Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VII - n. 21 - 15 novembre 1901

lJIV/STA f'OPOl,A RE Dl POL!T/C11, LlffTERE E SCIENZE SOCIALI cipale in cui figura sempre un pC'no di carne qualsiasi. di bue o di montone, acco111pfl.gnatoper lo piu da patate. Alle quattro del pomeriggio, il tea, prendono una o due t1tzze di thé, con pane e burro. Infine la sera fanno il supper, che è una riduzione del dinner, ma dove la carne compare quasi sempre per la terza volta. Certo non è questa l'alimentazione rii tutti gli operai inglesL Ve ne sonq moltissimi che mangiano la.carne una sola YO!ta al giorno, molti che non la mn,ngiano tutti i giorni. Ma questa é, per così dirP, la tendenza. E' l'operaio, che tutte le \Olte che può, ricorre a questo regime così ricco di alimenti albuminat:, di grassi e di alimenti nervini, così proprio a chi deve sviluppare una grande energia c1i lavoro. L'uomo può supplire all'alimentazione deficiente in- tre modi. li primo consiste nell'eccitare il sistema nervoso, che determina e regola lo sforzo e presiede a oani attivi1à intelleltuale e muscola1 e. Il secondp. neft·aumentare la resistenza degli elementi dell'organismo contro Ja fatica, rendendoli piu stabili, frenando la loro usura e <Jiminuendo le loro perdite. Questa duplice l'unzione é adempiuta, in generale, benissimo dall'alcool e da~li alimenti nervini:. e ciò spiega l'arclore con cui I popoli e le classi mal nutriti si precipHino verso queste bevande riparatrici. V'é infine 11 n terzo modo ed é quello cui, 1·icorrono in generale i popoli dei paesi meridionali, i quali pur avendo, come accade spesso a quelli del Nord, un'alimentazione insufficiente non hanno però l'abitudine dell'alcool e rleUe sostanze eccitanti. Questo terzo modo consiste nel riposo, nella sonnolenza, nell'ozio, i quali ~oltanto renùono possibile un regime di vita che altrimenti uccide, ebbe. La sonnofenza orientale, clie qualche volta ha l'aria di un vero letar~o, l'ozio fantasioso dei meridionali non s~no c1uas1s~mpre se non gli effetti di upa nutriz10ne 111su0ìc1ente. F. S. Nrrn Professore nell'università <li Napoli. ,o;ccmyocccococcccco00:c::0cooocoaocoaoco,;rcoooooct>CQ:?OCCXCO?OC'OX<O"CY Ladecadenza del·iberalismo · nglese (l). Nel periodo cli quindici anni vi sono sfate tre elezi'oni generali; nelle quali una sola voilà i liberali ebbero una piccola maggioranza, mentl'e due volte l'hanno avuta schiacciante i conservatori. Coiùe si ùeve spiegare il fenomeno 't Si sono accampate le ragioni personali come cauRa della demorallzzazione del partito; ma le ragioni vere sono diverse. Il partito liberale ha avuto i suoi successi rimarchevoli_; esso ha avuto un programma che in tutte le sue parti principali é stato realizzato: la realizzazione è riuscit:i; pi_ucompleta perché gli avversari stessi hanno coope1·alo al successo. Infatti il partito_conservatore inglese, a differenza di quello francese, ha questo di particolare: esso adotta tutto ciò eh' é divenuto inevitabile: men tre i conservatori francesi dopo delle inutili proteste di fronte ai fatti che loro dispiacciono, si ritirano nei lol'O castelli o nel sobborgo Saint Germain ed assumono un con..:· tegno di cospirazione contro il governo; i conserYatori inglesi accettano le nuove condizioni e dichiarano anche e si vantano di essere stati sempre favorevoli ai medesimi. Questa la causa vera della decadenz~ attuale del partit~ liberale. (1) Kel numero precedente abbiamo fatto conoscere le vicende dell'iMa espansionistH nord-americana in una sua prima fasè, .in cui rimase soccombente. Orli togliamo, riducendolo di poco, questo iuteressante articolo sul libe1·alisnw ifl,{llese della stessa Polit ical $ciencc Qiwte,·tu. Il Clarke spiega bene le cause della decadell7.a del liberalismo e il suo irreconciliabile antagonismo coll'i_mperialismo.,La rivista americana pubblicò l'articolo del Clarke in ~ttembre 1001; ,ua l'autore morì in Maggio a :\!ostar. Oli ayvenimenli successivi gli avre~be_i;odato maggiore ragione. N, d. R: BibliotecaGinoBianco Il molodo dei conservato1'i, sislemalicamonte seguito e f0rmulato da Disraeli, cominciò con Wellington e Peel nell'anno 1828,in occasione dell11 emancipazione della Chiesa Cattolica. Due anni dopo cominciò l'agitazione