Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VIII - n. 2 - 30 gennaio 1902

40 RIVISTA. pnPOLARE DI POLITICA, LETTERE E SC1E'NZE SOCI/I U << che si potesse impiegare con miglior su,·cesso; e fnlla « matu1·a ronsidera~.ione deliberaro1 o di l'icorrere alla " fnme. « Si .esordi lasciando soli e deserti per una scltimana « i prigionieri a f'anlaslicare sulle proprie calamità: f.>Oi « venne loro partecipalo ,J'ord111esuperio,·e che sareb- « bero privali di fuoco, di lume, di vino, ·di _carne, di « tabacco, di lullo im,omma fuorchè di qualche oncia « di pan 11ero e di una brocca d'aèqu11. E l'ordine si « melleva in esecuzione. « Tormenlali dalla farne i pove1·i carcerali cliiedcvano « almeno un poco di b,·odo per nrnfo1·larsi; i11ulile in- « chiesta: il brodo fu negalo persino al medi<'o Valli110 « vecchio e infermo. « Durava più che quindici giorni qu~slo slalo di cose. « E quando parve, cl1e g1·azie alla solitudine, al freddo, « e alla fame, la spossalezzu, l'ablrnltimento, la prostra- « zione delle mcrnbru e la con fusione dello spirito non cc lasciassero più nulla a <lcsidènire, si affacciava <l',m- « provviso ai prigionieri fra quelle lelre sbarre il com- « missa rio To5i, la visla. del quale e,·a capace di. pielri_,- « lkare come la lesta di Medusa » (pag. 102 a 103). Se si vuole qualche cosa ,li più crndel mente raffinato, di scellerato addirittura, apprendiamo ciò che accadde ad Andrea Vochieri. « L'ira del Governatore· - il Galateri - contro Vochieri' << si andava di più in più accendehdo perché colla cerlezza « che avrebbe pqtuto fare importanti rivelazioni non riu- « sciva pur mai a strappargli dal labbro un nccenlo, e « quanto più era grande la coslanza di Vochieri, tanto « più si oslinava il Governalore a lormenlado con tJuove « crudellà. -Non vi era mezzo di lerrorè -:he non fosse « impiegato. L'oscurilà, il digiuno, le catene, i lolli sonni, « i niega li riposi, le insidie lenebrose e persi no le per- « cosse non avean ribrezzo di pralir.a~e i gallonali Can- « nibali. « Pronunziala 111 sentenza di Vochieri ~bbe animo- il « reale satellite di accostarsi al moribondo per solleci- « tarlo a rivelare. Componendo a misericordia le parole « e il sembiante offriva al condannalo la sua protezione. « Fale, diceva egli, che io conosca i voslri voleri, e sarò « lielo di adempierli. Ciò che io voglio, rispondeva l'aC< gonizzanle, queslo: che mi sia lollo il vostro odioso e< aspetto. « Acceso di furore il barbaro scagliava un calcio nel « ventre al prigioniero. Vochieri aveva le guardie al « fianco, aveva le mani legate dielro le :;,palle e spu- « lava in faccia al percussore, « Giunta l'ora del supplizio si pensò ali' ultima delle <e vendette. Si impose che Vochieri fosse lrallo a m_orte ·« per la via meno spedita passando sollo le finestre « della propria casa dove abitavano sua sorella, sua « .moglie e due suoi figliuoli in anco1· teneri anni. Non « soldati si destinarono a fucilarlo, ma guarda ciurme, << e il Governatore in grande uniforme, assiso sopra un « cannone, volle assistere all'esecuzione » (pag. 49 a 50). Un ultimo tratto di rassomiglianza. Era notorio il bigottismo, anzi la superstizione volgarissima di Ferdinando II; egli, però, almeno non a.ma va i gesuiti. Carlo Alberto, invece, era 'bigotto- non solo, ma dette sè stesso e