Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VII - n. 24 - 30 dicembre 1901

484 RIVISTA POPOLARE DI POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOCIALI gli adattamenti all'ambiente ed i compensi funzionali dell'economia animale, sempre che le stigmate degenerative e le causae efncientes de' fenomeni morbosi non sorpassino i limiti fisiologici dello stesso potere regolatore, in dipendenza del sistema nervoso. Quando è rotto il compenso, quando sono sorpassati questi limiti, si entra nella patologia. La nota predominante della forma epilettica é il disquilibrio psichico, organico e funzionale, con oscillazioni e remittenze, che, come il Lombroso ha potuto rilevare, possono trovarsi nello stesso soggetto tra limili estremi. Così nel campo intellettuale l'epilettico può arrivare dall'idiozia al genio, e quindi periodi in cui v'è difficolta d'intendere e di formulare un concetto e periodi di facile intuizione e riproduzione mnemonica. Ma questo, osserva il Bianchi, non è che « lo scatto, la meteora forse anche del genio. é la convulsione della intelligenza e della fantasia, è la dissociazione, la disarmonia, é l' epilessia psichica dell'individuo, come può essere l'epilessia d'una razza, ma che si risolve in un pro1:l.otto ultimo meno eff!.cace e coordinato, o per lo meno unilaterale» (Bianchi e Colucci, Eclampsia ed Epilessia). Nel campo dei sentimenti poi, dall'apatia o anestesia altruistica, l'epiles~ia può giungere fino al cinism,) più ributtante, alla degenerazione etica più spiccata, al delitto più atroc .e. ... a Nerone! E' bene tener anche presente che vi sono individui privilegiati, i quali, quantunque vadan soggetti ad attacchi epilettici, pure non presentano alterazioni dell'ihtelligenza e degli affetti, che potessero attribuirsi all' epileslilia .. Se grande é il merito del Lombroso d'aver posto il problema sul terreno scientifico, pure ci sembra troppo ardita la dottrina che ritiene anche epilettico il meccanismo della concezione geniale. Dietro di lui, tutta la sua scuola giura in oerba magistri; e s'arrivò nel X Congresso freniatrico tenuto a Napoli, a chiamare i geni, degli squilibrati o grandi sciocchi! Ma allora si potrebbe conchiudere essere il progresso umano affidato alla pazzia! Riconosciuto il fatto, che esistono uomini geniali bene equilibrati, normali, integri, senza anomalie organiche o funzionali, senza una disarmonia ·nelle estrinsecazioni della dinamogenesi psichica, senza le note del carattere morale epilettico, sen~a l'insaniae mixtura, giusta la sentenza di Seneca, anche per gli altri gen'i non integri (Tasso, Leopardi, Napoleone I), con i quali una psicosi degenerativa - la epilessia - si collega, occorre riconoscere un doloroso conflitto tra la potenza geniale ed un fondo psicopatico, degenerativo, atavistico, una costituzione non compiutamente evoluta, un potere regolatore non insuperabile, od autossicazioni e trapassi del cervello per diuturno, intenso profondo lavoro psichico, dolori morali, malattie intercorrenti, etc., nel qual conflitto il genio non integro, se bene possa fare delle brillanti sortite, pure é spesse volte, od in fine, costretto a capitolare! Avrebbe qualche analogia col meccanismo epilettico, la forma di genio che é l'eccitazione de' sensi e della fantasia, l'impressione viva ed immediata della natura, il genio dei poeti e degli artisti, ma non l'opera geniale, che è il risultato di lunghissimo studio, di esperienze e di osservazioni coordinate e serene, di analisi e di sin tesi eccelBe, com' é il genio di Galileo, di Volta, di Darwin. Perchè mai l'opera di questi e di altri creatori, o Sr:ha:[fende, come li chiama il Nietzsche, non dovrebbe legittimare l' induzione, che trattisi cli proces>;i men tali perfetti, di potenzialita razionale sviluppata sino all'estremo limi te normale? E' lecito pensare invece, che se genialità esiste in chiunque abbia percezioni, intuizioni ed idee nuove, pronte e di gran valore, e, mediante un forte processo associativo, assurga a giudizi, a sintesi sublimi, a conclusioni originali, che accrescano il patrimoni e scientifico e dell'umano progresso; se genialità manifestasi in chiunque sia dotato di squisito senso artistico, o spenda la sua vita ed il suo ingegno a pro dell' umanita, bisogna dire che tra grandi e piccoli, ci sono moltissimi uomini di genio ed uomini geniali, a prescindere da' genialoidi e da' cattivi geni, giusta la naturale distinzione fatta dal Boviç). (Continua) Dott. ANTONIOSERGI, ,r-../',./',./~~"-./ 1902 . ALMANACCO J:LLUSTR..ATO PER TUTTJ: - I 902 A cu1'a <lei Comitato della Società Internazionale per la Pace (UnioneLombarda) INDICE L'anno astronomico 1902. - Calendario pel 1902. - Al lettore. - Le velocità massime. - ;\lonete, pesi e misure d'Europa. - Tar!ffa Postal:. -:--_Legrandi frasi. - La medicina pacificatrice (D.r F11v11ri). - Le città più popolosed'Europ.a: - Cancatur~ ant1ch1~s1m..-e. U_napagina del Manzoni sulla guerra. - Giganti e nani. - La pace e l'economia politica (E. Giretti). - Gh ufficiali ricamatori (A. Loria). - Corrispondenza epistolare internazionale. - La Casa del P<?p<?leo la Pa~e (G: Deherme). -. Alla _fr?ntie~~ ?el Moncenisio (E. De Amicis), - L'Arte contro la Guerra (F. Momigliano). - L amm1raz1oneper gh uom1mpoh11c1(G. Ferrero). - Durante uno sciopero (G. Gaggiano). - Lo stato neutr~le ~•Andorra (P. H. Peclwver). - Il millenario (F. T. Garibaldi). - Da Milano..... ali' infinito (I. Baroni). - I. mal_mtes1della montagn_a (R. Sacch~tti). - La terza Italia (G. Natali). - Ad una sciabola (G. Calvi). - Filantropia d1 p_arata (L. Fernam). -:-- A chi sa parlare (Irma Melany). - Il diritto operaio (C. Cavagnari). - Ai reazionari (G. Novicow). - Il carbon bianco e la prosperità d'Italia. - In quanti siamo. - La vecchia spada (C. Lupatti). - Canossa (M. Pilo). - 11 patrimonio d'Italia. - I prodromi di Sedan. - Ktuo-er intimo. - Il X congressouniversale della pace. - La s:men:e _(E. _Fabietti). - Illusioni ottiche. - La produzione°del grano. - In alto e in basso (E. Rosei/i) .. - _Le classi sociali e 1\ te_a'.ro(C. A. Mor). - Per vivere (G. Cena). - Vittorio Emanuele III e la Pace. - La nav1gaz1oneaerea e le relazioni mternazionali. - Corot e la Guerra (C. Boz.z_i). - Spettacoli lieti (E. Viale). - L'a1:1tored~lle O!toore: - Abbasso il _duell? (Solfo Alessio). - Attraverso il 1901. - I nostri morti. - A titolo d'onore e d1 esempio dei buoni. - Elenco dei Soci della Società Internazionale per la Pace. Questo riuscitisssimo Almanacco sarà inoiato a tutti ~stri abbonati in regola coll'Amministrazione, che lo richiederanno con cartolina postale con risposta pagata o che aggiungeranno dieci centesimi al prezzo di abbonamento. BibliotecaGino Bianco

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