Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VII - n. 22 - 30 novembre 1901

434 #IVIS1'A POPOLARE DI POLITICA, LETTERE E' SClENZE SOClALl caldo, ruLilantc, sulle g1·andi figure ignude del suo Abele, sulle carni fr-csche delle sue giovani bngnanti in Raggio di sole. Ed è f1·a questi ,-tranicri, quasi esclusivamente fra essi, e pnrticolarmcnlc fra quelli di l'azza gc1·manica od educati sol lo il loro ciclo, che fiorisce spontaneo, sincc1·0, bello, il paesaggio ideale: quando ci si mcllono i nosl1·i, 11011 lo san fai' quasi mai se non goffamente e di seconda mano. Le eccezioni onorande si contano sul!(• dita: f' mi affretto a segnalare tra c\ucstc, e in attestazione dì stima e di simpatia profonc e, qud singola1·is- $imo e personalissimo artista che é MARIO DE i\'lARrA; il quale in Un giorno d'autimno, nel Mulino del Diaoolo è i11 Una notte a Bergjeld, prodiga da gran si~norr·, come sempre, lo smalto bi;,,zarro dei suoi colo1·i, 1 conll'asti mngnifici delle sue luci irreali e delle sue tenrbr<• fa11taslichc, le malie ineffabili della sua fantasia superhamc11te cd imn1utabilnwnte italiana. i\la ritorniamo ai nordici autentici: ])Cl' ammirare e plaudire co11 la medesima cordialità quello schietto na1.u1·alismo cr<•alivo, quello spontaneo schematismo che dalla realtà giunge ad rstrarrc davvero l'anima del paP- ,;aggio, in quintessenza della sua poesia e della sua Glosolia, in tele sl.i!izzaLc ma sincere, sommarie ma eloquenti, semplici ma profonde, Lctre ma precise, rigide 1na sicure, come Sotto la luna di LA.J0S SzLANYL (non i1nporta, SC' il cognome é impl'Onunciabilc: si tratta di u11ung-hcrcse erlucat.o in Ge1·mania); come la trittica inci,,ionc La notte di HENRY ì\·1Eu:--imnl,'ultimo forte gc1·- moglio d'una uobilc dinastia di artisti; come la Strada di campagna e i Pioppi in riva al ruscello, di FRANZ Hocr1; come il Lc,go di Koenig, di \VALTF.RLEISTJKow; come il Paesriggio soeclese di OTTO l-IESSEJ,BOi\l.Sono masse u,;cm·c di alli alberi annosi, campate su ,çicli chiari, specchiate da livide acrruc; so11crepuscoli e notLi cd albe, l'lclotl.i a pochi L1·atLidi paesaggio, a pochi hadumi di luce,. cp~urc animati cli scnLimcnLo profondo, d'intima verità, d i1-rcsislibilc sugg-c;;Lio11e,di delicato silenzio, di solitudine sacra, di dolcca.a ~ia; sono magnifiche lontananze cli piani e sfumatu1·<: d atmo::ifc1·c azzurrine e do1•atc, e canali e fiumi r laghi amb1·11Li nrl!o strano I-! pallido lunw ciel Nol'Cl. • • • E tulto questo, é bello; brutto, invece, o almeno prev11lcnlcmenLe bruuo, il Teatro di Bellcvillc, di Euc;1::NE CAHIHl~RE,che ingombra della sua grigia uniformità tutta una larga parete, seuza, in fondo, dir nulla: un druso strato di polvere copre le parallele paraboliche delle aalleric e dei loggioni, nasconde la folla della platea, ~nnebbia le figure qua e là emergenti dalla confusione della ringhiera, lasciando appena indovinare qualche profilo caratteristico, intuire qualche atteggiamento felice. Ed é dipingere, questo? E giova, questo pazzesco sislema, ad « effondere fascini misteriosi», a « parlare all'anima »? Andiamo! Noi possiamo compianger l'artista per la cecità cromatica che lo affligge, per la cateratta cerebrale onde emana il suo stile; ma non possiamo davvero dolerci di veder chial'O nel vero, e di saperne gustare i fascini dircLLamente. senza gettarci né lasciarci gettare la polvere negli occhi, per dare maggiore acuità visiva allo spi1·iLol Eppure, questo è ancora infiniLamenLe men peggio delle Donne al bagno e Dopo il bagno e del Tramonto a Bel'k di PAUL ALBERT B1m.NARD,tre spaventosi cerotti degni davvero dell'illustre decoratore della Scuola di Farmacia di Parigi, fratelli legittimi della non mai abbastanza viLuperaLa « Réjane », « ammiratissima», due anni or sono, da Lutte quella brava genLP che chiama « signorile larghezza di tecnica » il più brutale i11fischial'si del senso comune; e che guarda « il volgo • di chi ha vista buona e cervello sano, con la stessa altezzosa pietà, con cui la maggioranza degli abitanti di certe valli sotto i ghiacciai guarda sogghignando il viandante infelice, chC' la natura matrigna ha privato del gozzo. E dcficif'nte, quantunque men provocante, mi par quasi LuLta la pittura amei·icana, e gran parte della scozzese e della