Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VII - n. 23 - 15 dicembre 1901

452 RIVISTA POPOLARE DI POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOCIALI 7° « La uriione dei comuni vicini a Napoli può non solo essere la base della riforma industriai", ma rendere possibile la mitigazione delle presenti asprezze fiscali. Essa niun sacrificio richiede allo Stato. La costituzione di una zona doganale franca non può costare a sua volta che 10 o 12 milioni, secondo recenti calcoli approssimativi. 8° « La utilizzazione e il trasporto di forza motrice, date le distanze, comprese le spese per le reti interne di distribuzione, si può presumere non costino moltò più che 1000 lire per cavallo; in ogni caso per 50 mila cavalli non più che 50 a 60 milioni. Lo Stato può fare quest'opera per suo contri rimanendone proprietario e vendendo l'energia al prezzo di costo: cioè senza guadagnare, né perdere. Quest'opera può essere l'esperimento di una più grande opera di nazionalizzazione delle forze idrauliche, a scopo di produzione di elettricità. La forza disponibile può essere impiegata anche a scopo di illuminazione, con certezza assoluta di benefizi rilevantissimi. 9° « Non occorrono a Napoli né industrie sussidiate, né speciali forme di protezione: tutt.o ciò contribuendo a depr·imere le altitudini industriali, piuttosto che a svilupparle. 10° « Occorre che 1apoli non ·sciupi le ullime risorse clre ha disponibili. Quindi la concessione delle acque ~ircoslanti per la traiione elettrica sulla ferrovia da Napoli a Roma o ,:u altre è destinata a risolversi in· danno grandissimo. Del pari per essa la quistione dei ti asporli ferrovia1·i Ira importanza di gran lunga minore di quella dei lrasporti marittimi. Spese per nuove linee ferroviarie non si posso110 utilmente invocare se non pl'Ìma si sia provveduto a spese ben più importanti, come quelle relative alla rinnovazioae industriale della ciLtà. 11 ° « Per le vie ordinarie Napoli non può uscire dalla sHuazione presente: e come occorrono provvedimenti speciali, occorrono anche leggi amministrative speciali. La necessità di un regime speciale che non disabituando il popol0 alle lotte elett0rali e alte liberta focali, sottragga i grandi servizi pubblici all'azione delle clientele e permelta di compiere la rinnovazione industriale in condizioni di sicurezza e di stabilita, è generalmente ric,rnosciuta. La rinnovazione industriale della città non può compiersi che in un regime speciale seguendo in ciò molle delle più grandi città straniere, che sono già 1·ette da leggi speciali. F. s. NITTI Professore nell'Università di Napoli. STUDI POLITICO,.,SOCIALI SU.T__,L'INGHILTERRA * Le ultime elezioni di Napoli hanno messo in evidenza un nome: il massimo numero dei voti fu ottenuto dal sig. Duca di Gualtieri. Ciò prova che la cittadinanza di Napoli lo riteneva indicato ad occupare il supremo magistrato locale per le (*J Duca di Gualtieri: L'coolu;:;ioneclcmocratica elette istituzioni inglc~i. Roux e Frassati. Torino i899; Il regime rcipprescntativo e la societii moclerna. Roux e Viarengo. Torino 1900; Stato e pubblica çcliica;;ione in IrtçJhilterra, Detk\ln e llochohl. Napoli i901. BibliotecaGino Bianco qualità sue morali e intellettuali, che devono essere eccezionali pel quarto d'ora che attraversa la sirena del golfo partenopeo. Io non conosco il Duca di Gualtieri; ma so che tutti coloro che lo conoscono dal lato morale lo dicono un galantuomo. Dal lato intellettuale i tre libri da lui pubblicati testimoniano della sua larga coltura, del suo fine · spirito di osservazione, di una tolleranza e di un relativo li•· beralismo di cui raramente danno prova i rampoli i dell'aristocrazia italiana, e meridionale in ispecie. Perciò ci si deve rammaricare sinceramente che egli abbia rifiutato la carica di Sindaco di Napoli. . Scrivendo delle sue tre pubblicazioni, che formano un insieme organico, seguirò un ordine inverso a quello cronologico; dirò, quindi, prima dello Stato e pubblica educazione in Inghilterra libro pubblicato per ultimo, e che vide la luce in due numeri della rivista: Flegrea. Questo libro si legge con interesse anche da coloro che conoscono le splendide Notes sur l' Angleterre di Taine e A quoi tient la supériorité des Anglo-sqxons del Demolins, di cui a suo tempo la Rivista si occupò estesamente. Il Duca di Gualtieri insegna a coloro che lo ignorano: 1° che lo Stato in Inghilterra si prende gran cura dell'educazione e dell'istruzione, e consacra ad entrambi alcune centinaia di milioni, come qui stesso dimostrò il nostro Camillo Vaccaro (l}; 2° che le qualità degli inglesi più che alla razza ed alle sue miracolose virtù sono dovute al sistema di educazione. Il secondo libro : Il 1·egime rappresentativo e la società moderna sarebbe quasi il complemento della Evoluzione democratica dette istituzioni inglesi. L'esame dell'evoluzione del regime rappresentativo viene esteso dall'Inghilterra agli altri paesi, con una tinta di malinconia e di pessimismo sulla sorte futura del medesimo. Egli vede minacciato il regime rappresentativo dalla demo• crazia o meglio dalla demagogia; ripete tutte le accuse che sono state rivolte al parlamentarismo e delle quali non voglio negare l'esistenza. Si deve, però, avvertire che nelle accuse c'è molta esagerazione; che il regime rappresentativo ha mostrato una meravigliosa facoltà di adattamento; che esso potrebbe, e dovrebbe essere corretto e integrato colla organizzazione federale e col governo diretto nella misura in cui è adattato ai grandi Stati moderni. Accenno in ultimo all'Evoluzione democrati"ca delle istituzioni inglesi per terminare colla nota confortante. Il Duca di Gualtieri, infatti,con molta imparzialità constata i progressi continui e ininterrotti della democrazi~ in Inghilterra. La rea~tà lo conduce a questa conclusione: (i) Gli arlicoli di Vaccaro saranno raccolli in opuscolo. Avviso agli insegnanli ed a c9lor9 cui sta a cuore la causa della istruzione popolare, N. d. R,

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==