Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VII - n. 15 - 15 agosto 1901

298 RIVISTA f'OPOLARE DI POLITICA LE1 TERE E SCIENZE SOCIALI cio in cui le tasse fossero piuttosto lievi, alqna,nto inferiori a quelle universitarie, Ci ammaestra l'Inghilterra, della cui prosperi ti\ è certo causa ·potentissima l'autonomia delle Università, e l'indipendenza dell'Ate11eo dallo Stato, la quale ha p<1rmesso l'espansione della razza anglo-sassone in tutte le parti del globo, lasciando alla gioventìt libero campo di esplicare le proprie energie nelle indnstrifl e nel commercio. (Economista di Firenze - 4 agosto). , Paolo Orano: I timidi e la timidità. - Il timido è comparso sulla ribalta diilla storia e della letteratura con le Confessioni di Rousseau. La straordinaria popolarità di quest'uomo si dove al fatto che erano già molti nel secolo xvm i temperamenti inquieti, dominati dall'oscuro tremore psichico, accecati dall'impeto dul sentimento e trattenuti angosciosamente in nna iwmobiliti\. di cose inanimate, 03Sia le nature tecnicamente timide Poi vennero i jonl'naux fotimes dell'Amie11 dello Stentl 1 hall, di i\farie Ilashkirtseff; poi i t'omanzi còme l'Adolphe di Benjamin Constant, giit giit sino al Disceple di Panl l3onrget. Darwin, Mantegazza, Mosso banno scritto in proposito, ma il primo a occuparsi espressamente della, timidità è stato Dugas in un artic~lo della Rev1ie Philosophique diretta dal Ribot. Persuaso che fosse aucora necessario tornare 'sul tema il <lott. Paul Hartenberg ha pubblicato nella Bibliothrq1i~ de philosophie contenipomine un volume di 264 pagine dal titolo : Les timides d la ti11tidité. Ma egli· non può lrntrire l'opi nioue d'aver esaurito l'argomento, percltè i cultori di tali stndi vedono subito che esso è lasciato nncora ai preliminari. Le radici della tirniclità stanno nel soffocamento o anche nella limitazione sociale attua.le al bisogno ses1male, e che solamente un profondo riordinamento della vita di relazione, dt fronte ai diritti della natura e dfllla Umana forza della riprorluzione, ·può gnarire. Risultato molto lontano da un mondo che ricostruisce i con venti e porta nella società i vecchi dissolventi sistemi gcsui• tici, camuffati cli tecnicismo cattedratiC(> tc<leS<'.O.L'attività sessuale soffocata si ravvolge rnpidamente sn sè medesima. L'involuzione ricolma la vitrL psichica, diventa il centro esclusivo dell'attivith cerebrale e conduce al senilismo precoce, alla più disperata dello malattie ohe prepara rovine alla società. I timidi sono ammalati incurabili individualmente. Un timido che guarisce non si può dil' tale. La terapeutica del male insegnata dal dott. Hartenberg è vano sistema di palliativi. Si tratterebbe di far diventare il timido uno spadaccino, di sottometterlo a un regime igienico, a massaggi, di farlo viaggiare, di gettMlo nel tumulto gaio del mondo. Il malanno è sociale, e la cura dev'essere sociale. :È la società che getta gl'individui secondo le impronte che ha. Una rinnovata società può solo vincere la tremenda malattia che nei popoli vecchi d'istituzioui ili fedi, di costumi e d'ipocrisie è addirittura epiden;ica. In un ambiente libero cli nebbie e di ostacoli l'i ndividno avrà la robusta coscienza del suo valore 'e isarà robustamente volitivo. L'arte, allora, perderà certamente di importanza, e le opere d'arte scemernnno di numero e di pregio ; l'arte forse morrà, poichè la vita non avrà piit bisogno di sostitutivi. Ma, in cambio la dta trionferà. Per il q_nal trionfo, io m'auguro sinc~ramente quella morte. (Rivista Politicq, !! LetterMia