RIVISTA POPOLARE Di POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOCIALJ cietà anonime debbano essere nominative. Ciò per agevolare al Fisco l'accertamento di tali valori mobiliari nelle successioni, e per mellere un freno alle speculazioni eccessive di Borsa. !IJa par~ cl1e Lale proposta sia stola abbandonala, e che !'on. Carcano si limiti ora a chiedere che le azioni al portatore paghino una lassa di circolazione èo;ipia di quella che colpisce le nominali. Senza discutere o:a il provvedimento proposto, vogliamo fare qualche osservazione sulla tenden::a che si manifesta nelle intenzioni prime del ministro, di seguire cioè la presunzione di coloro i quali credono di disciplinare il mercato finanliario per mezzo della legge. Essi si rendono conto di una parte soltanto, e non la meggio1·c, né la più importante, del fallo che provoca tale pi-oposta. Certo colpisce la mente il vedere che un' azione che ha il p1•ezzo di alcune decine di lire venga spinta a prezzo triplo, quadruplo e anche decuplo, e viceversa. Se tale aumento o tali' diminuzione derivano da un giudizio abbastanza fondalo su akune circostanze ve1·ificatesi, non vi sarebbe nulla a ridire; ma ciò che colpisce il sentimento di molti, e p1·ovoca questi sdegni, è il fallo che senza una ragione intrinseca, i prezzi di certi lito li ~algano o sce1nano. Però e anche vero che il pubblico che può essere impiglialo in tale genere di speculazioni é quello che vive di esse, o che si accosta alla Rors11 come si accosta al botteghino del Lollo. Mo se anche si voglia condannare tutto '!iò perché avviene nelle Borse, non è necessario, prima di adottare certi proVYedimenli che sopprimano la funzione o certe funzioni della Borsa, veder bene se l'ufficio che esse compiano sia più utile del male che da es.se de1·iva? Vediamo quali sono le funzioni ve,·amente utili delle Borse. Esse servono da inlermediare nelle vendile e nelle compere dei titoli di cret!ito; sono indicatrici dei prezzi dei vad titoli; s:rno il prin,'.ipale mercato finanziario del paese; ma sopralutlo sono eflicaci e abili mezzi di collocamento per impiego di titoli. Quali sarebbero le conseguenze di una disposizione di legge, la quale volesse che tulle le azioni fossero nominati ve~ Evidentemente una o l'altra delle due: o verrebbe a mancare uno dei più importanti intermediari tra le società e i capitalisti; ovvero, per sopperire alla neces-,ilà di late intermediario, le Borse troverebbero modo di trattare le azioni nominative come fossero al porllllore. Nel primo caso si sopprimerebbe il bene per non avere il male; nel secondo caso le cose resterebbero quali sono, con un impiccio di più. (Econnmista di Firenze - 1 dicembre). Correnteanglofoba i11 Germania. - La Germania è anglofoba fin nelle ossa : la simpatia per i boeri ha reso acutissima l'antipatia, e diciamolo pure, l'odio per l' Inghilterra. Quest'odio si riassume in Chamberlain: se quest'uomo fosse ucciso l'inno di trionfo che dai cuori tedeschi proromperebbe sarebbe unico nella storia. Il popolo tedesco, in generale, non è bellicoso, ma al punto in cui è oggi, esso, se non fosse trattenuto, si slancerebbe contro l'Inghilterra. E la guerra sarebbe guerra di popolo, santa come quella del 1813: L'avere poi il signor Chamberlain con poca prudenza paragonato la odierna guerra del Transwal, a quella del 70, ha colmalo la misura. Dal salone ali' Università, dal pubblico locale alla Chiesa, nelle stampa e nei comuni, un grido sdegnoso di protesta s' é levalo in Germania contro gli inglesi BibliotecaGinoBianco tulli. Le