JUVISTA. PoPOLA.RÉ /)J Poll11CA, LETTERE É SCIENil? SOCIA ti mente e francamenle che il parlito avea mutalo vedule in 111olLeparli del programma, Ed aggiunse anzi testualmente, alludendo alla cr-isi del mar·xiq,110: Noi non vogliamo imitare la chiesa cattolica, la ,1uale mula bensì, ma costantemente si ostina a negarlo. Il rapporto di revi,;ione del reslo non lascia dubbio che si tratta di mutamento di vedule. Esso non contiene delle mel'e condizioni stilistiche ma di coqcelti. Vi si legge infaLLi la concenlrazione, ma è ben disli11lo l'acrentramenlo della produzione da quello del possesso in conciliazione con le nuove idee. Anzi nella relazione la disoccupazione e la miseria sono dichiarale effetto della crisi. Si con lenta i noiLi-e la relazione di assicurare nella vila pubblica, al proletariato, un'approvata influenza, mentre il programma di Hainfeld pur non essendo piu radicale si espl'itne·•a con termini più re(:isi e meno vaghi. Non si approfondisce affalto la ')Uestione dell'organizzazione corporalivistica e cooperativa, che sono per gli scopi socialisli di grande impot·lanza. E d'altra parte pet· ciò che riguarda l'organizzazione economica avvenire, la relazione non è punto chiara, perchè pada genet·icarncnle di comunismo: ma l'incertezza con cui se ne parla indica che non se ne sa indica1·e ué la forma nè la specie. La t·elazione di Vienna è perciò una rife1·m11 della c1·isi marxista, erl essa prelude cedamentc ad unn analog-a relazione i-evisionistica di 13erlino (Die Xeit - Novc111b1·c). Dr. Paul Gar·nier: La criminalità giovanile. - Una delle constatazioni più rattristanti che sieno state fatte in questi venti o trenta ulti11ti anni è stata l'aumento sempra maggiore della criminalità giovanile. Quando in criminalogia si calcola la proporzione delle offese sociali direttamente provocate dall'alcool, non si è attribuito a questo veleno che una pat·Le della 1·esponsabilità ch'esso ha nella genesi cosi spesso misteriosa, in apparenza, del àeliU.o. Se la vecchia formula: l'ubriacone non genera nulla che oalga, rispondeva, parecchi secoli fa, ad un'osservazione esatta, quanto si è fortificata la verità ch'essa racchiude, dal giorno in cui gli alcools dell'industria e le essenze di assenzio hanno moltiplicato la po lenza tossica con un coefficenle enorme I A Parigi il grande delinquente, l'eroe della Corte d'Assise, il più spesso è un adolescente, i cui caratteri sono: 1° l'anestesia psichica; 2° la mancanza di morale; 3° l'impulsività; 4° il malfa1·e istintivo; 5° l'assenza dei 1·imoesi. A Parigi, in 13 anni, dal '1888 al 1900, la criminalità giovanile, dai 16 a 20 anni, é salita da 20 a 140, ossia è diventata sette volte maggiore, mentre la criminalità adulta è salita da 20 a 25. La criminalità giovanile è stata dunque circa 6 volte più frequente. La frequenza cosi rapidamente cresciuta della criminalità giovanile pare direttamente in rappol'LO di causalità con i progressi pal'alleli dell'alcoolismo. Il c1·iminale adolescente è il piu spesso figlio di un alcoolico. Pc1· vertilo dall'esempio, trascinalo dai cattivi compagni è un istintivo di una sviluppo intelleLtuale e morale imperfello, ma, fuori dei casi in cui la degenerazione più accentuala giunge a costituire una stato veramente patologico, non appartiene a un Lipo morbido clinicamente isolabile Ma se l'educatore ha la parte piu difficile ed ingrata, non si è però autorizzati a dire ch'essa possa essere sempre inefficace. Lo studio dell'etiologia del delitto deve condurre a BibliotecaGinoBianco delle misure di igiene sociale che s'impongono alla collettività come un imperioso dovere - misure legisl11tive contro la propagazioue dell'alcoolismo, decader.za della paternità pet· gli ulJ1·iachi, mezzi d'azione d'iniziali va individuale, sforzi di Lutli gli uomini d·abbene pel rialzamento morale - facend.