tedesca: ci sono, searse per queste sale del Nord, robette cosi meschine, cosi scipite, così puerili, che fal'Cbhe1·0 torto a qualunque esposizioncina di provincia ed al più debole studentello d'accademia: esempi, i lavori (chiamiamoli pure così!) del BENSON,del DETTMA~N.dello ScnRA~nr, del VoN BARTELS, e (parce sepulto !) del BibliotecaGinoBianco « grande maestro » ARNOLDOBoECKLIN, la cui collezione di grotteschi urta singolarmente i nervi di Lutto il pubblico imparziale e non prevenuto; ed il cui grande ritratto in piedi, così teatralmente dipinto dal figlio CAn.Lo, con rruclli occhi vitrei, spir·ilati, con qucll.a <>ra11pelliccia da donna, con quel fondo scenografico a'i cipl'essi e di ciclo notturno, non fa chr ingigantire la nostra incoercibilP antipatill Ialina pt>I transalpino l'eliccio. . .. « Un'oprra d'arte non é superiore», dic<>Guy de M_aupassanL, « Sl' non quando è allo stesso tempo u11 sunbolo, e l'c•spressionc esalta di una realLà ». A questn sLrr0 ua, clH' é assolutamente cd f'sattamcnte anche la mia O poche altre opere stranie1·G di questa Mostra posson~ classificarsi nella cntegoria superiore dell'arte. Una, certo, ~ La tenta::ione nel cleserto, di BnITo~ RT- \'[1::nE, uno dei più potenti. quadri della sala inglese: c'è tutta l'immensità selvagnoia, c'è tutto il sacro silenzio, della terra maledetta e disabitata; sola, sedur.a immobile a capo chino. sur una di r1uellc onde di sabbi_n smossa, che 11vento rnfuocalo forma e tl'asforma e rimuta continuamente in quei luoghi, la figura divina elci Cristo campeggia bianca sul mesto cielo crepuscolare, d'un color giallo di topazio, trasparente, puro, sterminalo; e lutto l'atteggiamento del Maestro, e tutti i tratti del volt?, per quanto la lontananza permette scrutarli, ne esprimono la volontà concentrata, il pensiero sovrano, lo spirito indomito, in lotta muta ed oscura e decisiva con le forze brute della materia; impercettibile e subdolo, un serpentello si aggira tra. le arene del suo suo stes~o colore; mentre nel cavo di un avvallamento oscuro, striscia insidio;,a e guardinga la volpe, forma corporea pu1· essa d'areane macchinazioni diaboliche. Ma per me, il capolavoro della pittura sanamente ideale esposta quest'anno, é senz'altro i Trastulli d'amore, del giovanissimo BYAi\ISHAW, tlw coming painter: teb eminentemente moderna nella sua stessa chiassosa e colorita arcaicità, nel suo stesso un po' rigido e taglienlù stilismo: ma così viva, così fresca, cos·1 giovanile, cos'i inspirata, r.he davvero ricrea, dopo tanta evanescenza, dopo tanta tetraggine, dopo tanta senilità. Che splendore di riso e di gioia, infatti, in quell' Amore androgino, dalla bionda testa di giovinetta, dalle salde braccia di garzone, che viene innanzi a Lutti pel verde prato lungo il ruscello, recando il grande bacile colmo di frutta e di fiori! Che sfa1·fallìo d'ali intorno alle chiome ricciute, che serenità di letizia nella fronte pura, negli occhi azzurri, nei dentini bianchi I E, dietro, che animato, che movimentalo corteo di fanciulle, di donne, di bimbe, e brune e bionde, e fulve e castane, in tante varie espressioni di trionfo, di brama, di ($elosia, di sconforto, d'ingenuità, di malizia, di trepidazione, di curiosità, quale cercando carpir la sua parte, quale addentando ingorda il bel frutto maturo, quale esitante dubbiosa davanti all'ignoto, quale avvilita e mesla nel raccattare la mela caduta ad un'altra! E quanta filosofia, nelle due figurine lontane, di lii da I rio, rigide, fel'me, a guardare insieme indifferenti, una · virile, togata, austera; l'altra muliebre, candida, assorta! Bologna, MARIO PILO. RlVlSAT DELLERIVISTE O. P. A ustin: E' cominciatala guerra europea contro le manifattureamericane? - Mentre per le altre specie di merci esportate si riscontra un aumento nelle cifre del 190'1 rispetto a quelle del 1900, per i prodotti manifatturali vi è una riduzione di 36 milioni di dollari, cioè del 12 per cento. Si presenta quindi la questione se non sia cominciata la minacciata guerra dei produttori europei contro i prodotti manifatturati americani. Si è del.- lo, inoltre, che le grandi combinazioni industriali an1ericn ne vc11<lcv:lllo nll'cslcro il sovrappiù, 'luanc.lo vi e1·11

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