RIVI~TA POPOLARE DI POLITICA LETTt.RE E SCIE:\'Zt· ~OC/ALI Questo, in attesa dell'Ente scolastico regionale autonomo, del quale tratta nel Risveglio educativo il mio carissimo amico A Sicchirollo. Richiamare con la refezione scolastica tutti gli obbligati, alla scuola ; accrescere gradatamente quest'obbligo; intervenire in modo meno derisorio a sollievo dei comuni per l'istituzione di nuove scuole e per accrescere lo stipendio ai maestri; spendere denaro, dena1·0 e denaro, come praticano gli altri Stati e non sonanti parole romanamente arcadiche: - ecco ciò che riteniamo, per Io Stato, doveroso ed attuabile, nell'ora che volge. Solo col generoso concorso governativo - scrive a un dipresso e &iudiziosamente l'ispettore di Bergamo (Rava, XX1X), si potranno sdoppiare le tante classi impossibili, composte cli oltre 70 e fin cli 100 alunni. Ce ne sono in Italia ben 4779 di cotali scuole• gazzarre, alle quali aggiungendo le 27.637 che nel '97- '98 eran divise· in più sezioni, si hanno a nostra vergogna ben 32.416 scuole - i 3[5 del totale generale - dove l'insegnare è spesso un problema insolubile. Se non che il comm. Ravà, a tal proposito, fa sue le parole dell'ispettore di Bologna (CCLXVII):« Non bisogna però tacere alle classi povere che l'aiuto delle autorità e degli abbienti verrà ad ESSE TANTOPIÙ LARGOE SPONTANEQOUANTOMENOESSE VI PRETENDE· RANNOcome a cosa loro dovuta». 1_Ilcarattere maiuscoletto è proprio nel testo). Quest0 linguaggio, in un documento ufficiale, testimonia il fastidioso risveglio delle popolazioni « ignoranti e rassegnate » di cui parlammo all'inizio di questo studio. Evidentemente esse, seguendo la direzione del fumo, tendono all'arrosto. Non so poi perché il premuroso linguaggio che il bravo Relatore tiene alle classi povere, mi ricordi insistentemente la stupenda macchietta del notaio che nell'atto dell'arresto faceva quel tesoro di raccomandazioni· a Lorenzo Tramaglino. Egli capi di dover fare tutto il contrario. CA~IILLOVACCARO. L'ultimachiamata sotto le armi in Inghilterra. Ma questi sono i poveri invalidi già battuti dai Boeri 1 - l\la ch(l ! Questi sono i nuovi soldati che devono domare i Boeri! Il comm. Ravà si preoccupa pur lui della condizione misera in cui tròvansi molle famiglie, e della impossibilita cli frequenza e di profitto nei bimbi a quelle famiglie appartenenti. L'on. Gianturco promosse all'uopo i Patronati. Ma questi - oltre al non riuscire educativi, perché prostituiscono la dignità vergine dei bimbi con l'idea dell'elemosina - non riuscirono a levare dal buco che alcune croci da cavaliere pei pochi, che, ingenui o furbi, furono o se ne finsero entusiasti. Infatti - frutto di una propaganda insistente degl'ispettori scolastici - sorsero non vivi nè vitali appena 844 in ben 18.443 gruppi di popolazione, che sono sede cli scuole in Italia. Funzionano nell'anno corrente 500 di essi? Ne dubitiamo fortemente. Meglio dei Patronati funzionano gli Educatr>ri e meglio ancora e più efficacemente funzionalaReje?ione dove - come in alcune città dell'Alta Italia •· ha potuto assurgere alla dignità e stabilità civile di servizio pubblico e come integrazione inevitabile della obbligatorietà dell'istruzione (1). Svizzera » >> 24 » Il 41 » Italia » D 485 » >> 49 " Altro che ombrìa ! Presso noi u• generale sta ad un Provveditore agli studi, come 10 sta ad I. (2) Leggasi la bella monografia dell'on. Credaro, pubblicata dalla Critica Socia'e nei numeri <hl 1° marzo 19,}Uin poi. BibliotecaGino Bianco ( Lustige Bliitte1· di Berlino). L \..FUNZIONE IN"DUS1,RIALE DEL MUNICl?IO MODERNO Per semplificare e rendere più agevole e completa la ricerca che ci proponiamo (1), ci sembra opportuno limitarla a qnelb che tra le uuove funzioui municipali potremo chiamare nuovissima, e il cui retto e proficuo adempimento richiede - poi che essa è di tutte la più importante, delicata e com1)lessa - il concorso di uu maggior m1mero di circostanze favorevoli e l'esistenza di speciali e piì1 sieurt: gan:,nzie o coudizioni, di q uelJe che uon siano generalmente necessarie per il uormale fl beueticc;> esercizio ùellt: altrt>. Intendo parlare di quelle funzioui ed attribuzioni del Municipio nuovo, che • 11111c1arattere industriale. Ed è pertanto eddente che le <.:ouclusioni cui 11oi perverremo relativamente alle c:o dizioni che valgono ad assicurare il buou funzionamento ed il successo <li questa impo1·tante e particolar forma ,lell'a.ttivitù mnuicipale, ,·arranno a più forte ragioue per l'escreizio dellt: rimanenti fuuzioni, che di (1) Si veda, in questa stessa rivista, nei num. 11 e l~ di quest'anno, il nostro articolo su« Il Munic;pio 1111ovo ».- E necessario avrertire che il presente anicolo e quelli che seguiranno costituiscono i successivi capitoli di uno studio su « La ftmzionc iudustria/,; del Jlf,rnicipio mode,·no e le co11dfaio1ti dti Co1111111itialiani », di cui l'articolo or ora ricordato rappresenta i"ii:troduliOlle.
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