Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VIII - n. 1 - 15 gennaio 1902

508 RIVISTA POPOLARE DI POLITICA. LETTERE H SCIENZE SOCIALI Il risve~lio italicoela~uistione meri~ionale Noi italiani non ci siamo mai tanto di cussi, quanto negli ultimi tempi·. La morta gòra, còrsa da un fremito di ri voi ta in coscia, onde saliva dal brago de' profondi abissi, il grido rive latore, - scòssa dall'immane lutto di Adua, onde le fu chiuso il canale a fondo cieco della espansione militari tica - agitata dalla tempesta buia ùella reazione - soleggiata alla buon'ora da un raggio di .libertà fecondatrice, si sommuove infine, e s'inalvea per le grandi vie dell'avYenire. Chè invero, mentre il riflusso delle grandi co1·-· renti dell'economia moderna comincia a rompere la cerchia dei pregiudizii e l'antico eqnilibrio de-' gli interessi, mentre la forza d'espansione del metodo positivista dalle discipline di per sè sperimentali arriva sino alle scienze sociali e mornli, e pervade il mondo della vita cotidiana - assommano d'altronde alla superficie della Yita pubbl,ca le classi lavoratrici, recando in grembo, insieme alle robuste loro energie, p1;imagiacenti inconsapute e tòrpide nell'imo, un <:riterio organico delle finalità sociali cui pervenire e del metodo politico con che pervenirvi. E, scorgendo il iJresupposto necessario delle ascensioni p1·oprie nel più celere svolgersi e compiersi del ciclo storico borghese, .compongono l'azione loro con quella delle correnti economiche moderne, facendosi della borghesia valide e illuminate propellitrici, verso spiriti e forme superiori di produzione indnstriale ccl agricola, e di politici pensamenti. Tutto ciò non poteva avvenire senza clic alla complessa fenomenologia della rivivescenza italica, si accompagnasse il criticismo scientifico e politico, per investigarne le mgioni e le leggi, per valutarne la portata e gli effetti. Ma il problema che più immanente incombe sulla vita nazionale è quello del ~lezzogiorno e delle Isole, problema non suscettibile di sollecita soluzione come altri elle con esso si affollano alla mentaÌità nostra: rapporti commerciali e politici internazionali, politica ecclesiastica, irnlirizzo di governo, legislazione sociale, t1nistionc militare ecc. E' il problema più immanente per Ja ragione del conflitto fra la lieYe intensitù, imµulsiva e sporadica, del risveglio delJe energie economiche, morali e politiche, ne! Mezzogiorno, e la possanza del lor salutare destarsi, organico, e generale, nel_ Settentrione e ridl'Italia centeale. Onde la necessità, per il Mezzogiorno non solo, ma per Lutta la vita nazionale, di su ·citare laggiù le iniziative rinnovellatrici, di coordinarn tra loro i movimenti spontanei ivi sorti, e di impriwere alle une ed agli altri un moto unitario e concorde. E' il problema meno suscettibile cli immediata soluzione per la immane complessità dei rapporti ch'esso ha non pure con le condizioni insi.te e particolari delle popolazioni meridionali e imnlari, BibliotecaGinoBianco m,. con le condizioni tutte del la vita nabionale. e con t1uelle del mercato internazionale e cieli' ambiente so.ciale, e del momento storico, condizioni nelle quali entrano in giuoco tante quistioni che nè .:tll'Italia da sola, nè all'ora r,re5ente è dato di risolvere. Limitando lo sguardo a quanto si è detto per rispetto alle condizioni insite e particolari a quelle popolazioni, e che rivelano in esse una sostanziale inferiorità in confronto al le altre popolazioni italiane, ricorderò l'inchiesta del Renda, e il libro del Niceforo (1). Nelle risposto al l'invito del Renda, il Sergi attribui va la inferiorità del i\Iezzogiorho alla inferiorit.'t cl·ella raz?.a mediterranea che vi si insediò e che tutt'ora lo popola, in confronto alla superioritù della razza aria, che popola l'Italia settentrionale. Il Loria l'attribuì alla minore densità di popolazione. Il Vent111•ialla minore produttività sponta.nea. Il Ferrero svolse il concetto 1Jer cui si deve ripudiare il rnaterialismo sociologico, ed accogliere la im·estigazione storica, per cui il Sud, sottopo ·to al regime l'eudale sino alla fine del 400, l'u poi messo fuori dalle grai;idi c:irrenti della navigazione, abbandonato alle incursio1!i dei corsari turchi e africani, chiacciato dal regime inquisitorio, che, specie dopo il Conci !io di Trento, aggiunse il torpore intellettuale al torpore economico, l'uno e l'altro intensificati, poi, dalla dominazione spagnola . Probabilmente ne:;suna di queste cause avrebbe ba,;tato ria sola a determinare una continuativa inferio1·ità, ma fu il loro concorso che ridusse a tale il Mezzogiorno d'Italia. · In qnesta opinione ne conforta Alfredo Niceforo, con quel suo prezioso libro ,lei 1p1ale su pei giornali quotidiani poco ,:;i ò detto - in confronto del .-uo valorn - certamente perchr, inYe<·c cli una sintesi n1tilante e pomposa, i-• la dentro un' analisi paziente e stringata. Un libro prezioso, perchi• rientra fra quelli io chiamo i lib1·i-,ninier(I. Ed i11(atti, in qnel grosso volume di 607 pagine lo studio comparntivo tra Nord e Sud è condotto con tale compiutezza d'indagine, che dalla visione integrale di tutta la renornenolog-ia, ricercata tin nei più remoti e 111ediati indizii, 1·isulta una sensazione di e·uberanza, quasi di stanchezza, nella ingenerata certituclinc della esistenza di d11e Jtatie. Con i precedenti lavori La Detinquen:;a in Sarcleg,ia e l'Italia òa,·ba,·a conlei1tpo,·anea, il Nice- · l'oro erasi tirato addos:o per parte del mondo degli orecchianti, la fama di denigratore del :Mezzogiorno e delle l:.;oJ,,, 111aei.rli (Jersegui l'opera coraggiosa e certosina cli critico raccoglitore di dati, e a quest'ultimo libro avrebbe potuto imporre come motto l'Eppar si rnuoi:e di Galileo. I dati derirnti da ronti ufliciali, e da altre fonti (i) Renda - La r1ue,,{io1u-11wridiu11alc - Editore Sandron Palermo, tS!J'J. Nk~foro . Jtalia11i d1•{ .\<ll'd I' ilaliflrti del S//rl · Rdit. F1·:1t. '3occa, Torino, 1901.

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