Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VII - n. 22 - 30 novembre 1901

428 RIVISTA POPOLAIW DI J:>Oll'l'iCA, ler:riwE É SCIENZE SOCIALJ teoria catastrofica, o dell'immisnrimento <'l'e-- scente. Jl nostro c1·it:ico non potendo dirnostra.r<' r·lw aycvatllO torto a.ttl'dJHP.ndo alla rlottrina. Jtlitrxi,-t,;~ il postulato drd tanto J)r>(Jgiot,anto inf!gtio! ,-e la cava ricordando a noi I" opera rti 1·erisionr> int.rnpresa da \Jarx. e da Erigei;.; e continuata da Hernstei11, da lleine, da Perne~torf'er ed anche da h'.autsk~·, dal Cono-resso di Vienna, e ne trne argo111ento per conchiudere che o sia1110degli ignol'anti. o dei disonesti, che fingiamo d' ignorare per I" imbr>citte gusto cli unrt 1•itorsio1u' p1ieritr>, [H:1· ta nr'cr•ssilrt c.lelta quate Tw·ati niene rul r'SSf',•eclesr1•illo com,r• wi rivoluzionario i,itrrmsige,itr>, (alflorf! delta pregiudiziale catastro(icr, ... Giri, conci ude lo seri ttore della Lotta, potrri (ar piace1·e i,i cer-li ciN·oti, ma, vi1:artdio, ciò f'rt rtisgusto ad ou1ilf1W elle ab/Jia anco1·a iii p1·egio l'onr>stà ecl it disinte,·r>sse della pole1nicr1, e non hcerc!li in essa che un mezzo per arL"ivnre a,cl una Jn.eno avara ·veritù. • Che cosa voglia dire colle ultime parole i.I nostro esilarantissi1110 conrraddittoro non comprendiamo bene; sappiamo, però, che per prendersi il gusto di. scagliare calunnie ed insolenze contro cli n~i ci ha attribuito idee e proposi.ti che 11emme110 11 più disonesto ed ignorantissimo inquisitore non potrà scoprire in tutto il nostro articolo. Q\ie.sto sistema di. polemica è davvero, sporco ed abbietto, degno di farisei eia taYerna. . Conosciamo l'evoluzione di 'l'urati; l'abbiamo lodata, perchè lo avvicina semp1'e pitt a •ciii che sosteniamo noi; l'ahbiamo dil'esa contro coloro che la dissero generata dalla paura e dal ricordo ciel soggiorno nel reclusorio cli Pallanza. T_utto questo ignora, forse, l'insolente nostro calunmatore. Andiamo al significato clell' opera rli 1·eoisione, che non a .\larx ma ad F.ngels dovrehbe fars-i l'imontare. Sappia il ciarlatano, che quest' opera di revisione ci i' carissima; alcuni dei punti princi1rnli della medesima, - ad esempio, quello sulla importanza ed azione del fattore economico, su I cosi eletto materiai ismo storico, - furono esposti da chi i> tanta parte della Ri1;ista, prima cli Engels e contro il Ferri non ancora marxista. Sappia U ciarlatano, perturba.to dalla bile o clall'alcool, che in tutta la collezione della Rivista e in tutte le pubblicazioni di chi la dirige si. tiene conto degli accenni e dei tentatiYi dell' 071era cli revisione.: e se ne tiene conto ver co111piacersene e per assicurarsi che proc0de innanzi e si rinvigorisce . .\la q11anclo si deve esporre il postulato cli una dottrina si deve prendere come base la manifestazione della minoranza o q nel la della maggioranza; il pensiero degli eretici o quello degli ortodossi; l'idea che formò ranima e "il nucleo di. un partito per I unga ~erie cli anni, o quella germogli.atà ieri e che non è encora sbucciata. completamente? Ci vuole la logica di uno squilibrato o di un alcooHzzato come cleY'essere il ciarlatano della Lotta, per pensare nhe nel discutere di una dottrina, e cli un partito dobbiamo riferirci alla esigua minoranza ed agli eterodossi nati ieri, e non agli. adulti e vigorosi rappresentanti. della mago·ioranza ortodossa. 0 Ebbene vediamo ci.