Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VII - n. 16 - 30 agosto 1901

RIVISTA POPOLARE Dl POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI 305 che mandano il loro migliore oratore (Ferri) a combattere in Romagna l'ultimo focolaio vero del· repubblica- , nismo ; sono essi che, per non cadere nel ridicolo facendosi aperti sostenitori di un collettivismo monarchico, e per non ricevere le staffilate di Marx e di Engels, che sorgerebbero dalle loro t~mbe diuanni 11: collettivisti rinneganti la repubblica, hanno trovato rn Parlamento e fuori la balorda formula negativa del collettivismo a-monarchico (Turati) ed anti-monarchico (Ferri). ( 1) . . . E dopo ciò pretendere che 1 repubbiicam possano fare la repubblica, quando i socialisti si gloriano di avere ridotto all'impotenza i repubblicani e di aver6 discreditato la formula repubblicana, è una ironia di µessimo genere, che si pnò permettere un qualsiasi Albus, che sarà certo uno di coloro pei quali i monarchici conservano molta riconoscenza; dato che non l'abbiano già ai loro stipendi. * . • * Mentre scrivo ignoro ciò che risponder~ ~r~auge!o Ghisleri, che mi ba avuto cooperatore att1v1ss1mo sm dal J878 nella lotta pro repubblica, all'invito di Albus; Cavallotti tornasse in vita, imporrebbe loro di non adoperare il proprio nome per vituperare il mio. Forse insegnerebbe loro, che non è lecito commettere un anacronismo stridente prendendo lui come simbolo di un rep11bblicanismo militante, quando egli noni lo era, per motivi altissimi che souo espo3ti nella lettera a me diretta e pubblicata nella Rivista vopolare del 30 marzo 1898, e che avrebbero trovato ulteriore conferma nei moti del 1898 (li. Troverà fortuna la propoRta del Circolo Felice Ca-val• lotti? In Italia la cosa non è del tutto inverosimile. (2) Se la trovasse non toglierei a pretesto la espulsione per passare nel campo avversario; oll. nò ! Ma mi confor!;e• rei colle parole di Cavallotti: <r La popolarità può es- « sere una forza 11tile - ma bisogna avere il coraggio « cl'injìschiarsene ». Il caso mio poi servirebbe di ammonimento a quanti vorrebbero far professione di fede repubblicana in Italia. Insegnerebbe elle trentanove anni di vita -- quanti ne corrono da Aspromonte ad oggi - consacrati ad un iòeale; il carcere sofferto, le battaglio combattute, i sacrifizi pecuniari fatti, fa rinunzia alla voluttà ed ai be• so però che c'è stata già un .Associazione repubblicana di Roma, che prende nome da Felice Ca·vallotti,cbe ha dato la ri~posta desiLo scioperodei milionari nefìzi del potere, i libri pubblicati i discorsi pronunziati, tutta l'attidtà fisica, morale e intellet,tuale spesa per l'idea.le durante i suddetti trentanove anni, vengono distrutti e cancellati dalla grave colpa di avere reso giustizia - niente altro che giustizia - ad un morto, che si combattè per trent'anni cir• ca mentre era vivo e potente, e se ne affrontò l'ira e la vendetta el'fotti va com battendolo in quel che doveva esser0 combattuto. derata. 12) L' Associazione romana ha infutti votato un ordine del giorno col quale s'invitano le altre associazioni analoghe d' Italia, a proporre al gruppo parlamentare re.pubblica.no la mia espulsione, avendo io rinnegato i principi professati pel passato colla commemorazione di Crispi fatta nel Con• siglio provincil>-le di Caltanissetta. Non conosco i membri dell'associazione che si è preso l' incomodo di scomunicarmi; nè so se siano repubblicani autentici o di princisbecco: voglio supporli· I milionari; Avvezzi a non far nulla, per scioperare, non ci resta che metterci a vangare. (Uomo di Pietra di Milano) I puritani sbagliati della Felice Oavallotti di Roma potranno e- , spellermi dal partito repubblicano; ma non potranno mutare la mia coscienza. Non vi riuscirono le minacce e le violenze, le blandizie e le seduzioni di autenticissimi. Sono certo, però, che dopo tale proposta, se Felice (II 1--'iùvolte ho avuto agio di ricordare qui stesso l'esplicita profes,ione di repubblicani,mo di Eugt-ls ; ma. giacchè ci sono molti imbecilli monarchici e socialisti che si divertono a gabellare per monarchico il socialismo tedésco, riproduco dall'opuscolo di Labriola, di cui pP-rfatale esigenza dello spa1,io la Rivista si occuperà in altro numero, queste parole di Engels: · <I Marx ed io, da quarant'anni, ripetemmo a saziet:\, che fra noi, la repubblica democratica è la sola fo1'111a politica in cui la lotta fra la classe operaia e la classe capitalistica possa dapprima universalizzarsi, indi toccare la sua mèta con la vittoria decisiva del proletariato. <I Di fronte al proletariato, la repubblica si distingue dalla monarchia soltanto per ciò, che essa è la forma politica più acconcia ed appropriata al futuro dominio della classe proletaria. » Il Vorwae,·ts del 1. gennaio 1901 commentando le citate parole di Engels dichiarava che « la formula repubblicana è il pre11,pposto necessario della emancipazione socialista. » E. Ferri che in uno dei primi numeri della Rivista Popola,·e aveva annunziatò di essere non repubblicano, ma anti-monarchico, ripetè la formula in risposta ad un mio articolo nella Rev1<eSocialiste del 15 aprile. La lezione delle rose del 1898 e la lott11de1l'ostruzio11ismo, parvero che avessero indotti a resipiscenza tutti i socialisti ; ma la più gros~a frazione è ritornata alle tendenze monarchiche. (2) Correggendo le bozze di stampa, come feci comprendere in principio, posso aggiungere che Ghisleri ha giudicato come poteva giudicare un galantuomo. BibliotecaGino Bianco Crispi vivo; non vi riusciranno i necrofobi valorosi o i botoli ringiliosi colle critich..i disoneste e colle scomuniche sciocche sino alla bestialità. Io mi trarrò da parte ammirando questa Italia in cui il p1iritnnisino ha fotto passi così rapidi e giganteschi da rendere necessaria la mia punizione esemplare; e sopratutto mi consacrerò a dissipare ogni lontano sospetto che i determinanti della punizione inflittami abbiano potuto essere l'analfabetismo, o l'invidia, la bieca passione di parte, la voluttà della calunnia. D.R NApOLEONE CoLAJANNI. Deputato al Parlamento (1) Le parole testuali di Cavallotti sono le seguenti , « Se tu poni mente all'opera mia da vari anni vedrai, che « non c'è che uno sforzo continuo, febbrile, per vedere di « scuotere la fibra del paese e per rialzarne le energie nei « ~oli modi che credo pos~ibili, poich~ ;,. "" paese che non si (( J 1'ivollato nemmeno dopo Abba Carima ~ ,·idicolo sperare eh• e, si rialzi da s~ col metodo rivoluzionario >>. Perciò Cavallotti non volle far parte del gruppo parlamentare •·epubblicano e si pose a capo del gruppo mdicale. (2) Sino a questo momento - 30 agosto - l'iniziativa della Fetice Cavallotti, dovuta probabilmente a ripetute fogliette di quello buono de li Castelli, non ha trovato imitatori nè in Italia, nè tra IE: altre ventiquattro società che compongono la Federazione repuLblicana del Lazio, la quale in questi giorni ha avuto occasione più volte di adunare i suoi rappresentanti.

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