RIVISTA POPOLARE DL POLITICA LETTERE E SCJENZf: SOCIALI 375 ohe hanuo comuni alla borghesia intern. Daremo addosso al prete, al soldato, al proprietario di terru, pernhè prete, soldato o proprietario, e non perohò sostegno o pnrte della gran classe obll vive cfollo sfruttamento dal lavoro Uno scrittore che fìrma « Gregnrio », riconosce, in u11 articolo delln Ol'itiw Socici/e., esplicitamente che il nostro appoggio ad un govurno borghese coatituisce unct trrg11a nella lotta <li olasse (I). Se non che <I Gre· gal'io }> afferma che la, tregua è opportuna ed utile per il proletariato. Queato potrebbe, cfalla lntt.1, usoire ,·incitore o vinto. Nel pri1110 oaso la vit,toria ~arebbe i111mat11rn, e quindi non durevole, Dl:ll 1<Poo11d<e>sso verrebbe sohiacciato dall'an·ersario. Ma. J'a rgornento non regge. L,i lotta di classe non è battaglia di uu giorno, nò la vittoria o la sconfitta defì11itiva ~on prevedibili a breve scadenza. E il proletariato è og~i, 1<0 non abba• stanza forte per vincere, già troppo forte per essere scliiaociato. Ed ò dalla Jott,a ohe esso aoq uisterà la forza per la Jott.a ulterioro. E' cl:illa lotta che esso appr.,nderi\, a saper lottare. La filosofìa clelln, prcixis i118eg11a (2J ohe il f:u-e è conoscere: <I in principio era l'niione ». Non l'abbandono, d111H1ue,della buona battaglia, contro l'uno o l'altro <legli avversari, non bi tregua stessa, ma lo sforzo tenace, conti11uato, costante, nui l'inintl:lrrotto maneggiar d'armi sul ca,mpo, e l'apprestarne, nella fucina, di nuove. ,,_ * * Ma a !]uesto punto potrelibero i non consenzienti con noi eh i,uuarci a riflettere sul la responsabi I ità che 11111:t tal linea di azioue importerelihll al partito socialista, sugli effetti <fanuosi al proletariato ed alht civiltà, che il deneg;tto appoggio alln, parte me1l trista, dei nostri nemici portereblie. Badate, si potrebbe dire, che il meglio è 11emioo del bene. e che la intolleranzn .-ostra del male minore potrel,he tirnn·cne arldosso uuo pili grave. Il partito socialista potreblie. schierandosi dalla parte di uno dei oouteudcnti, elargii la vittoria, ecl evitare quella dell'alt.ro. E 11011 i\ a negare e.ho il caso in cui il nostro partito sia l'arbitro della vittoria, richieda seria considerazione. Il potere di far traboccare la liilitncia in favore dell'uno o dell'altro clipenrle 11011soltanto d,illa forza del partito socialista, ma da (]nella rispetti va delle altre parti contendenti. Ma, Re cli sMrsa. forza disponesse il partito socialista,, e sc~'rsa fosse la differenza di numero tra le avverse frazioni horghesi, è evidente che sarebbe piì1 facile staccare un piccolo grnppo dagli avversari borghesi, che ricorrere a 11n part.ito così profoucfamente diverso e<l opposto, come il socialista. Nè n, questo, nel periodo primiti,·o ùella 1liffJren;1azione ·dagli altri, verrebbe mai alla mente cli concludere a,lleanze. E, quando numeroso e forte fosse il partito, esso sarebbe gin. una preooo11pazione tale a tutti i borghesi, da spingerli quasi Sfln:1prn a<l nniro:i in fosoio contro cli osso. Innanzi alla minaccia proleta.ria., i borghesi seu• tirnbbero pii1 forti i loro interessi co111uui, che (Jnelli opposti. !\fa il pericolo delln scoufttt,a dei prwt-iti meuo nvversi al proletarhtto, per l'at,titucline indipondente o ,·i gorosa di questo, non è al certo ipotetico ed irreale. Ma la frazione più retriva troverebbe, giungendo a,l potere, un avYersario temiltile cli fronte, o le suo tendenze sarebbero di 11ecessitù attc11nnte dnl ri~petto per un nemico risoluto e forte,. · Pare, <l'altronde, che la. forz'I. dei partiti liberali bor• ghesi sia ora, in una fase decrescente. Le teorie lihernli, seguite dalla borghesia. nei suoi anni giovrtnili, non si confanno piì1 all,i sua vecchiaia. Nell'Inghilterra e nel Ilelgio il partito liberale i\ in uno stato cli (focaclernm (I) L'azione parlamentare del partito soc·alista. Critica Sociale - anno Xl - N. 16. [-fanno g'à splendidamente mostrati i pericoli che la tattica delrappoggio ai governi borghesi port.a allo sp rito 1·ivoluz·ona1··0del proleta1·iato, Arturo Lab, ..ola e S. Merlino, nelle loro u· tiche ali' opuscolo del Turnti. (2) È noto qu•rnto il Man: e rEngels ritenevano, riguarde alla teoria della conoscenza. Della « filosofia della praxis" il Gent le fa il cardine delle YCd'.1!cfìlosofichc dal Marx. Cfr. Gentile: La