RIVISTA POPOLARE DI POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOCIALI 405 Per giudicare complessivamente dei trattati a·el 18.91,e 1892 si osservi che l'Italia vide.aumentare. le p11oprie esportazioni dal 1801 al 1899 di milioni 554 ·e 600 1)1ila lire e le importazioni di 380 milioni. La nermania, l'Austria-Ungheria e la Svizzera· contrib~iscono nell'aumento della esportazione per 199 milioni; in·quello della importazione per 100 milioni. Però per apprezzare al giusto queste cifre bisojria tener conto: 1° del •miglioramento avveratosi rielle condizioni ·generali della nostra economia pubblica indipendentetnente dal_. traffico internazion'ale; 2°.dell'andamento dei prezzi, c)le segnò ·un aumento nel valore delle inerci; - 8° dell'accrescersi ·aella produzione manifattu'riera delle nazioni contrae·nti, che provocò maggiore richiesta dì merci 'grezze italiane, alle quali i paesi estei•i auebbero accordate, nel loro. stesso interesse la franchigia, anche a prescindere dai trattati. (1) · · . · . · .. · Germanir,.,. Sino a clie fu al governo il principe dazi ·ai confine acquistarono piena libertà di espansione ali' interno; e tale ne fu lo sviluppo ch'esse sentirono il -bisogno di guardare ai mercati esteri come un éampo 'fecondo ,.di collocamentù per ·i propri prodotti. E la Germania aveva da esportare. a·nche.capitali. Era necessario,; dunque, de-· rogare- dal rigidismo di Bismark; e ciò fece Caprivi 11911 ostante le proteste degli agrari. Proteste, che non· potevano essere molto fondate perèhè: 1° non si tolsE!del tutto· la protezione agrÌ'cola, ma la si attenuò; 2•·1a Germania non poteva bastare a:lla produzione di 'Sostanze alimentari in proporzione dell'aumento. della popolazione. · . Le trattative, p~r ragioni poli~iéhe più che economiche furono -facili coli' Austri.a-Ungheria. Questa verso la Germania si trovò in posizione invel'sa à.queìla che àveva di fronte ali' Italia; infatti era l' Austria industriale ·che temeva la con- · cor\enza, mentre l'Ungheria agric9là sperava esportarvi i propri prodotti. Il trattato fu concluso nel Fatica sprec~ta ! · E se anche infuriano contr-> il Progresso e cerca.no i.li portare indietro l'l lancette, al Gallo· non si proibisce il canto e il sole deve levarsi alla sua ora. · di Bismark che aveva nel 1879 inaugurato il protezionismo agricolo e industriale, parve difficile Yenire al regime dei trattati. Col protezionismo· l' eéonomia tedesca era riusèita a rafforzare i s_iwi org~ni costitutivi (2). Le fabbriche difese dai si deve osservare: j. 0 che l'import.azione· francese anche ·prima del trattato del 1898 aveva superate nel 1895 e 189ì le cifre del 1899; 2.0 che la maggiore import.azione francese . viene rapp·esentata dalla seta che ritiriamo dall"Estremo Oriente e che passando dal porto di Marsigl_iaentra in Italia come prodotto francese. ~fa dei risultati di questo trattato - che furono notevoli sotto l'aspetto finanziario - si occupera nella nostra Rioista I' illustre Prof. Luzzatti. (N.' d. R.) (iì E' il' caso dello zolfo, della 'seta, della canapa ·ec. (N.d.R.) (Z) Preziosa quest~ confessione, che viene da uno scrittore conipetente a tendenze ìnarèatamente liberiste: Oli stessi·risultati òtlennero le industrie italiane colle tariffe protettive del 1887. Della politica doganale della Germania avremo occasione di occuparci più ampiamente nello esaminare le pubblicazioni recentissime di dne deputati socialisti tedeschi - R,' Calwer e Màx Schippel - ·dei quali molto potranno. apprendere, se vorranno leggere e comprènde~e, i socialisti e i repubblicani italiani. (N. d. R,)· BibliotecaGino B,anGo (Neue Gluhlichter di Vienna). 1891; e i due imperi si presentarono uniti solidalmente nelle trattative coli' Italia. Il trattato riuscì· di gr,tndé giovamento alla· Germania, ma non ali' Austria-Ungheria. (Importazioni austroungàriche iri Germania: 1891:milioni di marchi 568,6; 1897: .582,7. Importazioni tedesche in Aust'ria-Ungheria: 1891 : milioni di fiorini. 224,1 ; 1897 : 270,4). Era più difflcìle venire ad accordi colla Svizzera e col Belgio, perchè le due nazioni. avevano prevalente produzione industriale similare a quella della Germania. Ma si riuscì alla conclusione con concessioni ·aella Germania al Belgio nelle industrie tessili, eccettuata la serica; ricevendone in contraC'cambio nelle chimiche e meccaniche. Ciò nel 1891 con vantaggio della Germania. (Importazioni belghe in Germania. 1800:milioni di marchi 314,5; 1897: 181,9. Importazioni tedesche nel Belgio. 1890:milioni di lire 182,2; 1897: 233,9). La Svizzèra le accordò nello stesso anno riduzioni di tariffa nelle industrie chimiche e meccaniche ed ottenn~ facili~zioni nel bestiame, caseificio e in·
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