Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VII - n. 24 - 30 dicembre 1901

'. RIVJSTA POPOLARE DI POLITICA. LEfTERE E SCIENZE SOCIALl 473 sacrate in una decina di grossi volumi da diciotto anni in quà, e il giudizio del politico. L'armo_ nia da me constatata, che !'on. Ferri non si sognQ mai di negare, trova già un addentellato in una interruzione fattami dal deputato per Ravenna mentre parlavo il giorno 11, ed una conferma nell'invocata autorità del 1iceforo sul MezzogiornoColla interruzione egli tentò, è vero, distinguere la scienza dalla politica. Ma è strano che la distinzione venga da chi dà impronta solenne, jeratica, ai suoi discorsi politici parlando in nome della scienza; ed è ovvio altresi che una scienza che non può applicarsi alla vita è per lo meno inutile; ed è vita malamente vissuta quella che deve svolgersi contro o al cl i fuori della scienza. 111,aSinistra - radicali e repubblicani - per bocca di Girardini e di Pantano invocarono la revoca della censura perchè credettero che non fossero state scrupolosamente rispettate le forme; ma respinsero ogni solidarietà con Ferri (1). La interpretaziane autentica dei presenti venne data dall' Estrema Si~istra che sdegnosamente respinse la pazza pretesa di Enrico Ferri, che voleva sul suo caso ricominciato l'ostruzionismo; ed è tutta contenuta nella frase pronunziata da Barzilai, e che risuonò nella Camera come il sibilo di un colpo di scudiscio in pieno viso al tonante deputato socialista: niente censura, ID.a nessuna solidarietà dell'Estrenta con Ferri : Se la interpretazione autentica non era quella Contabilità.... ferroviaria. (Il processo del disastro tli Castel Giubileo) ~ell'ul'flclo della Dh-ezloue Generale, . - Quanto ci vorrebbe per aumentare gli impiegali e il basso pMsonale in ~,,-sura sufficiente! - Due milioni l'anno. - E per mi!,rliorare il materiale! - Dieci milioni. - E lo sc_oatrodi Castel Giubileo, quanto ci costerà! - Tre milioni, - Allora ... sono più economici gli econlri. È meglio continuare con quelli! Ci vuole adunque la sicurezza di uno storico antico, che colla sua ermeneutica cerca minchionare i.I prossimo, per· venire a dire che solo i ca11io1-risti e le persone di mala {ede potevano dare una {atsa inte1·prelazione al giudizio di Enrico Ferri sul Mezzogiorno. C'è chi dà una interpretazione falsa alle medesime; ed è lo storico antico, che si crede tanto abile da dimostrare che il bianco è nern e viceversa; e che la sua interpretazione cerca impot·re in nome della propria scienza. Meglio che le studiate e menzognere e sofistiche interpretazioni dell'indomani, e degli assenti, vale certamente quella che i presenti furono costretti a dare a quelle parole chiare e limpide come f>urissimo cristallo di rocca. I prssenti dell' t,·streBibliotecaGino Bianco (Asino di Roma). dei cam,orristi, perchè l'Estrema avrebbe dovuto vergognarsi della solidarietà invocata Y(2). (i) Il Girardini, deputato per Udine - un settentrionale, lo si noti - persona mite, colta, equilibrii.ta, amico ed ammiratore di Ferri, nella tornala del 17 Dicembre associandosi alla proposta Pantano per la revoca della censura, p.isse queste precise parole : « Noi non vogliamo dissimularci, crediamo anzi do,•ero"'o di « non dissimularci, nè la gravità nè la Ingiustizia della « espressione delt'on. Ferri, che diede luogo al doloros" incidente .. » (2) Il contegno di tittta l'Estrema nel caso Ferri fu tale che Paolo Valera, il più furibondo socialista ferriano, simpatico e rispettabile sempre per la sua grandissima sincerità, scrisse: « L'E- « stre,na sinistl'a non è stata mica quella dei tempi ùell'ostru- « zionismo quando ruggiva come una liouessa contro coloro che « volevano divorare le libertà costituzionali. Ah! no. E' stata una « Estrema pavida, una Estrema composta di conigli, una Estrem *

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