Af8 RIVISTA POPOLARE DI POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOCIALI quello dell'Alaska - si ottenne il successo, ma negli altri dopo prolungati sforzi da parte degli e'.sr,ansionisti, l'ostinala resistenza del Congressc, trionfò. Non ostanle le differenze tra il movimento del 1865-71 e quello aLLuale, si deve riconoscere che le ra~ioni favorevoli . e contrarie all'espansione sono essenzialmente identiche. Al101•acome oggi il paese aveva un sentimento esagerato di fiducia in sè stesso al termine di una guerra forbunala; allora come oggi si sentiva l'acuta ostilità· delle nazioni europee. Allora come oggi si ebbe una grande nazione straniera che ci delle prove di amicizia durante la guerra: durante la guerra di secessione fu la Russia ; durante la guerra di Cuba fu rlnghilterra. D'altra parte nel 1865-71.il pubblico americano non aveva alcun entusiasmo per la guerra e le condizioni interne attiravano l'attenzione di Lutti ; il paese schiacciato da un enorme ·debito pubblico, obbligato a !ollare colle difficoltà di una circolazione monetaria deprezzata e desideroso ,di ridurre le imposte di guerra, non desiderava incorrere in nuove spese, che sarebbero state necess·arie occupando nuovi. territori. Finalmente gl'interessi economici del paese, benché sj sviluppassero con prodigiosa, ra_pidità, spingevano irresistil>ilmente verso lo sviluppo interno - alle ferrovie, alle manifatture, alla na- .vigazione, al commercio. Non vi era una domanda generale di mercati interni; non desiderio d'inveslimenl,o di ea·pitali al di fuori dei c·onfini- federali. . Le sole ragioni in favore dell'espansione allora erano di ordine politico e militare; cd erano sostenute da un numero limitato di persone. . _, · In tali circostanze i tentativi di ,a,inessione di nuovi territori (urono dovuti a W. H. Seward segretario di Stato nel Gabinetto di Johuson. Il carattere di Soward lo spingeva all'espansione; le lolle di lohnson .col Congresso gli qeltero mano li~era per concludere a sorpresa un grande numero di trattati di ogni specie. Si devono a Seward: i tentativi per avere nna stazione navale·nelle. Indie occidentali; le trattative colla Danimarca per· la compra delle isole di. S. Tommaso, S. Giovanni e Santa Croce; le trattative per annettere l'isola di S. Domingo; quelle colla Russia iniziate coll'inviato dello Czar, Barone Stock!, per acquistare l'Alaska. Queste ultime, comé le altre, furono condotte colla mas·sima ·segretezza: il p1:1bblico ebbe notizia all'im•provviso del Lraltato solloscritto il 30 Marzo e sottoposto al Senato il I O Aprile 1867. Questa cessione dell'Alaska da parte della Russia fu approvata per• ignoranza o per indifferenza; per l'appoggio di Sumner; e soprallutto per un riguardo ver,;o la Russia, che si era mostrata simpatica verso l'Unione durante la guerra civile. L'offerta, dice Blaine, se fosse stata falla da qualunque altro governo europeo sarebbe stata rcseinta. Qu·ando si venJ1e alle spese, però, so1·sero vivacissime opposizioni, e se i domini russi rimasero alla repubblica. si deve al fatto compiuto, che non consentiva di tornare indietro. lnfalli l'Unione appena approvato il· trattato di cessione aveva preso possesso dell'Alaska. Il secreto mantenuto colla Russia non fu possil>ile nelle LraLtative per l'annessione delle isole danesi e per San Domingo; perciò l'opposizione nel paese· poté organizzarsi e i due traLLati furono 1·espi11Li. Il s.uccessora di Seward nel programma annessionista fu' il ·Presidente Grant, che diresse personalmenLe la poJ.itica estera espapsionista; cui era inc.line per le abitudini da militare. Dalla grande popolarità e dal prestigio di cui godeva i suoi piani venivano assai favoriti. Grant ripl'ese il tentativo di annettere San Domingo; per due anni - 1869- 71 - agi in segreto e in pubblico per riuscire. Una prima volta fu respinto il Lrallato per la opposizione di Sumner, che presiedeva il Comitato per gli affari esteri del Senato. Grant tomò alla carica verso la fine della prima presidenza e riusci a farlo approvare; ma colla semplice maggioranza di due voti, mentre occorreva una maggio1·anza di due terzi dei votanti. Successivi tentativi furono fatti da Grant; ma non 1·iuscirono. Fu asprissima !"opposizione di Sumner che in un discorso qualificò la politica del Presidente come una danza di sangue. Però nel Senato le idee di Grant avevano guadagnato terreno; perciò Sumner nel 1871 perdette la presidenza del Comitato per gli affari esteri, che teneva dal 1861. L'argomento priùcipale per giustificare l'annessione dell'Alaska e di San Domrngo non fu quello del loro valore economico e commerciale, ma l'importanza militare messa innanzi nel propugnare le annessioni. L'Alaska si considerò come la chiave del Pacifico; S. Tommaso venne segnalato B bliotecaGino Bianco come la chiaee delle isole dell'India occidentale; S. Domin~c, era la chiave del mare Caraibo e del commercio dell'istmo - la chiave del golfo del Messico. Per S. Domingo, Grant aggiungeva: se non se ne impadroniscono gli Stati Uniti, cadrà in potere di qualche nazione europea. Sumner appoggiò l'annessiont:l dell'Alaska in nome dell'espansione delle istituzioni repubblicane. Il plebiscito delle isole di S. Giovanni e S.