Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VIII - n. 1 - 15 gennaio 1902

RIVISTA POPOLA.RE DI POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOCIALI 513 stione meridionale ebbe ad inasprirsi. in infeconde polemiche. Da <J uel criterio traggo con lieto e securo ani11ro la fede di poter assistere allo spettacolo solenne e radioso di tutta una grande forza naturale, che si sprigioni dagli inconsaputi ipogei, co1ne in quelle terre brnlle dellà Siberia, sterili e secche alla superficie. nelle quali un'aratura proConda porta la gleba vergine e pingue al bacio del sole. E, dopo i :;ec0U ciel servaggio, e i lunghi anni che la immaturità sociale del riscatto ne dette delle alte camorre e delle criminalit.'1, rerine il danno e la ve:-gogna - sar~Lil primo vere di tutta l'Italia nostra, come nel maggio tra le mie colli.ne senesi. XXXYY?CC<::OCOOO-"a:<:cooocoocccxcoc.:::AA; '"'CO(:OCOC·OCCCCCC<ACOC:COCXPCCCOCCOXO' INTORNAOLFENOMENGOENIALE rcontiaiia.;ione e .fln,·. Vedi n1111wrpn1'e,;1xlcntcJ Il Genio è evoluzione. Dagli ultimi progressi scien- · !ilici risult.a che tutte le funzioni• del sistenia ne1·- YOSOnon ci conducono che alla formazione e alla manifestazione della intelligenza, la quale ci appare come un'energia riassuntiva della natura.« La vita, scl'ive L. Bianchi, una in sostanza dalle monadi ali' uomo, non è che un cl inamismo, e l'intelligenza nnn è che il lato subbiettivo del meccanismo della vita·» ( Malattie del cervello). Se è Yero dunquo che l'intelligenza cieli' uo111Ofisiologico (nel quale sono gradi diversi nella perfezione del cer-vello) sta in intimo rappol'Lo con lo sviluppo anatomo-fìsiologico ce!'ebrale, di cui segue il cammino evolutivo, si Ila che di tanto si dissolve l'intelligenza, di tiuanto si altera la cornpage ce1·ebrale, e pel' quanto p.ù evolute sono le struttu1·e del cervello e più grande il numero de' neuroni, per altl'Cttant_o più alto è il potere cl' associazione, cl' inibizione, di coordinazione, di proiezione, di sin tesi cerebrale, e più elevata è l'intelligenza, più profondo il pensie1·0, più vasta la coscienza. Secondo l'opinione del Lucia.ni e di altri fisiologi, le prime manifestazioni della intelligenza, consistenti nelle reazioni locomoLl'ici di alcuni protozoi e protofiti e di certi invertebrati e vel'tebrati ciechi, son dovute più che a ve1·e sensazioni l11minose, a modificazioni fisico-chimiche del protoplasma, del quale la cellula nervosa rappreseuta la pi1'1evoluta diffel'enziazione e specificità. Dal primo all'ultimo gradino della scala zoologica, dalla monera al]' uomo normale, il processo intellettivo è proporzionale al numero delle unità anatomiche ed ai loro prolung,imenti protoplasmatici, onde é costituito il cerYello, ed ali' intima struttura ed associazione di esse. L' Jiacckel scrive: « Quell'organo che nell'uomo viene pii"!perfezionato degli altri dal!' intlusso nobilitante della selezione naturale è il cervello ». La-)nde pot1·en1mo dire col Galle1·ani che« il genio è l' esse1·e in evoluzione rispetto a tutte le razze, per tutto ciò che di bene ha ereditato e ~~ccu111ulato nel p1·oprio organismo; il cretino, il delinquente e .·pesso il 111all01·,1ppresentano l'essere che ritorna a Lutto le razze io ciò clic cli male e~se hnnno 1·ecato con sè ». BibliotecaGino Bianco Ultimamente però, fra gli altri, G. Sergi nel suo scritto Gli uomini di Genio (.'