Luglio). B bi oteca Gino Bianco 11arold Oox: Progressoamerloanoe commerciobritannico (Ì). il progresso dègli Stati Uniti di America non dove arrecare meraviglia, Essi hauuo grandi vantaggi sull'Inghilterra: un'area praticamente illimitata di terreno vergine, bagnato d-a magnifici fiumi, immense ricchezze minerali, un popolo libero, per il solo fatto di vivere in un pa se nuovo, dai pregiudizi di ogni sorta, e una immigrazione degli elementi più attivi della popolazione del vecchio mondo, e, inoltre, la possibilità di prendere a credito dai paesi vecchi tutto il capitale di cui avetsero bisogno. Gli Stati Uniti avrebbero probabilmente raggiunta l'Inghilterra venti anni fa, se non li avesse inceppati un sistema fiscale assurdo. Pure le barriere fiscali hanno uocinto agli Stati Uniti molto meno di quanto avrebbe fatto ad un paese meno grande, perchè r,ono compen - sate dal completo libero scambio esistente fra i vari Stati, che non ha impedito lo sviluppo della industria negli Stati del Sud e dell'Ovest, clivenuti dei temibili <loncor.renti ,per quelli del Nord, che prima avevano il monopolio dell'industria. È da presùmersi che il progresso sarebbe stato anche più rapido, se si fosse adottato il libero scambio con l'estero. Nel numero di marzo della Rivista,, Mr. Flint esprimeva l'opinione che gli Stati Uniti fossero giunti allo stesso livello dell'Inghilterra, e se ne rallegrava. Gli inglesi non ne sono dolenti, come mostra di credere Mr. b'lint. L'esperienza del commercio colla Germania mostra che le esportazioni dall'Inghilterra sono cresciute col crescere della prosperità tedesca .. "f Altrettanto dovrà avvenire per l'America. Se le cifre della esportazione inglese in America hanno grandi variazioni, con una tendenza a discendere, ciò dipende dalle variazioui nei raccolti america.ni, dalla somma val'ia11to dei prestiti fra l'Inghilterra e gli Stati Uniti, e sopr:1. tutto dalle tariffe americane, che costringono il commercio inglese a prendere una via indiretta, e invoco di maudare lo proprie morci agli Stati Uniti, in ricambio ài quelle importate, ed ·inviarle al Ilrasile o al Messico, o a qualunque altro mercato neutrale, lasciando ai produttori di questi paesi la esportazione neg_li Stati Uniti. Un commercio diretto sarebbe forse un beneficio ad entrambi i paesi. ll sig. Flint cade in una curiosa contraddizione. quando egli osserva che le esportazioni americane in Inghilterra superano le importazioni; che, cioc\ l'America dà, per ogr.i dollaro di merci che riceve, due dollari cli merci, e poi nota con soddisfazione che l'America è il solo paese in cui la bilancia del commercio penda considerevolmente dalla parte buona. L'errore è cagionato dal falso concetto della funzione del denaro. Il denaro non è che un intermediario: in fondo, diret tameute, o indirettamente; le merci devono scambiarsi contro merci. È perciò che i liberi scambisti inglesi 11011 si preoccupano dell'eccesso delle importazioni dagli Stati Uniti. Nè può spaventare la minaccia del trnst americano dell'acciaio cli importare nell'Inghilterra del ferro e dell'acciaio sotto il prezzo di costo. I produttori inglesi e tedeschi hanno avuto più ordinazioni di quelle che potessero eseguire, quindi non si dorrebbero che alcuno andassero agli americani. Non sarà così quando l'indu stria attraverserà periodi di poca prosperità. Allora b (1) Presentiamo riuniti insieme questi nella North American ,·eview di luglio stesso argomento di àttualità. articoli pubblicati perchè trattano la lN, di R.).

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