314 RIVI~TA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI sanno ancora come gli armamenti sono stati per;ezionali al eiiorno d'oggi. Ma questa perfezione non è_ stata possibile che in forza di spese enormi. Cpsi ciascun colpo dei grandi cannoni delle nostre corazzate costa 8,000 lire, dico 8,000 lire. In base a questi dati, le guerre, ai nostri giorni, sono diventate estremamente costose. Gl'inglesi per farla finita coi 400,000 Boeri, spendono 5 milioni al giorno. Se la guerra col Transvaal terminerà fra uno o due mesi, essa sarà costata all'Inghilterra più di 5 miliardi di lire, e probabilmente più di 500 milioni ai Boeri. Grazie alle celebri opere di Maurice de Bloch, è diventata ora una notizia volgare, ormai conosciuta da tutti, che una guerra gene- ' raie in Europa costerà almeno 100 milioni al giorno. E appunto nel numero della Vita Inter11.azionale, ove é comparso l'articolo del prof. Catellani, è stato dato l'annunzio di un opuscolo, destinato alla propaganda popolare, in cui si trovano queste cifre. Ora, per conquistare tutta l'Europa, la Russia dovrà fare la guerra a tuttì i paesi del continente. Ciò sarebbe dunque la guerra generale. Supponiamo che la Russia dovesse mettere almeno cinque anni per compiere questa opera gigantesca. Come si vede io concedo molto al prof. Catellani ! - Ora cinque anni di guerra, a 100 milioni al giorno, sono 180 miliardi di franchi. Ma perché la Russia possa esser vittoriosa, bisognerà che spieghi da sola tanta energia quanto tutte le altre potenze messe insieme. Le occorrera per conseguenza, spendere almeno tanto denaro quanto quelle. Dunque, su 180 miliardi, essa dovrà a far poco spenderne 90.Ora, dove la Ru<;sia troverà una somma cosi colossale eguale ai tre quarti dei debiti di tutti gli Stati del nostro continente ? Non saranno certamente i sudditi dello Czar che potranno sottoscrivere un tale prestito, essi che sono incapaci, attualmente, in piena pace, di fornire al loro governo i miserabili 400 milioni di lire di cui ha bisogno. L'ultimo prestito appunto di 400 milioni ha dovuto essere emesso a Parigi. Io sono sicuro che i capitalisti europei non sarebbero cosi stupidi da prestare 90 miliardi alla Russia, proprio per aiutarla a distruggere l'indipendenza del loro paese, e per portarvi il ferro ed il fuoco. Quanto all'America, è anche poco probabile che essa faccia un prestito così colossale alla Russia, per un impresa cosi aleatoria come la conquista dell'Europa occidentale. Se la Russia ha veduto abbassare il suo credito, in modo considerevole, il giorno in cui ha attaccato una potenza cosi tarlata come la Turchia, si può immaginare quale sarà il suo credito quando si metterà in una auerra contro l'intera Europa ! In conseguenza, la Russia non potrà mettersi in una guerra di avventure di questo genere, anzitutto per mancanza di mezzi, perché tutti sanno che la Russia è povera, estremamente povera, molto più povera dell'Italia. Ma ammettiamo, che i mezzi li trovi. Come si vede, io faccio così una prima concessione alla politica astratta, una delle concessioni più grosse, perché come dice il proverbio : « senza denaro, senza •Svizzera ». A più forte ragione si può dire: « senza denaro, senza armata ». · Supponiamo dunque che i mezzi si trovino e consicleriamo quali probabilità avrà la Russia di poter conquistare l'intiera Europa. L'Europa ha attualmente quasi 390 milioni di abitanti, di cui 100 milioni sono Russi. Questi dunque dovranno combattere 1 contro 3. La lotta sarà dunque abbastanza ineauale. Oggi l'Europa è ~ivisa, e i Francesi stanno coi Russi; ma se questi ultimi volessero conquistare tutti gli stati occidentali, la scena cambierebbe immediatamente. I Tedeschi, per esempio, posti nell'alternativa o di subire Io Knout moscovita o di cedere l'Alsazia Lorena, preferirebbero certamente dei due