riunioni anche oggi si seguono senza posa e gli ordini del giorno che si volano sono violentissimi (1). Basta sfogliare i giornali, e gli umoristici in ispecial modo, per convincersi quanto sia profonda e grave questa agitazione contro l' Ingnilterra. Il Simplicissimus, l'organo principale di questa corrente, nelle sue caricature è il termometro dei sentimenti tedeschi (2). Donde, dunque, questo odio per gli inglesi? Certe grandi correnti non .sono né possono essere, come qualcuno crede, il prodotto di agitatori singoli. Chi sJgua la politica tedesca, non potrà far ammenc, di osservare come grande sia sempre la influenza di Bismarck su essa. Dalla sua morte, il gigante è diventato sempre più grande. Dal giorno in cui Bism~rck fu congedato dall'imperatore, il popolo è diventalo meno monarchico, e più bismarckiano. S ~ oggi. dopo selle anni di sviluppo economi ~o senza esempio, che si deve a Capi-ivi, i trattali vengono guardati con rispetto, e Caprivi stesso t·1·ocifisso, se oggi, i p1·otezionisti alzano la tesla quando tutto lo sviluppo economico della Germania richiese libertà - lo si deve a Bismarck. Se oggi l'odio per gli inglesi infiamma la Germania, è l'eredità di Bismarck che si spiega. Nessuno può dire se nelle presenti condizioni il P1·incipe si comporlcrehbe, 1·ispello ali' Inghilterra, come il Bulow, o pe1· meglio di1·e, come Guglielmo Il. Ma Bismarck nell'ultima fase della sua politica esle1·a fu amichevole verso la Russia e non nascose una grande antipatia per l'Inghilterra. La morta imperatrice Federico ha avuto anche la sua parte, mercè la quale l'idea anglofoba di Bismarck è diventala popolare. Essa fu la più prudente donna che un Hohenzollern abbia avuto, ma fu anche la più odiata. Dal liberali"smo inglese portala nella reazione prussiana, il sue, cuore era restalo inglese. Il popolo lo senti e non lo perdonò E quando essa entrò in lotta contro Bismarck, per ogni b·1on tedesco fu un dovere odiarla. Durante il b1·eve regno dell'imperatore Federico, si ebbe le prima e grande dimostrazione contro l' Inghilterra. Si vociferò in quei momenti che Bismarck avesse ricevuto il suo congedo, e nalu1·almente si gridò che l'imperatrice l'aveva voluto. Chi non ricorda le riunioni, le dimostrazioni di allora contro la e inglese » f Bismarck lasciò il suo ufficio per la sua politica anglofoba, ma da Fdedrichsruhe non lasciò di predicare contro gli inglesi. Ogni visita che l' Imperatore faceva a Londra, ogni turbamento nei rapporti russo-tedeschi, lo turbavano, come quei sintomi che gli facevano temere un nuovo indiriizo politico. Tullo l'interesse di Guglielmo Il per ogni genere di sport egli riguardava come la prova che qualche cosa di inglese era penetrato nel sangue degli Hohenzollern. E si addolorava. Il telegramma dell'Imperatore a Kruger nell'anno 1896 parve un buon inizio. Ma non si andò più di là. Ora, non basta a molli tedeschi ricordare quelle idee, questi indirizzi di Bismarck per farne feroci anglofobi? Ed i teuloni conoscono bene la loro storia politica. C'è dippiù. Essi sono ancora un popolo impolitico: l'elica li signoreggia, il pensiero e la poesia qualche (1) A Berlino si è formata addirittura una formidabile lega con•. tro l' Ioghilterra presieduta da Adolfo Wagner. (N. d. R.) (2) Questo giornale di Monaco diretto da I{unt Hausum d11ve la sua fortuna al suo orientamento. Nella prima settimana, durante la quale incominciò a manifestare la anglofobia più acuta, qualche volta crudele, ebbe 80.000 nuovi abbonati! (N. d. R.)
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