Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VII - n. 24 - 30 dicembre 1901

RIVISTA POPOLA.RE DI POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOCIALI 483 grande maggioranza degli uomini che, o geniali solo in potenza, o volgari, nulla lasciarono di obbiettivo, su cui la critica e la scienza potessero dare il loro giudizio. « Di qui, egli dice, l'erronea conseguenza che solo negli uomini di genio si debbano trova1·e i grandi difeHi e le gravi alterazioni o anormalità, venendo alla sbagliata conseguenza del rapporto di effetto a causa non dico del tono e del colore geniale, ma del genio rispetto alle degenerazioni del sistema nervoso, come chi dicesse che la bellezza é determinata da malattia, perchè osservando solo i belli, che sono più rari, e non i brutti, nei belli si trova di frequente · rompente anche di tra le squarciate nubi d'un ciel tempestoso. Non diremo certamente che tale luce sia dovuta alle nubi; ma soltanto che queste possano offuscarla o mutarne il tono o la direzione: la causa della luce è sempre il sole. Non si può dir sempre: Post hoc, ergo p1•opter hoc. Allo stesso modo le anomalie psico-somatiche possono modificare il tono e la direzione delle manifestazioni geniali, fino all'estin• zione, ma non mai esser la causa del genio. Fra le ragioni che militano, secondo il mio illustre maestro, Prof. L. Bianchi, contro la teorica psichiatrica, noto di volo queste: a) Il campo della genialità é molto la non perfetta salute». Alla lettura della sentenza di morte. più vasto di quello che si creda ed accoglie grandi e piccoli ingegni: b) Non è dimostrato che la pazzia e l'epilessia siano in•aJcuni geni il coefficiente della natura geniale: e) Son troppo rare la forma deE' caratteristica nei geni l'irresistibile tendenza (da distinguersi dal la petulanza dei volgari) di significare ad altri, senza ipocrisie ed a costo del propdo danno, i pern,ieri che li agitano. Questa tendenza venne chiamata da D. Axenfeld caprismo, intendendo con ciò la tendenza delle capre, che si trovano in un branco di pecore,di andare sempre avanti, di guidare il gregge (v. Jt Genio fra i primogeniti? in Rio-Moderna, A. II). , generativa della pazzia (es. Tasso) e l' epilessia costituzionale, per riconoscere unicità di genesi del genio e della pazzia (v. Il Genio in Gazzetta Artist. 1898,. Cosi che se pure in aie.uni uomini di ge• nio è chiara la concomitanza della epilessia e della follia, non è per anco dimostrato che questa concomitanza sia un coefficiente del genio, dovenposi più tosto tale nevrosi spiegare quale epifenomeno causale collegato col dolore morale Il Renda in un adicolo critico sul libro del Gallerani, per spiegare il fatto, che alcune stigmate sono comuni a molti uomini non geniali, invoca il giuoco delle circostanze, degli acquisti intellettivi, della natura delle alterazioni e di un quid ignoto, che da un •~·ul'flcialc Inglese: La sentenza sarà eseguita domattina da dodici tiratori scelti .. : Avete nessun desiderio da esprimere? • e col gran lavoro mentale, nel quale s'immergono questi sommi (eccitabilità neurastenica , epilessia da autoinIl comandante 1,oero co11da1111ato: Si ... Non potrebbe tirare con gli altri ano dei prigionieri boeri L Almeno sarò sicuro che uno mi colpirà! tronco unico spuntano i rami rari dell'albe~o della degenerazione (v. Il Pensiero Contemp.). Ma tutto ciò, io credo, non esce dal campo delle ipotesi, della confut:J.~ione, per quanto abile, non scientifica; anzi tale giuoco messo avan ti può ritorcersi per spiegare il contrario, cioè il fatto che alcune stigmate degenerative possono trovarsi in uomini di genio, senza che il meccanismo geniale sia necessariamente epilettico. Il genio è l'espressione della ,più alta evoluzione cerebrale, e si estrinseca anche in mezzo a certe anomalie organiche, come talvolta, giusta la similitudine del Gallerani, c' inonda un raggio di luce, irBibliotecaGino Bianco (Lustige BWtter di Berlino). tossicazione); già che più grande é in loro la sensazione, la volizione, la coordinazione, l'associazione, l'inibizione, e maggiore é la possibilità, come vuole il Gallerani, di subire anestesie, akinesie, abulie, incoordinazioni, epilessie, per fatica ed esauriinento dei centri psichici, per disturbi circolatori e chimici del parenchima cerebrale. Nello studio etiologico di questi ed altri disturbi nervosi, che si riscontrano talora in alcuni uomini di genio, giova notare che mercé il potere regolatore (qualche cosa del vis medicatri:.c naturae d'Ippocrate) più o meno elevato nei diversi individui, si spiegano

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