tutto il regno in mano della Compagnia di Gesù. Ciò spi':lga la campagna di Vincenzo Gioberti. « Sollo il regno di Carlo Alberto - dice Bro!Terio - si e- ))stese smisuratamenle l'aulo1·ilà dei Gesuiti, non solo « perché trovò nel principe straordinario soslenimento, « ma perché i Gesuiti avevano preparala in vent'anni BibliotecaGir.10Bianco « u,111lll)ovn gcne1·azione clic po1·l11v1n1el sa11g11cla l01·0 « lende11z11,e SlHhiliv'a f'uol'i del ~011vc1Ho Ull.1 co11so1·lc- {< 1·i<lg' e.;~iLica, as1,ula, ipoeritfl, ~cì1•vilr, i,va1·n, a,nbiziosa « Yigli,icca, 11c,11iéadi og11i elevalo pensir•ro, µcrseculri- " << cc rli og~!i 'gc11ci'o.sa opc1·.1 non 111<'11c0-.lte nel ron- « ve;1Loe-peggio che nel co11\·e1ilo » (pag. H9)... Sin dove· arrivasse in nne il gesuitismo nelle alte 1 sfere govern·ative si rileverà da· queste ultime parole: « Vuolsi nondimeno confessnr(' a onor del ·vero clte « 11cssu11giudice condannava a morte prima rii avei· « scnlila la Sa11la Messa; Lui.le i,) se11tcnze pol'LavRno in « f1·,,11lequcsle sac1·a111c11t11pluiro le: I,iooNrto il divino « aiutò ... » (i,ag. 47). Ogni altra nostra parola sarebbe S\I[)el'flua e perciò ci sembm lii avere com[Jiuto il no.~tro dovere chiudendo questo edificante parallelo colle stesse parole col le qual i Arcangelo Uh isleri eh iu de la sua succosa J>rel'azione: « Angelo Broffel'io, « e la sua Storia del Piemonte devono esse1·e 1•.u;- • comandate con affetto e gratitudine alla stuli·io- " sa gioventù. Noi crediamo di fare opera civile e • benemerita rist.tmpanliola. Sarù maggiore la ver- « gogna o il torto della presente genel'azione, se • n·on saprà trnrne profitto• (1). LA RIVISTA. (I) l\'ella Naovct i\ ntologia del 15 Gennaio si pubblica un rapporto del Conte l\'igra sulle condizioni di Nap,li. L'esumazioo_e avrebbe per sè sc·arsa impor:auza: ma ne acquista per le cons1• derazioui tendenzi< se che vi ha inte1·calate l'ou. ~Iag-giorino Fer• raris. Ce ne occuper~mo nel numero p~ossimo. LADELINQUENZA lT LIAN(A') _..., I. Iniziando il mio corso ol'clinario di statistica per l'anno 1901-902, mancherei al mio più elementare dovere se non rivolgessi una parola cli. viva riconoscenza: a chi in un'ora assai triste per me mi. sospinse a tentare il libero insegnamento in Napoli onde trovarvi mer.zi onesti di sussistenza; ai giovani che accol'sero numerosi pel' sei anni al mio Corso pal'eggiato, e mi dettero sempre prove di affetto; alla Facoltà illustre che procurommi la massima soddisfar.ione morale della mia vita travagliata, proponendomi a voti unaffimi per la nomina ad ordinario; al Ministro della pubblica istruzione che quel voto accolse .. Ùa parte mia ho la coscienza di non aver fatto altro per meritarmi sì concordi manifestazioni di stima, che mostrarmi scrupoloso nello adempimento dei miei doveri ed intendere lo inseg·namento, non come una meccanica ripetizione di conoscenze acquisite e di tentate ricerche astratte e·c1incolori, ma come funzione altamente educa- (1) R,ccoglierò in opuscolo quest:: Prcle;;ione. e 11~11· opuscolo aggiungerò qualche altro dato statistico. che sarebbe rnopportuno in una Rioista. _ Per dar posto a quesla pubblicazione ho dovuto sospendere gli articoli su Nord e Sud, di cui si discorre. del resto, nel la Prcte;;ione. N. C.

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