sbarazza del nato in un modo semplicissimo, o sollerrandolo vivo o affogandolo. La ragazza di città ha a sua disposizione, per somme variabili, i chirurghi, le levatrici, i farmacisti che riescono a sbarauarla anche prima che la dissimulazione sia diventata necessaria. Termineremo con alcune cifre, nel complesso assai consolanti. Dal 1830 la media dei criminali per la Francia è un po' diminuita: dall'1,27 su 100.000 ab. a 1,24 nel 1898. I dipartimenti più rossi sono quelli marittimi : la Corsica in prima,linea con una media di 22. Poi vengono le Alpi Marittime (16 per 100.000), il Varo 12, le Bocche del Rodano 10/~6, e, a molta distanza, la Senna ·con una media di 2,38. Le esecuzioni capitali sono diminuite. S6 ne contano 41 nel 1830, 45 nel 1840 e nel 1847, 1;olamente 2 nel 1881 e 7 nel 1896. D_a venti anni la media è al di sotto di 10 (Nouvelle Reoue - '15 Gennaio). @ La parolaalle statistichea propositodegliscioperi. - " L'I- « Lalia è diventala ormai il paese classico degli scio- « peri. Se fosse possibile compilare una statistica di « raffronto fra gli scioperi che si sono avuti in tutta « Europa, e forse in tullo il mondo, e quelli avvenuti « in Italia durante il periodo di sgoverno gi•)littiano, noi « prevarremmo senz'altro per il numero. » Così comincia un articolo del Fanfutla intitolato .. Scioperi e scioperi l>. E l'articolo continua facendo il quadro del finimondo italiano in causa degii scioperi e del, governo che tiene mano agli agitatori propagandisti, socialisti e simili. Poiché il FanfuUa vorrebbe avere una statistica comparala crediamo fargli cosa gradita pubblicando alcuni dati statistici, che se non si riferiscono a Lullo il mondo, sono però sufficienti a geLLare un po' di luce. 1890 1891 '1892 1893 1894 1895 1896 1897 1898 1899 1900 Au11ria S1eiia Francia llalia Germania lnghillma Stali Uniti '104 101 172 172 209 305 246 107 313 139 1040 37 267 l32 906 16 261 119 73 700 32 634 131 116 643 18 391 109 130 929 46 745 405 126 204 50 926 476 210 483 90 864 356 217 578 255 134 71'1 368 256 985 311 62 719 739 259 1311 ]04 640 902 1433 1833 1717 1298 1305 Se in llalia gli scioperi fossero anche raddoppiati nel '1900 e Hl0l, la cifra resterebbe ancora inferiore a quella della Francia e della Germania. Questa fiori tura di scioperi ha cause assai complesse, e ben poco di vero v'ha nella accusa rivolta al governo dagli organi çonservatori. Questo metodo di lotta poli~

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