Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VII - n. 15 - 15 agosto 1901

290 RIVISTA POPOLAllE DI POLITICA LETTERJ:; E SCU:NZE SOCIALI articolo, che nou bisogna badare alla condotta, che potessero eventualmente seguire gli interessati successivamente alla introduzione del dazio, e che in ogni caso questo modo di agire, come egli aggiunge testualmente, si deve sempre supporre il peggiore e più egoista possibile, perchè se l'uomo fosse di regola morale, altruista, benefico, non sarebbe nemmeno necessaria una legge, che _i_nteroenissea frenarlo. Ma di grazia: mi saprebbe ìl prof. Loria dire come un dazio possa agire di per sè, senza che intervenga l'opera: degli interessati 1 O tiene forse in serbo la chè non ne ha, e non merita quindi che si faccia tanto chiasso contro di esso e lo si assalga con tanta furia, perchè esso rimarrà finchè rimarranno gli altri ordini di fenomeni, da cui deriva e che lo determinano. Cosi il Loria deve convenire con me che la politica doganale deve esser giudicata prendendo come criterio le condizioni reali dei popoli, lo stato della economia nazionale, a cui si deve applicare, gli effetti che ne sono derivati o ne possono derivare. E qui conchiudo questa polemica con una dichiarazione di principio. scoperta del dazio automatico, come ha scoperto il sistema dell'economia automatica 1 L'invasioneamericana. lo rispett.o le ingegnose teorie della divisione internazionale del lavoro, del costo comparativo, degli sbocchi, astrattamen te vere, ma che poco corrispondono alle condizioni storiche, fra le quali si è svolta l'od:erna economianazionale ed internazionale, e sono costantemente alterate nella loro manifestazione concreta dai progressi della tecnica nella produzione, i quali rimutano continuamente e possono innovare radicalmente la costituzione economica di un paese (si pensi alla trasformazione industriale che l'elettrotecnica ha già iniziata e produrrà certamente nel paese nostro, il quale si credeva ancor pochi anni or sono perpetuo.mente condannato ad essere soltanto agricolo!), dai fenomeE poi, se nel sno incorreggibile pessimismo lo ignora o mostra di ignornrlo, non è per questo meno vero che molte leggi, e le maggiori, suppongono l' uomo morale altruista benefico : basti ricordare quelle che De regolano la partecipazione ai pubblici poteri. quelle che lo chiamano alla gratuita gestione delle pubbliche amministrazioni ed istituzioni, quelle che ne riconoscono I e grandi associazioni corporali ve, e via di cendo. -'<,,~(l tl.. ~"" ~ 'ft Ma, facendo ai;trazione da ciò, non si giustificano, e con ragione, in alcuni Stati i provvedimenti di protezione doganale anche coi gravosi obblighi che per l'assicurazione e l'igiene E io temo che, come ora gli americani ci battono già coi loro prodotti greggi, ci contenderanno il campo nel nostro stesso paese cui prndotti manufatti (Liebk11echt « Bluk in die neue vVelt », 1886). degli operai si fanno in sempre più larga misura cadere sui padroni ed imprenditori, rendendoli altruisti e benefici per dovere legale se non lo sono per dovere morale 1 E qui rilevo un'allra contraddizione del mio critico. A pag. :!4') vuole che i provvedimenti doganali si giudichino secondo il loro valore intrinseco ; a pag. 250 chiama la politica commerciale un ordine di fe11omeni superficiale e derivato. Ma un ordine di fenomeni, che ha poca importanza ed efficacia per sè ed è determinato nella sua natura e nella sua azione da altri ordini di fenomeni (tale essendo il significato delle parole superficiale e derivato), è impossibile giudicarlo nel suo valore intrinseco, perBibliotecaGino Bianco (Der Wahre Jacob di Stultgard) in monetarii e del credito e della finanza, dai sempre più perfezionati mezzi di comunicazione e di trasporto, dall'organizzazione corporali va delle classi operaie colla loro influenza sui saggi del salario e la durata del lavoro, dai provvedimenti di legislazione socia! e per la tutela dei lavoratori, ecc. Perciò quei principii non possono essere presi a fondamento (benchè non debbano essere del tutto dimenticati e possano fornire qualche elemento di giudizio per singoli provvedimenti) della politica commerciale esterna: un sistema di piena libera concorrenza internazionale cagionerebbe, con innegabili vantaggi, anche una costante perturbazione, sia danneggiando interessi creatisi per effetto degli ordinamenti ereditati dal passato, sia sopratutto \

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