· 416 RJTIISTA POPOLARE DI POLITICA. LETTERE E scmNZE SOCIA LI le quislioni pe1·sonali, le differenze sulla politica estera e sulla politica coloniale, divennero vivissime. L'arrivo di lord Rosebern al governo nel 1894dette risa! to alle dive1·genze. • Eccoci di fronte alla quistione che a;:dta ora le nien ti: alla quistione dell'imperialismo. Può· e deYe il partito liberale adottare il metodo dei Tories, che accettarono le idee e le-riforme dei liberali pe1· riacquistai-e forza nel paese? Può il partit') liberale, ::i;iac~hé la corrente imperialista é vigorosa nel paese, divenire esso stesso imperialista ardente, e riguadagnare la perduta influenza? Non lo deve e non lo puù. Tra torismo e liberalismo vi sono differenze vitn.li. L'ultimo deve sempre progredire o cessare di esisteri:i; il primo deve difendere ciò che esiste o flCcettare ciò ch'è divenuto ineviiabi·le. Per cui ciò eh' è vero ed utile per l'uno non lo è per l'altro. Il <lovere dei liberali non· é quello <li seguire i Tories, benché i Tories facciai;io bene a seguire i liberali. Come dissA Jolm Morley, in un importante discorso pronunziato in Oxf'o d, se il paese é imperialista sarà e deve essere coi Tories; ma sarebbe un grave er...: 1·ore pei liberali l'abbraéciare l'imperi(llismo. La storia recente conferma 11:t eori~. Quando Gladstone intervennd in Egitto nel 1882, adottando la politica impe1·ialista fracassò il proprio ministero. La politica imperialista di lord Roseherry nel su·o breve ministero lasciò il suo partito debole come mai era stato. L'imperialismo é un eccellente affa1·e pei Tories: procura numerosi posti, civili e militari, pei suoi ader_en ti; assicura l'attività nei mercati di specula-. zione - si potrebbe dire: nei mercati pel giuoco ( gambligs markets )-; assicu1•a la perpetuazione della dottrina conservatrice ;ill'interno, per mezzo dei civili e dei militari che ne vivono. •· La cosa è diversa pel liberalismo, i cui principii fondamentali sono in opposizione assoluta coli' imperialismo. Ogni estensione di territorio dell'Impero produce più sentimento di classe all'interno e diminuzione delle vecchie umahe idee di Fox, Mili e Cobden. Le cariche imperhJJi civili e militari sono in antagonismo con ciò che é conosciuto sotto il nome di liberalismo. Il liberaljsmo divenendo imperialista si suicida. Scopo del 'l'orismo é la conservazione dello Stat.us quo, c,imunque ottenuto. Scopo del liberalismo è un certo idea\e cli vita pubblica incompatibile c'li costumi soldateschi che si sono acquistati gov~rnan~o altri popolC COI~tro la _loro volontà. Se il l1berahsmo ammette che 1 popoh possono essere o-overnati con tali metodi, cessa la sua ragione di ~ssere, e può divenire ciò che Disreali'disse del vecchio partito Tory: una ipocrisia organizzata. Cosi è chiaro che il liberalismo. non può ringiovanirsi adottando l'impe,·ialismo degli avversari. Se i partiti Liberale e. Tory divenissero entrambi imperialisti. il paese correrebbe il maggiore pericolo. Cesserebbe fa critica e l'opposizione vigorosa che nella politica estera può impedire possibilmente gli avvenimenti disastrosi. La costituzione inglese è basata sul contrasto dei partiti, ed essa sarebbe minata se il partito liberale adottasse l'imperialismo degli avversari. L'imperialismo è il nemico della buona finanza, delle riforme interne, della vita a buon mercato delle masse; e questi furono sempre i fini del partito liberale. Qualche imperialista pretende che non ci sono opposizioni tra le quistioni estere e- le interne. Vi sono e fondamentali. Aristotile che era favorevole ad una vigorosa poli tira domestica, per ottenere l'equilibrio economico, avvertiva i governanti della repubblica di astenersi dalla politica estera aggressiva. L' Inghilterra può avere la politica di ruezzo secolo fa, la politica di pace e di riforme interne di Cobden; puq avere quella imperialista di Chamberlnin; ma non può averle entrambi.in una volta. Se il partito liberale diviene imperialista, allora, come disse Morley ~d O~rord, !I ros_to dell'opposizion~ liberale v~rrà pre~o dai soc1afistt, come avvenne· 111 Germarna e nel Belgio. li partito _liberale oggi da un triste spettacolo di sé, perché manca d'idee e di programma; il suo programma di riforme interne è un tessuto di parole. E tale rimarrà sintanto che esso sarà imperialista. WILLIAM CLARK.E, BibliotecaGino Bianco RlVISAT