filosofìa di Marx. Bib.iotecaG.noBianco ,,, forse irreparabile. In Gern1a11ia esso non progredisce. Li~ stessa scuola neo-liberistica, rappresentante ultima ed elevata del lilieralismo economico, che puro conta i11tellntti superiori fra i suoi segnaci, e non contrasta a.lht legislazione sooiale, ohe la, moderna industrirt ha dimostrato iuevitabile. conta sorH·si seguaci, oltre la cerchia clùgli uomini. cli scienza e non eseroita grande influenza politica. li logare il p:1rtito socialis&a ai prtr· titi borghesi anche più avanzati sarebbe il costringere nu 1101110giovane a seguire il passo stentnto cli un vec· chio, cui moltt1 stradil non reat;1 a percorrere. La tatt.ica, quindi, che al partito socialista le sue teorie e le condizioni storiche egurtlrnente consigliano, è l'azio11e assolntamento indipendente da quella delle varie frnzioni borhesi. L'accordo oou una di queste, per raggiungere 11110 sco1)0 determinato, è possibile, ma non l'a.ppronlzione al sno indil'izzo di governo, alsuo programmrt complessivo. Ogni oompromesso simile porta una cessazione <lelh lotta di olasse, e quindi, poiohè il fare è conoscere, un arresto, nella mente del proletariato, della e:>scienza degli interessi a.J>tagonistici di classe. Questo il danno fondamentale, che ci induce a scartare, di regola, l'appoggio a governi borghesi. Si può a questa norma in alcuni casi derogare, e in quali casi 1 In quei casi speciali, indeterminrtbili a priori, nei quali il vantaggio immediato compenserebbe la, interru- :done della lotta proletnria Ne sono stati specifìcati dne: l'nttuazioue da parte di un governo liorghese cli nna riforma notevole tla giornata cli otto ore, ad esempio\ e la conquista o la difesa delle fondamentali libortà. garantite dalla civiltà moderna (1). Altri casi potrebbe la pratica politioa prcsenhre: qni uon si ò volnto che determinare l'indirizzo generale da seguii-e. Questo è stato finora, di regola, di opposizione ai governi che rn-ppreseutano la borghesia. E 11011 abbia.mo ral{ione di osserirn malcontenti. Si ò parlato molto di politica positiva che sarelilie necessario al partito socialista fore, ora ohe è cresciuto di r,nmcro e cli forza. Al prinoipio la critica e b propaganda. l'affermazione rli esistenza. Ora altro sarebbe il compito. Il partito socialista dovrebbe gnar<'lare alla prnticit delle cose, fare della politica positiva.. E, certo, se questo signifìca ohe il partito nostro deve curare, nssiemo agli interessi lontani, <juelli vicioi, o guardare alle circosta11ze cli fatto e presentare e sostenere rifornie si ugole, che allevi iuo la condizione del pro] etariato, nes~nno potrà cliscou venire dallrt affermazione. Ma se con ciò si i11tende ohe la nostra azione <let·e concorrere ed aintare nel suo funzionamento lo Stato liorghese, allora noi consideriamo la tesi contraria ai pri11eip1 del partito socia.lista.. Fiuchè lo Stato borghese esisterà, osso fun;liouerà-, nello grandi linee della SLm azione, contro il proletn·iato, e il partito che rapprC• senta questo clovrù eseroitare una funzione foudamenlalmente negativa. Nè ciò i111pe,lisce, come il Kaustsk.v o Arturo Labriola 2) splendidamente climof:lt.rauo, che le riforn,e Ri ottengano. Queste 1:,iconcedono piì1 per la 1•reoocnpa• ziune elci minaccioso movimento proletario, e nella i.pera11za Ili disarmarlo, che iu ricompensa di transa,zio.ui. e di appoggi. <I Tutte le leggi e i provvedimenti, - soriveva alcuni anni sono l<'ilippo 'l'urnti - che sotto forrna ..di socialismo di Stato sarnuno strappate alle classi dominanti per la difesa del lavoro, saranno utili alht nostra causr1; mii sarnno ntili in quanto saranno strappate, non dalla nostra adesione, ma cla!la nostrn opposizione, cla,lla pressione delle uoRtre forze tendent.i alla meta u.ltinn1 ohe di gran lunga le oltrepass11 >). 13 . La politica di opposizione e di lotta è quindi, in realtiì, l'unic,t opera politica positi\ 7a. E. C. LONUOBAIWl. (1) l'overoso, ad esempio, sare?be in_Itali_a l'ap1~oggi?_a_l partito 1·ep11bblicano,per la conq111stad1 ordmament1 pohuc1 che rendano la volontà popolare unica sorgente riconosciuta cli sovranità. (2) Kautsky - Op. et. Labriola. Ministero e soc;alismo. (;3, Postilla all'opus<:olo <I Socialismo di Stato e Soe;aJismo democratico. » Milano. Uftici della Critica &:oc.flle. 1894.
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