Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VII - n. 16 - 30 agosto 1901

RIVISTA POl'OLAllE Dl POLITICA LE1 TERE E SUE:VZE SOCiALI JI I I tedeschi del Tirolo se ne con vin,-ero, ed a rimuoverlo proposero dei temperamenti, che sarebbero slali, se adoLt.aLi un avviamento all'auto:1omia desidernta dall'elemento italiano: autonomia, ch'ern un desid-?ra,- tum lega le e che nulla aveva di rassomigliante all'aspirazione irredculisla cara agli antichi prog1·essisti del Trentino, che miravano all'annessione all'ILalia. Fiduciosi nelle promesse dei tedeschi, quest'anno gl'ilaliani di tutte le gradazioni politiche - il clerical..: in prevalenza: su otto deputati, quattro sono prcLi, ed uno dei laici è clericale - ritornal'Ono nel 1a Oi..:La. Ma le promesse non furono mantenute, e l'antagonismo tra italiani e tezione, disse che: i cittadini di Trento riprooano la sl~al i, della maggioranzri tedesca olla Dieta di Innsbrue, e .fanno voti 1-/ie la lotta per l autonomia abbia nel futuro ajero2re sempre più accanita ed energica, con la concordia di tut i gli italiani. « I Letleschi del Tirolo, vi si affermò dagli italiani, si sono creati la J)l'ospe1·ità di cui godono coi den-1ri dei lre11tini: i grantli mezzi di comunicazione li hanno sviluppati a "pese degli italiani. » « I [anno speso milioni pe1· lol'O: a noi sono rimasto le 111'icio'e.Lo scorso anno oltre due milioni hanno impiegalo in coc;Lru,,ioni cli strade, ecc., ecc.; a noi hanno dato una vendeschi, i11vece, ebbe modo cli riacutizzarsi, a causa della denegata nomina cli un quinto italiano, del professore Lorenzoni, alla cattedra di economia politica nella Università cliJnnspruck, mantenuta, a spe"e del Trentino e del Tirolo. Partenza degii allea'i tina di mila corone. « La nostra miseria è grande. Essa lancia i nostri trentini. che non trovano pane in patria, dovunque vi è lavoro e pane. Sono sparsi in tutto il mondo .. \. noi è rimasto u11 triste retaggio : la pellagra! 1-\ bbiamo paesi dove il 30, il 40, il ;,O per cento degli abita11ti sono affelli da questa malaLLia,che è la Yergog11a dei lemµi odierni. Siamo pieni di debiti e pieni di ipoteche. In conseguenza di ciò gl'ilaliani si sono ritirati dalla Dieta e sono ritornati all'antico astensionismo, p r o v O· cando una vi ,·a agitazione nel paese. Si sono tenuti molti meeiings. A Riva, ad Ala, a Rovereto, i Consigli comunali rispettivi espressero il voto di continuare la lotta a tutta oltranza sino al raggiungimento dello scopo. Trieste, nobil~ e generosa sempre, s1 ,è associala al movimento per mezzo del suo Consiglio comunale, che ha mandato per acclam,:,,zione « il suo ·« saluto e I' augurio << della vittoria ai fra- ·<< telli trentini lottanti · « per il conseguimento ·« dell'autonomia. » << Basta ricordare le espropriazioni fo1·- zate per mancato pagamento cli tasse: la lotta del piccolo p1·0prietario espl'Oprialo per la riconquista del campicello, l'altalena accanita e dolorosa di questo possesso con traslalo dalle lasse. Una particolarità del1a lotta è questa: vi prendono parte attivissima - contro il programma antinazionalista prevalente altrove :pel pa$sato - i socialisti che sollo la guida Il ritornodei vittorio,i « Quali compensi abbiamo noi? Nessuno. Non istituti sussidiati dalla provincia adatti per noi. Abbiamo scuole pessime, senza luce e senz'aria, dove i bambini invece d'imparare intisichiscono. In nessuna parte dell'Austria si verificano condi - zioni simili. I nostri Comuni sono oberali :attivissima ed intelligente dell'avvocato Battisti e dell'avY. Pisce! hanno preso il posto che una volta tenevano i progressisti rappresentati dal giornale L'Alto 1ldige. l socialisti nel Popolo hanno un organo ben fatto di propaganda eflìcace. Lo stesso Ballisti, in un volumetto di note storiche, ha descritto efficacemente una campagna autonomi - -.stica mettendo in evidenza la parte presa dai socialisti nel risollevare la quistione, che sonnecchiava da tempo - da mollo tempo. Della natura del confhlto ,tra tedeschi e italiani si avrà un'idea da questi lamenti ,che vennero formulati esplicitamente nel grande Comizio di Trento, il 12 luglio : comizio presieduto dal sig. Fausto Pasini e nel quale parJ,,rono eloquentemente l'Avv Silli, e il Dr. Battisti. L'ordine del giorno presentalo dal Dr. Bertolini, e volalo per acclamaBiblioteca Gino Bianco ( 1Valwe Jacob di Stuttgartì dai debiti, perchè la provincia non provvede a niente. << Questo s1ato cli cose, questo immiserimento ha generalo la corruzione. Basta che un capo-comune sappia larvare le sue trufferie col patriottismo au • slriaco per caYarsela liscia.». rvla perchè non furono tenute le promesse fatte dai tedeschi nello scorso anno : prqmesse falle dallo stesso Imperatore ai settanta delegati italiani, capitanali dal Barone Malfatti, che gli si presentarono ad Jnnspruch? J•:cco il punto interessante della quislione. Si venne meno alla parola pel malvolere del governatore Con le ìVIerwelclL; il quale alla sua volta non è che lo strumento del partilo pangermanico, di quell'Alt deutsche Verband. che vuole una Germania dal Baltico all'Adriatico e che nel Reichstag austriaco ha

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