RJV!S1'A POPOLARE DI POl!TJèA, LÈTTERE B SCIE'N2ESòCIAU 501 in due mo:;trno:;i.b:i:militarismo e gesuitismo - , sono la conseguenza fatale della triste eredità lasciata alla Francia 1lell' Ancie,i Règime e dall'Impero. • I nostri avversari che dovevano dimostrarci.: -poter dare la 11ionarchia una approssima::ione massima alla sovranità popolare, preferirono ricordarci invece un momento ecceziomde cli una repubblica, che della sovraniU popolare ci venne segnalata come la negazione. Noi senza discutere se realmente ciù fosse - e potremmo negarlo - per costringerli a non divagare concediamo ciò clte essi desiderano. Ma li invitiamo, in nome Edoard,o prega. - Ti pres-o, mio Dio, di far terminare questa infausta guerra, e d1 distruggere quei pochi Boeri che sono d'inciampo alle mie pacifì.che intenzioni. (Lustige Bltitter di Berlino). della realtà e della esegesi storica, a rammentare la genesi cli quella negazione; e in attesa cli quella dimostrazione, che non è venuta, e non· verrà, presentiamo a loro un caso concreto e reale di massima approssimazione alla sovranità popolare sin oggi insuperata: la repubblica elvetica. E non vale la pena di discuter~ l' ipotesi azzardata dall'articolista del Gior,iate d'Italia sulla maggiore facilità di contenere un uomo solo pazzo o criminale nella monarchia anzichè una 1nassa altrettanto folle o crimiJ1ale nella repubblica. Dove la massa è folle o cl'iminale non è possibile nè la monarchia limitata, nè la repubblica; si va all'anarchia o al dispotismo - anzi si va al diBibliotecaGinoBianco :,;potismo attraverso all'anarchia. In quanto alla esistenza di un re pazzo o delinquente avvertiamo il nostro contraddittore che disgraziatamente non si tratta d'ipotesi; ma di tristissime realtà. Nella storia sono numerosi i casi di Re pazzi o cri.mi- .nali; noi si.amo curiosissimi di conoscere qua.li m.e.zzi (ocili furono adoperati per eliminarli - se, come e quando riuscirono ad eliminarli. Con ciò siamo condotti a rispondere al Gi'ornaie d'Italia, che desidera conoscere: per quale cagione il Capo dello Stato, che sia eletto per quattro o sette anni deve essere più utile e più giusto del Re, che succede pe1· eredità o dura a vita. Veramente i termini del paragone non sono stati posti da noi nel modo in cui li presenta il nostro contraddittore; potrem~o esimerci, perciò, dal riLo stato dell'Europa nel 1902. Il risultato della pace armata europea. (Postillon di Monaco). spondere come non Ila risposto esso stesso a tutte qnelle osservazioni nostre, che gli sono riuscite ostiche; e tanto più potremmo esimerci dal rispondere, in quanto che non troviamo difficoltà a riconoscer·e che c'è stato nella monarchia un Marco Aurelio e nella repubblica un Rosas o qualche altro peggiore. L'utilità e la superiorità ciel capo elettivo dello Stato e per la breve durata dei poteri, viene irrefragabilmente dimostrata sotto l'aspetto, per cosi dire, negativo. In quanto al danno dell'eredità non ha bisogno di lunga dimostrazione. Citammo Marco Aurelio come modello di Re giusto ed utile. Ebbene: i sue~ cessori. furono mostri - e lo furono pure i suece ·sori di Augusto. Ma il principio dell'eredità, non ostante che fossero tali, assicurò a loro il su-
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