ù che dice la storia ref·entissima, la storia di oggi più che cli ieri, sulla catastrofe e sulla teoria dell'immiserimento crescenté. Sentiamo 'il Rappoport. TI sociologo russo, onde spiegare la votazione dell'ultimo congresso cli Lubecca sulla libertà detta critica, scrive : « Come spiegare che il grande partito socialista· te- « desco1 diretto da uomini estrcmamenle abili e ili umiBibliotecaGinoBianco « nati, abbia potuto adoltare una r_iso!uzi_onec!1e si pre~ « sta tanto facilmente alle c,l,b11'1,1011d1 ogm natura i « La risposla ,-. sen,plicc: Il socialismo tcde,aco s'identi- « ficò col marxismo. Tulta la propaganda, da un maz::o « ,acoto cù·crt si J'a sulle basi marxiste. Si dice ni p1·0- « leta1·i: la scienza lta dimost,·alo detinitirn111enl.c ('he la « cvolul.ionc ecnno111ica conclun·ebbe fatalmente al socia- « lismo. / rapi/ali si conecntrruw. Lt classi madie spa- « riscon(). Ba11toslo di ji·o11tf' ail 1tna oligarc!,ia capitati- « .,td no,i rc.,tcrii pùi rlw uoa ru·maia proletaria forte- « mr•nte 01·9a11i::::ata. » ( /) \fa questa pr-opng-anda di mezzo secolo che ha consust.anz iato la dott1·ina cielI' in1miserimento cre- ,;cente - la famosa \'eretenrlungstlienrie dei · tecleschi - col sangue e col la carne del partito socia! ista I.edesco, ha passato i confini della Oermania e, se non per mezzo secolo, certo per un Yentennio - il periodo della più rigogliosa efllorescenza socia Iista - h,t clorninato nel partito socialista internazionale: e non tra le ~olc masse popolari, che ora si d i~prezzano _a )I ila1~0 ?~lll1_' a,lrtrcoidi, ma tra gli mtellettual,. E storm d1 1cn quella tlel Congresso in ter-nazionale socia! ista di Londra; dove si votò una risoluzione pt'eveclentc ln. venuta prossima di una crisi universale. « La « risoluzione, cli.ce Rappopol't, l'u il risultato flella • concezione catastrofica, secondo lit quale nna « grande crisi economica porterà al potere il prodetariato rivoluzionariamente organizzato.• (2) Etl a quel Congresso c'erano i più illustri rappr1!- sentanti del sQcialismo italiano. Rarebbe stot'ia di ieri quella che volesse 1·ip1·0clurre i giuùtzi più o meno catastrofici, pii1o mono rivoluzi0nari, che, non gli anarcoicli e le masso i<rnoranti., ma gl'intcllr>ttuati più celebri del p,u·- tito socialista emisero sul caso .\lillentnll in quel J;t specie cli re/e;•e,idum promosso dal la Pelil<' 1•r•- pu/JblùJUP. Ma lasciamo stare Lt storia cl i i.eri ; pel ciarlatano della Lotta non ha più Yalore. Veni.amo 11 q 11ella cli og-gi. Vuole conoscere una pregi'luli:,iale soci.tlista di prim'ordine? Eccola: (( Le assemblee politiche - Camera dei Comuni ed « altri parlamenti eu1·opei - sono essenzialrnente delle « istituzioni capitaliste che hanno pel' is-:opo di manle- « nere e di con,;olidare il dominio borghese. Per conse- « o-ucnza qunle speran7.a c'è, come lo cr<>dono i Fabiani (< di farr infiltrare le idee i;;orialiste presso i nelllici di ,< classe, di vedere adottare tale o tal'altro punto esse11- (( ziale del progl'amma socialista, senza una rivolu::ionef' >> Chi è che calunnia in tal guisa il partito socialista i0 ·norando che il nostro ciarlatano la pensa divers~mente ccl ha proclamato il trionro dell'ope;·a 1/i revisione e l' ha giudicata un dogma? E' Jl_,·ndman, il più dotto, il più autorevole socialista inglese, uno tra più dotti ed autorevoli socialisti. monclial i, l' iniziatore ciel movimento soci.ali.sta al di. I.\ della \tanica. JHa questo è forse uno scritto che rimonta a nnti anni. f'a; a cinque anni al meno, all'epoca cioè ciel Congresso di Londra? Ma che! ~, roba di ieri,Lli oggi:venne pubblicata nel N. del 15 ottobre del .ì!fouvement sociatiste, ch'è l'organo più ortodosso del socialismo francese. Colla imprudenza, che può riscontrarsi ·soltanto in un ciarlatano, contro cli noi si accampa l'opera di revisione compiutasi nel Congresso di Vienna. J~bbene: i nostri miserabili denigratori vorrebbero sinanco che noi ave,;simo t<'nuto conto dei voti di un Congre~so che si 1·adunò .... dopo la pubblicazione del numero incrim rnato della nostra Rivista! Gran colpa la nostra: non siamo profeti!! (/) La libel'té de c,·i/ique wi Conyrc:; de Lubeck. Nella Rc1J11s.oeciati:;tr:. Novembre l!l(H. (i) les p1·obtèm.es<leBemstein.11eoue socfoli:;te. Nov,-19<ll.

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