Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VII - n. 22 - 30 novembre 1901

430 RIVISTA POPOLARE DI POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOCIALI lego che osava negare _le basi granitiche e incrollabili del socialismo. Oggi invece si viene denunziati come disonesti ed ignoranti perchè non si riconosce ancora l'opera di revisione, che non è avvenuta in Germania, e che in Italia è stata messa all'ordine del giorno da un povero ciarlatano. UN lGNORANTE DELLA RIVISTA Lo StatCoostituzionale B Par amentare e il Proletariato ~~ Dall' on. Errico De Marinis riceviamo e pubblichiamo: Napoli, 25 Novembre t90i. Carissimo Colajanni. A proposito del mio discorso di Napoli tu dimostri elle quando affermavi che se fossi in InL'altmafe~s'aun~arattnearizaional ~ Nel Corriere della sera N. 302 del 3 corrente sotto l'intestazione Ciò che si diceal Ministerodel LL. PP. rispetto alla direttissima Roma-Napoli, si legge il seguente inciso · « e vediamo quale danno sia venuto a Genova nel ri- « tardare il completamento delle sue linee il giorno in « cui il commercio ha sollevato alte grida che corri- « spandevano al suo impaccio, il giorno in cui si è quasi « minacciato di ricorrere alla trazione a cavalli. Perché « l'ingombro del porto di Genova non dipende dalla man- « canza di carri ferroviari, come volgarmente si « crede, (sono io che sottolineo) ma dalla insufficienza « degli accessi ferrooiari che non possono dar transito « ad un certo numero di treni nelle 24 ore ». Siamo pienamente d'accordo con l'alto funzionario autorizzato dal Ministero dei LL. PP. (dice il Corriere) che in Italia non sono i carri che mancano, perclJè in confronto del traffico che abbiamo, ne abNotti insonni. I.ord KUcheuer : Accidenti! mi pizzicano dappertutto. Ancora non mi è riuscito a trovare la vera poi vere insetticida ! ghilterra non sentiresti il bisogno di essere repubblicano, ti connettevi alle particolari condizioni alle quali la storia ha portato la monarchia inglese. Ciò è esatto ed è giusto; ma ciò non contrad - dice alla mia tesi, a favore dellla quale io portai l'autorevole' tuo giudizio. Io infatti addussi questo non per fare l'apologia della monarchia e di ogni monarchia, ma per mostrare (con l'esempio dello Stato inglese) come uno Stato costituzionale e parlamentare, sia monarchico sia repubblicano, si debba comportare verso il proletariato. 'l'i stringo cordialmente la mano aff.mo tuo Errico De Marinis. Pe1• abbona1•s,i alla " RIVISTA POPOLARE ,, manda1·e cartoUna-vaglia alV'On. Dr. :NAPOLEONE COLAJANNI - R01na. B,bhoteca Gino Bianco· (Liistigc Bliittcr di Berlino). biamo ad esuberanza; ma l'alto funzionario, affermando che l'ingombro del porto cli Genova non· dipende dalla mancanza di carri ferrouiari, ma dalla insu,fficienza degli arcessi, ha ingannato sè stesso, sapendo di ingannarsi, per non dir altro, ingannando il corrispondente dell'autorevole Corriere della sera, con tutti i suoi lettori. L'alto funzionario non poteva ignorare l'istanza rivolta a,J Ministero dei LL. PP. dalla Commissione eletta nel grande Comizio del 5 Ottobre 1898,presieduto dal Sindaco di Genova, nella quale, a pagina 6, si legge: · « Nei 100 giorni lavorativi da Marzo a Giugno ben « 110700vagoni partirono dal porto; 27675 per mese, « 1107 in media per ogni giorno: in Giugno la media « raggiunse i 1203 vagonj e questa fu superata in 19 " giorni, ed in uno si raggiunsero i 1319 ». E a pagina 9: « A giustificare il deficiente servizio ferroviario ven- « nero addotte, come in altre uguali contingenze, diverse « circostanze che sono contraddette dai fatti. « Per prima fu addotta la scarsa potenzialità degli « impianti ferroviari sul porto.

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