E.IV/STA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCTALI 293 sca per eccellenza; deve figgersi in mente di divenire nazione industriale. Se la mancanza di carbone è un ostacolo, ricordiamo che oggi è entrala in iscena l'eleltricilà le cui applicazioni sono semplicemente miracolose, e ricordiamoci che noi possediamo grandi forze idroelettriche, che dobbiamo nazionalizzare. Giustissimo. Ma all'impresa grande di rigenerazione economica occorre la riforma nell'educazione : si devono abbandonare le vecchie vie e si deve balterne una nuova, tecnica essenzialmente; si deve sopralullo infiltrare nella storia e nella vita, senza perder mai di vista l'uomo, nel quale si impernia, dirò cosi, ogni sistema giuridico, economico, sociale. Io non voglio entrare nel pericoloso labirinto dei metodi : dico però che tutti quei metodi morfologici, i quali vanno per la comune, e tutti quei sistemi che la vita di un popolo stringono e meccanizzano in tabelle statistiche, sono incompleti. La vita dell'individuo è troppo complessa ed il metodo cli isolazione, trascurando i nessi che come rete fitta ogni giorno più si stendono e si allargano sulla superficie sociale, conduce a gravi errori. . Convinto come sono della formula spenceriana circa l'evoluzione, a me pare che la indagine psicologica non possa, nè debba venire esclusa nella ricerca economico-sociale. nell'animo dei giovani la credenza sulla necessilà di rendere ricca la patria : un uomo povero può essere grande; non può esserlo un popolo povero. E bisogna che lulti siano convinti che le vÙtorie dei popoli non si devono alla fortuna, ma alla sapiente (lunga preparazione, e che i paesi veramen le forti non hanno. bisogno di eroi. L'eroe è nulla senIl ritornodi Waldersee. Ogni nazione è un campo in cui agisce un vero e proprio sistema di forze, in continuo alternarsi cli equilibrio e squilibrio; questa l'armonia dell' Universo, questa senza dubbio l'armonia cli Bastiat. za l'ambiente. Di accordo. Può allora un fenomeno, sia pure per a• strazione cli momento, esser concepito staticamente ? Per avere un vero e sano sviluppo dell'organismo sociale, è necessario che tutte le forze componenti abbiano uno sviluppo armonico. E qui avrei finito, se non dovessi rivolgere un ultimo amichevole rimprovero al Nitli. Egli, quà e là, lancia dardi quasi avvelenati, alla politica ed agli uomini politici; e li lancia dai libri e dalle con·ferenze. Ha torto. Ma non posso dimostrarglielo nella chiusa di un articolo. Waldersee (alla folla che applaude e grida): Fatemi la carità, state zitti! Lascia terni sentire il rumore del cannone. (L11stige Blatte,· di Berlino) Fra i diversi fenomeni quindi esiste un rapporto, il quale potrebbe esser stabilito matematicamente : un turbamento in questo rapporto ha una ripercussione, più o meno profonda, più o meno estesa, a somiglianza cli quel che succede in quell'esperimento fisico, dove ci si presentano dei sistemi di piccole pallottole, lontane o aderenti l'una all'altra, penclenti per un filo cli coQui mi è lecito sollanlo di manifestare questo avviso, che vorrebbe anche essere un augurio : F. S. Nitti si guarirà dalla sua polilicofobia quando porrà piede a Montecitorio. Appena ci sarà entrato io son certo che si guarirà dalla presente malinconia, e saprà farsi largo lra i politici e nella politica, Lo ZoT1co. ~ullso~ilu~d~eJolmaarimnaercantile i DBrmania. L'evoluzione economicadella Germania. (Continiu1:::ione vecli N. 10) . Riuscito_ fino ad oggi vano il tentativo di ridurre 1 fenomem economici ad una causa unica, e di assegnar leggi all'Economia, non resta alJo studioso che limitare la indagine a quel rapporto di mutua dipendenza, magistralmente applicato dal Pareto nel Cours d'Economie. · Ed il processo, infatti, importa che il fenomeno debba esser seguito attraverso i tempi ed i paesi, Biblioteca Gino Bianco tone da una sbarra cli ferro o cli legno. Ed ora il rapporto turbato, simile ad un arco che torna allo stato primitivo, viene a ristabilirsi quasi automaticamente, ed ora invece la condizione anormale non soffre subito rimedio, rendendo più grave e più generale la crisi. Chi può negare il rapporto fra l'elasticità del mercato e la produzione, fra il consumo ed il salario, fra la distribuzione, la produzione e il consumo? Solo cosi possiamo spiegarci la decadenza di certe industrie che sembravano floride, cli commerci che pareva avessero le condizioni per prosperare, clicittà, di popoli. . lo studio il fenomeno della circolazione (Verleehrwesen), e precisamente nella forma della marina mercantile. La circolazione è senza dubbio il fenomeno tipico della odierna società. Gli economisti la trattano co1ne fenomeno a se, distinto dalla produzione, mentre la circolazione sia di persone, di notizie, di cose è sempre trasformazione cli beni. Produzione, consumo, distribuzione sarebbero tre fenomeni, oggi, privi cli significato
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==