\'aova Antologia, 1° Febbraio '1900), facendo osserva1·e che i geni non hanno fino ad ora costituito una razza, poichè quasi sempre con loro si est.ingue la superiorità psichica, con elude che la sola teoria degenerativa può spiega1·e lu natura geniale. A questa obbiezione risponde validamente il Gallerani in questa Rivista popolare (An. VI n. 9, 10, 11) i11difesa della tesi fisiologica, evolutiva del genio. Invero, il più delle volte, come egli dice, il genio, nell' a1wplesso sessuale, si trova di fronte alla negazione di sè, onde il figlio non essendo che la l'isultante dei due elementi generativi, non può seguire la via evolut.iva del padre e ricade ad un gradino più basso, ecc. - È d'uopo notare inoltre, a mio avviso, che l'eccessivo lavorio psichico ed il predominio deJJa vita intellettiva del genio, se bene spesse volte non conducono alla !'rigidità sessuale, aJJa sterilità, alla neurastenia psichica, pure per l'esaurimento, che possono recare nell' inte1·0 organismo di esso, l'anno si che ((Uesto non possa procreare esseri anch'essi d'una genialità perfetta. È risaputa dalle scoperte fis-iologiche e confermata anche da H. Spencer ( F:ducazione J l'immensa influenza del cervello su le funzioni del corpo: la digestione, la circolazione e, per mezzn di queste funzioni, tutti gli alt1·1 processi organici sono profondamente e dannosamente influenzati dall'eccitamento cerebrale. .. . Quanto alla g1•ave accusa del\' incoscienza del ge11ionelle sue manifestazioni geniali, aneli' essa si può demolire f'acilrnente. Già da parecchi anni a dietl'o aveva il Carpenter annunzialo un fenomeno psi,:hico sotto iI nome di Unconscius Cerebration, di cui il filosofo Leibniz avrebbe avuto la prima ide,t, chiamandolo obscura nolio. Dell'a1·gomento si sono occupati 1nolti altri scienziati e filosofi, fra i quali Hamilton, Stua1·t Mili e G. Sergi. Questo fenomeno, che I' Ha1nilton chiamò Latent mentai modijieation, avviene, secondo i( Carpen Lei', in varie circostanztJ: 1° nel riacquistare 1111id' ea perduta; 2° nella pe1·clita del leg,;1,meassociativo tru vari stati di coscienza; 3° in un' abl.,1·eviazio11e cli processo psichico; 4° i11 un inconscio sviluppo di giudizio; 5° in un inconsciu esercizio della facoltà invan tiva; 6° nel1' azionè incoscicn te del meccanismo del pensiero; 7° ed in inJluenze incoscienti, sui movimenti in principal modo. G. Sergi chiama questi fenomeni processi centrn.li incoscienti, silllili ai processi perU'erièi incoscienti, e conclude che « il processo di un fenomeno psichico è di natura fisiologica, l'ultima fase· è la coscienza » ( l•.:lementi di Psicologia, 1879). In un suo 11llimo lavoro sull'argomento, il mio illustre 01110nimo conferma quanto aveva scritto venti anni a dietro. « Se la coscienza dei ratti psichici, egli conclude, non è clie una forn1a di loro manifes-taziona quando essi sono fatti compiuti, so l' elal1orazione dèl pensiero e dell'invenzione sotto ogni aspetto si fa nella profondità cerebrale, senza che si abbia il meno111Qsentore di tanto lavoro, non mi pare si possa con tendere se nel gonio le sue èreazioni siano o 110 coscienti. Ì\ecessarian,ente si comprende che come in tutti gli uomini comuni cl' i11geg·no, ancliP nel genio il lavo1·0 di c1·eazio11e è occulto, e null:-t di nuovo e di straol'dina1·io accade in lui. Se avviene clic i prodotti del genio :1.ppfl1•isconoCO!lle dovuti

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