BibliotecaGino Bianco mali il minore, e renderebbero quelle provincie, alleandosi con la Francia per combattere la barbarie orientale. La Russia coi suoi 5 o 6 milioni di soldati si troverebbe cli fronte a 12 o 15 milioni di soldati europei, meglio armati, meglio istruiti e meglio equipaggiati dei suoi. Si aggiunga di più che se la Russia vuol conquistare l'Europa, dovrà iniziare la guerra. Ora tutti sanno che la Russia é molto più debole nell'attacco che neJJa difesa. Di più, con gli armamenti moderni, tutti gli assalitori, in generale, hanno uno svantago-io considerevole. Questa verità è ormai· riconosciuta da tutti. La probabilita dunque che i Russi sconfiagano tutti i loro avversari, e che i generali dello Czar penetrino a Edimburgo, a Brest, a Cadice, a Marsala e a Sparta, regge poco. La soluzione Opposta è, invece, molto verosimile: che, cioè, la Russia perderebbe in questa formidabile partita, che sarebbe invasa, e che alla conclusione della pace dovrebbe abbandonare alcune province ai suoi vicini. Se la Russia volesse conquistare l'Europa intera essa avrebbe anche contro l'intera Europa. In questo caso l'Europa sarebbe un ben più grande pericolo per le Russia che la Russia per l'Europa, anche per la semplice ragione che il mare non apparterrebbe alla Russia di cui la flotta è più debole, non soltanto di quella dell'Inghilterra, ma anche di quella della Francia. II. Seguiamo, però, ancora il prof. Catellani nelle sue supposizioni. Ammettiamo che i soldati dello Czar abbiano conquistato l'Europa intera; che Lisbona, Madrid, Londra, Parigi, Roma, Berlino, Costantinopoli, senza parlare di Amsterdam e di Bruxelles, diventino dei capiluoghi di provincia dell'Impero Moscovita. Non si può star seri dinanzi a queste affermazioni. Ma lasciamo andare. Il giorno che l'impero russo sarà esteso fino al!'Atlantico, che succeclerà? Se gl'imperatori di Russia lasceranno alle grandi nazioni europee le loro attuali istituzioni, i loro ministri responsabili, i loro parlamenti, la loro libertà di coscienza e la loro libertà di stampa, le grandi nazioni europee non avranno perduto nulla con la conquista russa. Al contrario, questa avrà prodotto un immenso beneficio. Essa avra realizzato l'unione dei popoli europei. Al di sopra dei governi locali vi sarà un governo superiore che dirigera gl'interessi del gruppo iutiero. Se questo governo sarà giusto e benefico, o che stia a Pietroburgo o a Roma, la sua utilita sarà incontestabile. Ma se dopo aver conquistata tutta l'Europa, la Russia vorrà imporle il suo dispotismo semi-orientale, allora la scena si trasformerà completamente. L'Europa, è evidente, non simpatizza con le istituzioni dispotiche. Gli inglesi non rinuncerebbero in buona pace alle loro libertà sette volte secolari, al loro glorioso Parlamento per lasciarsi governare dai telunovniks russi. Se i russi vorranno dunque imporre le loro attuali istituzioni all'Europa, le resistenze saranno terribili. Le rivolte scoppieranno dappertutto. Per vincerle e domarle, la Russia dovrà occupare militarmente tutta l'Europa, e le bisognera, per far ciò, mantenere, a far poco, 6 o 7 milioni di soldati. Come li pagherà? Le tasse sulle nazioni vinte non potranno bastare, perché è una verita, ormai banale, che la dominazione su di un popolo ·cosciente della sua individualità sociale, si salda semp1·e in deficit. I Francesi spendono molto più per mantenere l'Algeria sotto il loro giogo di quello ch'essa loro renda. Se l'India paga l'armata inglese, é perché l'India é composta ·di un numero considerevole di comunità nemiche tra loro; ma se tutti gl'lndiani fos~ero uniti per rivendicare la loro indipendenza, occorrerebbe un esercito così numeroso che tre bilanci indiani non potrebbero bastare. Contenere dunque sotto il giqgo delle nazioni
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