> dat·e a quel meraviglioso mezzo di riforma che è l'educazione, Lutlo ciò che può dare. Se la profilassi ha sua parte ben definita, il trattamento ha anchè la sua riguardo a cerli criminali i;;t ntivi che appntengono alla categoria di quelle individualità dubbie, che stanno meglio in un ~silo che nelle prigioni, asilo cli sicw·e::::::a o asilo di stato che olfra però tutte le garanzie co11tro il pericolo di un'evasione. (Al'chivies d'A ntropol•1gic Criminelle etc.). Paola Lombr(l.,11 : Le suprema-zideella donna. - I fcminisli i quali pensano l'uomo e la donna come due fo1·zc anlagonisliche e quasi nemiche, e si accaniscono a voler dimoslra,·e che la donna possiede lutto le qualità e facoltà vi1·ili; gli anti•t'emministi i quali creJono alla supcrio1·itò dell'uomo e alla inferiorilù incontestola della donna, .mi sembro no ugualmente in errore. L'uomo e la donna sono elementi 11011dico che si equivalgono nrn che si integrono, di cui ciascuno compie una l'unzione a sè, avendo semp1·e rispetto all'altro una ~upi·emazia J'isultante da qualità proprie e originali. SoJqmenle ment1·e le sup1·emnzie dell'uomo sono state da gran tempo riconosciute e illustrale, quelle della donna sono anco1•fl imprigionale negli archivi della biologia e della storia senza che nessuno si sia dato pensiC'ro di trarle olla ìuce. La supc1·io1·ilà del sesso forte sul sesso debole è dovenlato un luogo comune; ma poggia essa veramente su argomenti inoppugnabili ~ Ccl'lo l'uomo ha dei muscoli più vigorosi, un cervello piu pesante, uno scheletro osseo piu resistente, e può vantare sulla donna il record d~gli esercizi gi1111astici e nel lavoro mentale; m11 se per superiorità organica s'intende il più pronto a 1·apido adatta men lo alla vila e alle condizioni dell'ambiente, la donna è super·iore all'uomo fin dall(nascita, 11nziprima della nascila, perché essa sa scegliere mollo meglio dell'uomo il proprio terreno di cultura. E' nolo infatti che nascono più femmine dove le condizioni sociali sono più pt'(ISpere. Nei tempi di calamità, di guerre, di decadenza nascono piu maschi. Nelle famiglie signorili nascono più femmine, nelle famiglie popolari piu maschi. Questo nascere in condizioni migliori spiega come fin dalla nascila la femmina sia più resistente. Invero in ogni paese si trovano adulte molte più femmine che maschi. Collins, medico dell'ospedale di Dublino, osservava che mezz'ora dopo la nascita, la modalità delle femmine e dei maschi slava come 1 a 16; nelle prime 6 ore come 6 a 29. La femmina ha inoltre un limite di elà molto più grande. Questo sopravvivere costante delle donne si può spiegare colla maggiore resistenza al male. Ma dove la superiorità organica della donna appare evidente è in quello che si potrebbe chiamare_ il genio della specie. Essa ha inuate, istintive e organiche tulte le facolLà u tendenze che possono servire ad assicurare e migliol'arc la 1·iproduzione della specie, a difendere e pel'f'ezionare l'eredil.à. DaLa una famiglia in cui il padre o la madre sono malati, il pericolo di ereditare la malattia è sempl'e maggiol'e quando è ammalalo il padre che la madl'e. OlLI"e a questa supremazia organica che la donna può contrapporre a quella mentale dell'uomo, essa può van1arne un'allro che non é meno importante e originalo.
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