DELLERIVISTE Doll. Ottavio Tauw·r;: Il partitosocialistae 1a·1ottcaon·rola tubercolosi. - In quest'.i ultimi tempi due congiessi, quello di Londra e rr ,elio di AiRccio, hanno discusso é1uesta iri1poi-Lantequestione. Un l'ecente articolo del Dr. Thierclllin, in quesla l'ivista ne ha sapientemente posi-o i Ler-niini; ma il mio collega ed amico mi permelt:i "di non dividere punto le conclusioni del suo coscienzioso lavoro: « Non « è_ necessario né del resi o efficace d( fare tina lotta spe- « c1ale contro la Lube1·colosi; la classe operaia, la piu « colpila, 1·ischierebbe di perder mollo tempo nella lol.là (< contro i diversi microbi.» · Tutti sou d'acco1·do che il proletariato é il più colpilo dalla tubel'colosi. · ln Germania il dottor Moeller valuta·va i tubercolosi' ad 1_milione, di_cui i 213 non avrebbero il modo p·er curar 0 s1. Secondo 11dotlorc Kuty Dezso, il 75 010 dei 4-00,0<)0 o_500,000 _Lube~colosi che vi sono·in Ungheria avrebbero bisogno d1 assistenza. · · · ·· Su ~0,000 t~bercolosi che sono in Isvizzera, dicono. i dotlor-1 Schm1d e Durl'ant, ce ne sono 20 000 senza riso1•~ se. Sui 160,000 o 200,000 tubercolosi inglesi, secondo il dottor Loch, 85,000 sono opèrai. Tra la mortalità del circondario più ricco di Parigi e quello più povero il rapporto è di _112_a 878. In Danimarca, a Copenaghen, su 100,000 ab1tant1 ne muoiono ali' anno di tubei·colosi 260 nella classe media e 570 nella classe povera. J?unque la ~niseiia fa rorisce lo sviluppo della' tuberc·olos1. E la 1·ec1proca è pure vera: la etisia c1·easpesso la mise_ria pei lu_11gltei frequenti riposi che impone, seguiti, o pr·1ma o poi, da una cessazione definitiva dal lavoro. La _tubercolosi, colpis_ce p~rticçilaime1ite gl'.in_di_viduì occupati nelle protess10111 faticose e poco rimune"rate · ma l'insufficenza dei salari non è il solo fattore che éntri in g!uoco. Una statistica austriaca ha dimosti·ato, per esèin~ p10,_che la tubercolosi colpisc.i gli operai sa1·ti. Qui 1·n'- lerv1ene un nuovo fattore. Non si Lratla di surmenage; ma l'individuq rinchiuso in locali stretti, esposto a respirare polvere carica di _bacilli, è più adatto a raccoghe1·e 11 g~rme della malatl1a. La ristrettezza dello _sp.iizio delle officme e delle abitazioni opei•aie é ·dunc1ue 'un nuo".o elE>mentoper la propagazione della tubercolosi. L'inchiesta fatta dalla Commissione centrale della Cassa di assicurazione contro la malatlia, di Be"rlino, ci fornisce ?ei dati interessanti sulla quantità dei malati secondo c1asc_u~a professione. Il 3-5010 dei lubercolqsi sono 1~u~ator1;_11_4-01 0 falegn~mi;_ il 45 0[0 caffettieri; 'il 50 010 ~101elhen; 1154 010 lormtor1; il 60 0t0 passamantieri; il 64 019 legatori di libri; i_l65 010 tappezzieri; 1'85010 ~ormto~1._ li rapporto austriaco del. dottor Kuty ci dà uria statistica analogu: tornitori 39 010;· legatori di libri 38 010· opera_i d' i1:dustrie di vestiari 4-~010: impiegati nelle in~ dustrie poligrafiche e stampatori 44-010; i lavandai 58 0j0; i vetturini 60 0t0; gli operai delle seteriè 30 010· gli operai di costruzioni 71 010. · ·' L'influenza del locale è tanta che il dottor Artaud ha potuto dire eh~ _nel 1881 il 60 010 de! tub~1·colosi poveri contrasse la etisia pel locale, e che I eredità non si verifica che pel ,10010 dei casi. · L'esperienza dell' eslero afferma l'efficacia della lotta ~ontro la t~bercolosi. Da 10 anni che i ·sanatori sono aperti m Germam_a,_cer~amente !500,000marc_l~isono. stati !:lP!!~i prendendoli m gran parte dalle classi operaie, ma ·calcolando l'operaio come un valore finanziario quotato, produttivo d'interesse e suscettibile di fluttuazioni, l'lJfficio _d'Igiene dell'impero tedesco ha calc:ilato il benefi_?io sociale a L. 8,8751000 per anno. Su 100 tubercolosi .30escono completamente guariti, e 60 abbastanza forti per riprendere il lavoro. · Con altri mezzi - con le bistecche e il buon vini) - l'Inghilterra ha veduto diminuire la sua mortalità tubercolosa della metà nello spazio di 30 anni. (i) Nei giornali pJlitici di parte democratica, come Il Secolo, L'Italia del popoto, ecc. si è dis·cussa la quistione della .·tubercolosi dal punto di vista sociale ; perciò crediamo oppo.rtunissimo riassumere questi due articoli del Mou1Jementsocialiste, che èi sembrano molto sereni e lucidi: Noi stiamo èol Dr. Thiercélin!·· · ' N. d; R;··.
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