per la riforma parlamentare. \Vellington, Inglis, Croker, Twiss, a simiglianza dei 1·eazionari francesi, assunsero un atteggiament'o di ùecisa 0pposizione. Ma come avviene di ordinario in Inghilterra, si trovò un compromesso coll'inte1·vonto del Re, e la riforma passi, colla cooperazione· rlei eonservatori. Nove anni dopo l'Atto di Riforma, nel 1841, i conservatori con Pee\, divennero una forte maggioranza. li partito Tori es allora si tl'ovò di fronte alla grande riforma economica: al movimento di Cobden in favore del liberismo dogan'lle, promos o da un nuovo strato sociale diverso é dai Whigs .e dai Tories. I conservatori finirono coli' accettare il libero scambio - e si ebhe la più grande capitolazione ingJese del secolo XIX, come fu detto da alcuni Tories. Nell'anno 1853,Gladstone, come c:wcelliere dello schacchiere nel ministero peelita di lord Aherdeen, presentò il bilancio più rivoluzionario e che led!)va molto gl' interessi dei conservatori; ma il bilancio passò. D:.iJ 1855 al 1865 trascorse' il periodo in cui Palmerston ipnotizzò i liberali, e si vide il caso inverso a quello che. era occorso pc!· passa~ to; i liberali adottarono i metodi e i principi tléi conservatori. Scomparso Palmerston venne sul tappeto una nuova ri/'01·.maparlamentare. Il bili RusRellQladst9ne per la estensione del sum·a1?io C!'senrlo. stato respipto con una piccola maggior,rnza, Disraelf immediatamente ne presenti) uno J?ÌU lar~o. I conservatori presero in mn,no la bandiera dei ·liberali e l~ fecero trionfare. L'attuale lorJ Salishury biasimò i Tories; ma e~li st~sso poi, convertitosi. dconobhe ch'era inutile it tentare a lungo di arrestare il to,:- rente de,lta democrazia.· I conse!'va•ori poscia non si opposero alle grandi riforme del prinio e piu lici ministero Gladstone dal 1865 al 18i::!.Non ostante la vigorosa affitazione in favore della Chiesa di Stato in Irlanda 1a sua abolizione passò. Accettate dai To- · ries le grandi riforme sull'istruzione, sul sistema militare, sullo scrutinio Regrcto, ecc. le differenze tra Tories e Whigs divennero sempre minori. Allora migliaia di persone di quelle classi medie, ch'erano state semp1·e liberali, st diss!)ro: « Noi abbiamo as- « sicurato tutto ciò di cui avevamo bisogno; adesso « è tempo di rimanere quieti. Dobbiamo cessa~e di « p_rendere una parte prer:iinente in f_avoredel libar.a-,' ,, lismo; dobbiamo add1r1ttura darci al nuovo con-· « servatorismo, che ha cessato di essere persecutore « e stupido, ed è divenuto moderato, amico della « proprieta, ed ha assunto l'attitudine dei vecchi li- « berai i.,. ' . Que;;t::1,tendenza degli' elementi moderati fu confermata dal nuovo sviluppo del movimento dei iavoratori. Le Trade Unions emancipate, gli scioperi e i discorsi ardenti degli uomini del lavoro, segnalavano una specie di asversione contro 'i borghesi, e lilJerali di una volta. L'lnterna::.;ionale nata a Londra contribui al movimen t0; e la crisi negli affari, infìné, aiutò alla nascita della maggioranza TQries nel 1874. n'altra maggiore riforma elettorale ch'era stata combattuta primitivamente dai Tories nel 1874,passò per !a loro opera. Così il torismo capitolò di nuovo; t:osi il liberalismo fu nuoYamente privato di un grido di guerra, e perciò divennero sempre minori le ragioni della sua esìstenza. Le differenze tra i due: P.artiti diYennero minime, e non si seppe piu in che éosa consistesse il liberalismo o il tonsmo. In tali condizioni av\'ennel·o le elezioni del 1885; senza programmi definiti,- colla divisione tra i liber~li, coll'assei::iza di· véri programmi tI1a i conservatori, esse detterç>, un risultato incedo.• Alla fine del 1885 il vecchio programma e il Yecchio partito liberale erano esauriti. Ciò condusse a questi du~• risultati: 'una p,arte di questo pensò a separarsi, e Gladstone per dare nuova vita al partito adottò I'Home·mle per ·ta quale molti liberali avevano poca impati;:i.. Così divennero inevitabili la secessione del 1886·e1a fìne·delle vecchie distinzioni dei partili storici: · .. · ' · ' · Lé divisioni sul'p'artito''iibe!'alc erano slate attenuate e messe a tacere fìnchè' ,tssé Gla.dstone, che' s'imponeva a tutti; ma colla sua scomparsa, a parte

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==