RIVISTA POPOLARE DI POLITICA Lb:TTF.RE E SCIENZE SOCIALI 265 è quello sulla « Cri,;i in Russia», e sul minislt'o Wille, che il dott. Dillon considera, con Leo11e XIH e l'imperatore di Germania. u o dei lre grandi uomini clic dirigono la politica dell'Europa. li suo servizio di. co1·rispondenle da Pechino fu f' ,llo lra fatiche e µericoli immensi. Egli corse anche il rischio di annegare nel fiume Pei-ho, e fu salvo per miracolo. Le sue corrispondenze svelarono la vera natura delle operazioni militari in Cina. cc Diavoli stranieri i cinesi ci chiamano, e diavoli stranieri siamo » egli scrisse. Dalla Francia. al tempo dell'affare Dreyfus, egli mostrò come si monta, a mezzo di agitatori pagali. la o,,inione pubblica, e scris- ~AFOLI_ Per la seconda volta in un anno, Nanoli ba avuto un pròcesso celebre, che ha fallo parlare male di essa in tutta llalia e l'ha ci1·coofusa di una densa nube di disistima e cli commiserazione. Napoli la bella, Napoli la buona, Napoli la laboriosa è stata messa alla gogna per le cattive opere di un pugno audace di avventurieri, che per una certa fatalità che incombe sulla grande città, hanno potuto dominarvi, e fare strazio del suo buon nome. Venne prima il processo se i resoconti del proce 0 so, da solo, pel Daily Telegraph. Fu tra gli insorti, a Creta, travestilo da monaco, ed ottenne colloquio, come rappresenlanle degli insorti, con \'ammirfl.glio Canevaro, al quale impartì la sua beneNon c'è premura Casale-Propaganda; sopraggiunse a breve distanza il proces,:o Aliberti-1799; e sono sembrnte due varianti di un mede1,imo fenomeno, che si distinguono soltanto per ie note individuali dei due - ' - /,,,. ,✓-:;::,- , , I )11/1)/11}:\ ;;;;:.,:e:- r\ I~,) I/ \I ( - -~ -1)! .. f~~\ 17~---_ 1/ . , I t ' lr I ) ~~,,1,\1~ \I :;\ 1, 1 i j) i;/ i: i dizione. Come corrispondente s;Jeciale, si distinse per la prima volta nel H95, svelando le atrocità del Sultano sugli armeni, l•:gli penetrò nell'Armenia, malgi-ado il divieto e la sorvegli_anza del gover110 turco. Usciva la nolle, ~otto vari travestimenti, e otte11eva informazioni dalle famiglie armene, i cui pare11li erano stati massacrati. Riuscì ad ottenere una intervista co11 un capo dei Curdi, reo delle maggio1·i atrocità contro i cristiani, e al tempo 11elquale questi era prigioniero e condannalo a morte per aver insultalo la moglie di un uf'- ficiale'lurco. Si lenlò di uccidere il Dillon con del caffè av\'elenato, ma il tentativo 11011 riuscì, e le minaccie di morte, anche da parte del governo turco, f'urono vane. Gli articoli di L E. Dillo□ furono la fon le del discorso di Gladslone sulle alrocilà turche, e se per la gelosia delle potenze non liberarono l'Ar- ( ·; },11~• ·1;\: I. jJ ~ ~-t_ ;:-..... IJ:, 1 11~ 11 ,!' I : _':_"'." 'I I I -----.•; >( (\ . ~ ~ protagonisti. L'esito legale diverso dei due processi ha scarsissima importanza. Nel primo, un funzionario, rarissimo nel suo genere, indig11ato, nauseato della sfilata dei testimoni che andavano a deporre contro l'ex deputalo dell'Avvocata - forse anche spaventato della pos:sibile continuazione di scandali più gravi, e che avrebbero col pilo un maggior numero di persone non comuni ( l) -, strozza improvvisamente il processo proclamando raggiunta la prova della Propaganda contro ', • 1 ' ' I lj J - Addio ! buon uomo sta su allegl'O ! E questo conto quando me lo pagherete 1 Casale. D'onde l'assoluzione è.~!giornale socialista, la condanna morale e le dimissioni del deputato querelante. - A novembre, se torneremo a vederci ! Nel secondo, i testimoni contro Aliberti non sono (Uorno cli Pietra <li Milano). menia, segnarono per sempre la condanna del governo turco. I. E. Dillon é molto più di un semplice corri;,.pondenle. Egli ha molle volte sfidalo la morte a servizio della civiltà e della umanità, e finora pare che un incantesimo abbia protetto la sua vita. e conservata alla stampa inglese la penna più lucida, più luminosa, più dotta, e pi ..1capace di mostrare al mondo l'es$enza vera degli avvcn'imenli contemporanei. Nor. Gli abbonati che ùwierwuw subito alt' /lnimi · nistra.:ionc clella Rivista Popolare l'impol'lo clell'abbona,nento scaduto e più liee una e cinquanta, riceveranno franco cli porto il eolume Per l'economianazionalee pel dazio sul grano pubblicato il ,nese scorso dall'on. clott. Napoleone Colajaruii. BibliotecaGino Bianco meno numerosi e sono anche più autorevoli. Depongono contro di lui ministri, qucsto1·i, sottosegretari di stato, preretli; depongono contro clilui un colonnello dell'esercito ed il primo (1) La Tribuna del 7 Luglio ba questa nota telegrafica, che non occorre commentare: « A proposito d'interrogatori, si crede che quello di Alberto Casale davanti alla Commissione d'inchiesta, avrà. tutto un lato eminentemente sensazionale. Si aspett,a che el(li possa produrre documenti politici, che ùimost1·erebbero come gran parte dell'opera sua abbia avuto dei legami ministeriali, e dei sotto-legami che porterebbero la questione p81'licolare dell':1omo su un campo assai vasto della vita pubblica, destinato, senza dubbio, a produrre impressioni e considerazioni clamorose. o: Il processo Casale-Propaganda, tagliato netto nel suo svolgimento, non ebbe ancora. alcun sr,guito. li tempo che è passato, e l'annunzio che v'ho dato del richiamo in azione che il Casale av1:à col suo non lontano interrogatorio, porterà sul tappeto della complessa questione napoletana, appunto un seguito che si prevede certamente uscirà più oltre i confini personali e locali.
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