RIVISTA POPOLARE DI POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOCIAU 509 del tutto estranee all'influenza sua, o della sua idea, sono raccolti in centotrentatrè lucidissime tavole numeriche e grafiche, e sono obbiettivamente esposti e lumeggiati nei capitoli. Dalla esistenza di due razze diverse, al Nord e al Sud, dimostrata con le risultanze c9ncordi del carattere etnico primario (la forma del cranio) e di quarantun caratteri secondarii, alla esistenza di due diverse psicologie individuali e collettive, con tutti i loro rapporti causali e consequenziali; dalla vita intellettuale all'alimentazione, inferiore in tutta Italia, nelle classi lavoratrici, al minimo necessario per una vita fisiologica, ma sempre di assai superiore al Nord che al Sud; dalla vita morale . alla vita economica, dalla diversa distribuzione delle nascite, delle malattie, e delle morti allo stato della popolazione, è tutto un coro - triste coro - . di fatti rigorosamente accertati, per i quali esula dalle coscienze nostre ogni dubbiezza sulla inferiorità del Mezzogiorno e delle lsole. Sono certo di non avere dato con ciò un' idea adeguata della completezza di queste ricerche. Prendendo a caso nel Capitolo · La vita economica (Pag, 373-451) il primo dei cinque punti di vista <la cui i dati sono ivi raccolti (Industria, Agricol- . tura, .Credito, Circolazione, Ricchezza) dirò' cll'esso è suddiviso in diciassette paragrafi, dove, dalla statistica degli operai applicati all'industria a quella delle caldaie a vapore e a quella dello sfruttamento di forze idrauliche, dalla produzione del cotone, giò, giù, fino alla produzione degli olii di semi, dalla statistica delle concie di pelli fino agli attestati di privativa industriale, ogni elemento capace più o meno di offrire un criterio comparativo tra Nord e Sud, è con fine intuito ricercato, e in forma obbiettiva e perspicua esposto. L'autore, cui il merito scientifico venne, or non è molto, meglio che in Italia, riconosciuto solennemente -dalla Università di Losanna, che·lo chiamava alla cattedra cli Diritto Penale, con l'incarica di fondare e dirigere il primo laboratorio ufficiale di Sociologia Criminale, si limita, a bello studio, alla esp9sizione dei fatti. Escon da essi i grandi insegnamenti, che l'autore tace. Due sono i principalissimi. Che nessuna provvidenza di legge, la quale miri a dare sanzione o incitamento al risveglio italico, può essere fatta senza clrn si consideri la fondamentale differenza presente, tra Nord e Sud, la diversa progressione e il subbiettivo ·diverso carattere di quel risveglio, nell'una e nell'altra delle due Italie, per modo che, non solo il legislatore adegui l'opera sua alle condizioni in mezzo alle quali è flestinah ad applicarsi, ma si proponga ezianclio di riversare nel Sud e nelle Isole una parte delle energie generali, per imprimere un ;noto più celere alla vita cli quelle regioni, sceverando le ragioni etniche e congenite della diversità sociale dalle ragioni storiche e sovrapposte della inferiòrità degenerativa, sì che eliminando gradualmente queste, e Yolgendo quelle ad un criterio di sinibiosi, con l'approfittare delle speciali condizioni degli uomini e delle cose (svelBibliotecaGino Bianco tezza intellettuale, minor prezzo della mano d'opera, grandi estensioni di terra incolta, ecc.), sia alla perfine possibile· dar vita e sostanza alla unità formale creata dal riscatto politico. Che pertanto si acquisti una nozione integrale della obbiettiva realtù, delle cose presenti; ed a questo è utilissima l'analisi che ne ha fatto il Niceforo. Ogni soluzione che non si basi su questa nozione, e non si inspiri a quei criterii, minaccia di . essere soluzione piccola e semplicista di un problema grosso e complesso. Il più saggio consiglio sembrami dunque quello di dare opera, oltre che alle provvidenze della legge, e alla creazione delle industrie, alla educazione civile e politica del proletariato e della piccola borghesia, non legati all'impero delle camorre, e, seppure, legati ad esse in qualità di soggetti e sfruttati; senza cli che vana sarebbe l'opera della legge, e non avrebber vita le industrie. Consiglio più saggio, questo, inquantochè offre i requisiti di un elevamento e di uno sforzo collettivo, unitario nei fini e nei metodi, completo ed organico di fronte alla poliformità del problema, e alla intima connessione tra le sue singole forme. _Qerto è però che, mentre si può far presto a sanèire delle leggi intente alla elevazione del :.\Iezzogiqrno, sol che si abbia l'ardimento di tagliare nei- bilanci improduttivi, non così certa e sollecita, pur essendovi del pari convim:ione e volontà, è la creazione delle industrie per la quale entrano in. campo quelle quistioùi elle innanzi dicern non bastare soltanto noi per risolverle. É il terzo ordine cli ·azione - l'eòucazione delle masse - quello che, e per intrinseca virtù sua, e per ·i suoi riflessi sul l'azione legislatiYa e sulla iinstaurazione industriale, garantisce il rinnovellamento. Lunga e faticosa è dunque l'opera. L'ottimismo del Nitti conduce ad una soluzione malcerta, fino a quando non sarà possibile far valere le condizioni geologiche e geografiche Yantaggiose all'impiego di grandi capitali, nell'industria; ma allora avremo conquistato le condizioni naturali di nascita e di svi! uppo cli una borghesia e di un proletariato coscienti e moderni, e in mezzo a quelle condizioni più facile e più intensa sarà l'opera cli educazione già da prima sperimentata. Invece il pessimismo del Sergi concluce 1 ui medesimo alla proposta di · una dittatura decennale, metodo pericoloso in ogni tempo e in ogni luogo, e inadeguato pur sempre alla vastità del male,·che non è particolare a Napoli, ma diffuso più o meno in tutto ìl hlezzogiorr.o e nelle Isole. Occorre sempre un po' cli ottimismo per trarne la spinta psicologica allo spirito di iniziativa, ma occorre anche, allo stesso modo, un p_o'di pessimismo per non disperdere inutilmente energie di pensiero e d'azione, Ora, a buon conto, il risultato delle elezioni municipali a Napoli, e quello identico che si Ya disegnando in tutti i municipii meridionali, cloye le inchieste smascherarono e sgominarono le camorre che per lungo Yolger di anni avean continuato
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