·Tommaso fu invocati• come prova del desiderio delle isole di passare sotto il regime repubblicano. Il messaggio di lohnson del 9 Deccml>re 1868 parlava del dovere di portare aiuLo a S. Domingo per risolve11vi i prol>lemi politici e sociali, che agitavano l'isola. Grant più risolutamente proclamò: « il popolo di San Domingo é incapace di reggersi da sé stesso; esso invoca la protezione delle nostre istituzioni e delle nostre leggi, del nostro progresso e della nostra civiltà. La negheremo noi1 » Gli oppositori invece si facevano forti della quistione economica e sopratutto delle ·spese, che avrebbe cagionalo l'espansione. Ma non rnancarono obbiezioni di ordine più elevato. La Nation, a proposito delle argomentazioni per l'annessione di S. Domingo, osservava che « il primo dovere del popolo americano era quello verso sé sLesso » (28 Dicembre 1870). La Tribuna vedeva la salvezza delle islituzioni repubbHcane nella intelligenza e nella virtù del popolo. C'erano già troppo elementi bassi nell'Unione per aumentarli con altri assai . degradati» (15 Giugno 1870). La stessa 'Tribuna in Settembre del 1867 aveva osservalo : cc Noi non possiamo avel'e colonie, dipendenze, soggetti senza rinunziare al concetto.,essenziale delle istituzioni domestiche » li Worlçl di New York giudicò incostituzionale la politica ·coloniale. {5 Marzo 1870). Vari i;enatori furopo fierissjmi òppositori (Bùller, ScoLt ec.). Fu esplicito Bayard nella terza sessione del 4 I° Con~fresso : ccCi si _propone d'imbarcare il gover110 degli Stati Uniti uel mare -?confinato dell'lmpenalismo e per caml>iare le· istituzioni in un governo imperiale che doveva amministrare dipendenze lontane, con una popolazione estranea ai nostri costumi, al nostro sangue, alla nostra razza, e che non può essere retta da istituzioni uguali alle nostre» Schurz dichial'ò l'he le Indie occidentali non si sarebbero mai governate da loro stesse, ma avrebbero dovuto essere provincie, colonie, ·satrapie, lo quali avrebbero corrotto la vita pubblica ed impartito al governo un ca,·attere militare - il P.iit distruttivo degli uttributi repubblicani ». Sumner, 11più energico a·vve,·.sario di Gran t, clii use un suo discorso. con~ tro la proposta di annessione di S. Domingo con,c1uesle ua,·ole: Io protesto contro una p1·oposta che sarebbe un ctJtropasso nel dramma sanguinoso. Protesto in nome della giustizia oltraggiata dalla violenza, in nome dell'umanità insultata, 'in nome dei deboli calpestati. Tutto lo studio di quel periodo ad ogm modo dimo- . stra che. nel paese c'era una larga .tendenza all'espansionismo, e che in altre condizioni le pi·oposte di Scward e· di Grant avrebbero trionfato. Ma l'enorme debito pubblico, lo imposte gravose, la circolazione monetaria dépreziata, il g:·avo problema dei negri nel Sud cc. attiravano ,l'aLlonziono pu'bblica sulle cose interne; la politica espansionista parve una interruzione noiosa, quasi un'imperLinenza.(Political ScienceQ1iarterly. - SctteI)lbre). • L'Istruzione al Giappone. - Ur.o dei' fatti più meravigliosi dell'odiehrn civiltà é il progresso compiuto dal Giappone specialmente negli ultimi dieci anni. Il Giappone era una volta il paese ideale a cui si volgevano con ammirazione gli occhi degli artisti smaniosi di novità : oggi é un esempio di civiltà rapidamt:nte progressiva, che potrebbe giovare a moltissimi dei vecchi. stati d'Europa. Acquista pertanto un singolare interesse il rapporto che é stato recentemente ·pubblicalo a Toldo, dal ministro dell' educazione, intorno alle condizioni dell'istruzione pubblica giapponese. Il numero totale degli istituti e collegi scolastici apElrti sul territorio dell'impero é di 28,717. Sono 100,106 i professori che insegnano dalla cattedra; e 5,198,'101gli alunni; studenti ·e studentesse. Nelle quali cifre si 1·avvisa un aumento, in paragone dell'anno antecedente, di 206 scuole, di 7143 professori e di 324,617 scolari : aumento che · ha pure un innegabile significato. Benché l'istruzione sia come da noi obbligatoria, vi ha sempre un ce1·to numero di giovanetti che non frequentano gli istitµti d'insegnamento. La proporzione tuttavia
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