Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VII - n. 21 - 15 novembre 1901

, RIVISTA POPOLARE DI POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOCIALI 411 I MIRACODLEILLALIBERT A Appena pubblicata l'inchiesta Saredo un corrispondente da Roma del Journal di New York gli telegrafò in termini fantastici allargan1o e presentando a fosche tinte le condizioni morali delle maggiori città d'Italia e di Napoli. Non è il caso di negare o di attenuare i mali che ci affliggono, contro i quali, quando altri sonnecchiavano o guardavano con una certa indifferenza alle devastazioni che producevano, la Rivista e chi la dirige levavano alta la voce ammoè davvero inconcepibile che le nostre vergogne potessero essere rievocate r,ome qualche cosa di grave e di eccezionale e tale da- dover suscitare disgusto e meraviglia in un giornale che si pubblica negli Stati Uniti del Nord America. Infatti la corruzione, il saccheggio, un vero brigantaggio politico, economico ed amministrativo imperversano nella repubblica delle stelle come ricordò l'on. Colajanni in un articolo della Tribuna (Napoli, New York e Chicago. 4 novembre}; sicchè la più elementare prudenza avrebbe dovuto consigliare agli americani di non parlare di corda in casa dell'appiccato. Piantagioni di anarchici. Quanto più e meglio viene inaffiato il terreno, tanto. più vigorosa cresce l'anarchia. · (Der Wahre Iacob di Stuttgart). nendo e scongiurando specialmente gl'italiani del Mezzogiorno a provvedere in tempo se non volevano andare incontro ad inevitabile rovina (1). Ma (1) La Rù,ista Pùpolari ha pubblicato molti arli.cÒli sulle triste condizioni morali ciel Mezzogiorno e di una gran parte d'Italia adoperando un linguaggio non solo severo, ma talora anche spietato; e severissimo fu l'on. Colajauni nell' articolo pubblicato sul Secolo di Milano nel Lu~lio ·1895 e dte provocò il suo duello con Alberto Agnello Casale. Nell'Appello agli Italiani del mezzogiorno, che fa parte dell'opuscolo: Settentrfonali e meridionali (Roma 1898) lo stesso nostro Direttore, dopo avere rimproverato ai settentrionali ciò che c'er.t loro da rimproverare, disse ve- ' BibliotecaGino Baneo Aflìnchè i nostri lettori non possano menoma- ·mente dubitare della esattezza ed anche della morità durissime ai meridionali e dati alcuni consigli conchiuse con le seguen~i parole : "Questo il mio pensiero, questi i voti che sot- " topongo agli italiani del Mezzogiorno. Li discutano; li approvino " o li respingano; ma si scuotano dal letargo in cui giacciono da "anni e che riuscira di danno incalcolabile alla patria comune. Si ·" scuotano energicamente gl'italiani del Mezzogiorno e si mettano « in• condizione di potere respingere sdegnosamente l'accusa gra- - « vissima contra di loro lanciata : di essere cioè, una delle cause « precipue della presente decadenza italiana.,. L'opP.ra del nostro direttore, come i lettori avranno visto dall'articolo di LEO~E. venne ricordal.1 dal Senatore Saredo,

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