Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VII - n. 16 - 30 agosto 1901

RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZF. SOCIALI 313 punta contro la famosa relazione Torraca; nella quale era lumeggiata la grande, la dolorosa miseria del nostro insegnamento primario. Non si può che assentire toto corde col Ca~telli, cho senza volerlo infligge un severo biasimo ai governanti italiani, ricordando loro " che iu uno Stato libero il « còmpito dell'educare è la politic11,pitt accorta, piìt ra- .: gionovole e più sicura. » Ma lo si de,-e richiamare alla realtà, assai più modest11, di quella che egli vorrebbe faro apparire, quando afferma che il lavoro mannaie educativo ha conquista,to oramai le scuole elementari, !e normali, i ricreatori popolari e gli educandati. Sulla utilità cli questo hworo manuale co111es'insegua nelle nostre scuole - e uou si può insegnarlo di versamente per deficienza di mezzi - limitando la critica alla esteu:;ione deJl'iuseguamonto stesso, si dovrh riconoscere non corrispondente al vero la precedente affermazione ottimista, ponendo a raffronto il numero degli insegnanti che in undici anni - 1889-1899 - frequeutarono la scuola, per così dire normale, del lavoro manuale, di Ripatransone, con quello totale degli insegnanti : 953 di fr.onte ad oltre 50,000 ! Questa enorme sproporzione, viene ridotta di ben poco dal numero di coloro che frequentarono i corsi di conferenze dal 1898 in poi : <la 1813 insegnanti. Il Castelli esalta con ragione i sacrifizi incontrati dai maestri, che vollero frequentare la scuola di Ripatransone; ma gl'italiani do - vrebbero sentirsi umiliati, apprendendo che dall' Um• bria, dalla Romagna, dal Molise alcuni insegnanti si couùussero alla scuola a ]_Jied.i.. non sono nemmeno verosimili, perchè in un anno nc>11 si potevano ottenere. Passando sopra all'insegnamento dei lavori femlllinili, tlell'igie11e e dell'economia domestica - ch'è u11 pio desiderio piìì che alt1·0 - si pt1ò. e si elevo concludere che scarsissimi sono i risultati ottenuti sinora llel campo del hlvoro edncativo; e cessato l'illlpulso del Baccelli, che s'i li udevit di potere al meuo ott.enere qualche cosa, colle semplici circolari, cogli incoraggiam,,nt;i verba,li - alteruat.i talora con qu'llche efficace centinaio d1 lire in snssidio ai volenterosi - e colla, réclame snlle sne propost<'-, si <leve temere che santu no ancorn piit scarsi. Così dev'essere, perchè è vano parlare cli certe riforn1e educative, che hanno, però, non piccolo valore economico, qnanclo mancano i quattrini. All'egregio sig. Castelli ed ai ministri della Pnl>blica Istruzione che dovrebbero essere coadinvati dal ministro dell'Agricoltura, è cb raccomandare la lett.ura dei rapporti an11u1tlidel Dipartimento dell'Educazione negli Stati Uniti, per vedere ciò che si de\'e operare e si può ottenere in fatto d'istmzioue e cli lavoro educativo. A dimostrare ii1fine la inutilità assoluta dei tentativi it:,liani per impartire l'insegnamento agrario iu modo verame11t,e pratico, serio ed utile, basta ricordare che l'Inghilterrn ha destinato oltre <pmttro milioni di lire all'anno per la sola istrnziono agraria in Irlanda. Quanto il ministero della Pubblica Istrnzione non .ne consacra a tutta l'ist,rnzioue elemen• tare iL1 tn Ltoil regno; la metà circa dell'intero bila11ci,, del rniuist,ero di Agricoltnm e Com m orcio inglose ! AVVISAOGLAIBBONATI Con questo dato di fatto parecchie rose vengono spiegate. l\fo non si può lodarlo della meraviglia che dimostra, rilevando che a Ripatransone accorsero i n segnau ti pe1:fino dalla Sicilia e dalla Sardegna ... Quel pe1:fino è alquanto inginrioso per le due isole. L'ideale della servilità. Por varia.zioni cli resideuza, invio copie arretrate reclami. ecc., gli abbo!.lati clebl>ono u 11ireuna fa.scettri con cni ricevono la <I Rivista D. indirizzandola al Sig. Gioacchino Montalbano, Via della Vite, 74, Roma. Più interessante è tutto ciò che si riferisce all'insegnamento pratico dell'agricoltura nelle scnole elementari con relativi campicelli e festit degli alberi. L'iniziativa del Baccelli non si potrebbe lodare abbastanza; ma in questa come in tante altre cose, egli nou si accorgeva che la g:ande Rproporzione tra i mozzi e il fine doveva, farla cadere miseramente. I duemila settecento cinquantaquattro campicelli che sono stati annessi alle scuole, rappresenterebbero uu successo relativamente confortante, data la brevità dd tempo trascorso dal giorno in cui il Baccelli lanciò la proposta: malia estensione della maggior parte dei me desimi, avverte subito chi lrn avuto la pazienza di leggere tutti i dati statistici, che si tratta di tentativi irrisori. Un campicello di veuti o cinquanta metri, è meno cli quell'atrio che non dovrebbe mancare in ogni scuola Non ce ne sono che trentasette che arri vano a 10,000 metri e per lo più sono in Sicilia o nel Mezzogiorno. Nessuno in Sardegna. La prevalenza di questi campicelli nelle regioni- dovo è meno curata la scuola, più che nel predominio dell'agricoltura, si deve cercarla nel fatto, che nel Mezzogiorno i comuni posseggono dei demanii. Di qualche campicello il maestro non si potè servire perchè composto di nude rocce. L'insegnamento agricolo nelle scuole elementari dove· è stato iniziato, in generale è cosa assai meschina, innt,i]e, ridicola, e sarebbero miracoli quelli decantati dal Castelli in provincia di Trapani se fossero veri; ma Biblioteca Gino Bianco ( Tit Bits di Londra) La politicaastratta Il professore Catellani ha pubblicato, del mese scorso d'aprile, nella Libertà di Padova, un articolo, intitolato IL PERICOLROusso, riprodotto nella Vita Internazionale del 20 maggio. In esso si legge il seguente brano: « Ecco lo scopo della Russia nel promuovere la con- « ferenza della pace dell'Aja : assicurarsi le spalle in « Europa ; ottenere la diminuzione degli armamenti da « tutti gli altri Stati europei ; restare anche dopo que- « sta diminuzione proporzionale, 10 Stato militare più « forte del mondo; e compiere la conquista dell'Asia, « per rivolgersi di bel nuovo, dopo averla compiuta, a « tentare poi quella dell'Europa. >> Ecco qui il saggio più riuscito di politica astratta che si possa immaginare ! il saggio, cioé, di una politica che non considera per un solo istante le realtà positive nello spazio e nel tempo. Tutti sanno che, ai nostri giorni, il servizio militare obbligatorio é introdotto in tutti gli Stati dell'Europa continentale. Una settimana dopo la dichiarazione di una guerra, le grandi potenze europee, da sole, possono mobilizzare 14 milioni d'uomini. Tutti

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