272 wv·srA POl'OLAUE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI La ragione, dunque, del perdurare di tanta popolarità é, in massima parte, personale. Richter rimane una delle pochissi;ne figure che abbiano fisonomia propria fortemente rilevata, in un parlamento nel quale conta solo la massa ordinata in partiti, e nel _quale, in luogo di complesse personalità politiche, é frequente il tipo dello specialista per singole materie. Ciò si confà al carattere prevalentemente amministrativo llello Stato tedesco. Richter non si scosta in fondo da c1Liesto tipo, utile, ma arido, se non per la vastità delle materie abbracciate; ma nello ste-,sn tempo gli dà vita e gli dà rilievo con lo spiritn polemico. la rredda arguzia, la combattività, màlgrado il funllo secco della natura sua. -. l I j Da trent'anni ogni discussione econ_omica, finanziaria, militare, navale o che altro vuolsi, ha urtato contro il discorso Richter, un discorso di due ore e più, in cui l'argomento vien denudato di tutto ciò che non sia .;alcoln e cifra, o anzi, disseccato, con la sicurezza di un perf~tto operatore, e con la continua spruzzaglia di certo sale amarognolo tutto suo proprio. Prima fu la battaglia contro Bismarck voltatosi a protezionista, contro la politica interna e coloniale, contro le proposte militari e sociali; poi, moderatosi con Caprivi il protezionismo, Richter ebbe a combattere nuove proposte militari e navali, e og•ni nuovo passo sulla via dell'ingerenza dello Stato nei rapporti contrattuali o nei servigi pubblici; infine, di recente, nuova materia cli opposizione gli hanno dato la grande flotta, l'imperialismo, il « bizantinismo » e la spedizione cinese. Gli avversari hanno trovato per lui il motto: Ieh stimme dagegen (voto contro) e considerano questa grande forza come resa vana da un destino di sterilità. Nella quale affermazione vi é certo del vero. Richter é rimasto oggi quello che era trent'anni fa; ed egli é stato preso in mezzo da due correnti ugualmente ostili: da un lato lo Stato e i partiti conservatori protezionisti, militaristi, imperialisti e con un carico cli riforme sociali; dall'altro l'enorme sviluppo del partito socialista. Si trovò isolato; il suo partito si spezzò nel 93 appunto su una questione cli spese Biblioteca Gino Bianco militari, costituendosi una nuova frazione che le approvava, e che d'altro lato si scostava anche dal rigido liberalismo economico della sua scuola. È conosciuta anche in Italia quella corrente che fonde imperialismo e democrazia, e che in Germania raggiunse il suo maggior punto di popolarità, poco più di un anno fa, sulla questione della flotta grande. Alla riuscita del progetto di flotta, come allo strumento dell'espansione industriale e commerciale si cercò cli far partecipare anche il proletariato. La Gemiania ebbe sei mesi cli febbre imperialista; e il movimento pur avendo un fondo reale, assurfse forme alquanto fatue. li Richter fu dei pochi a mantenere la testa fredda. La sua stessa aridità lo preserva in simili casi, giacché per uno spirito come il suo, certe frasi, come « la più grande Germania» la 1,veltpolitilr, il « posto al sole » ecc., non possono avere alcun senso; egli le sottomette a un freddo esame, le tasta, e trova che son vanità; se hanno un nocciùolo é un iuteresse di privati, non nazionale. f.: tutto qui? No, non é tutto qui. Ma oggi - venuta la doccia cinese sull'infatuamento d'allora - Richter gode di un trionfo .. a cui può prevedersi una corta durata. E dall'altra parte egli rimane verso i socialisti sempre nella stessa disposio:ione di quando scrisse la sua celeberrima fantasia satirica contro il libro di Bebel. Giacché questo arido politico ha scritto anche un'opera cli fantasia: quei suoi Sozialdemokratische Zalcunjtsbild che ebbero anche in Ital'ia dieci anni fa. un momento di voga. Questo libretto é la parodia del libro di Bebel : La donna e il socialismo, ed é certn che quel tanto di profetico che c'era del socialism0 di allora, quella pretesa di regolare il mondo in precedenza sin nelle minuzie, ha trovato nel Richter un canzonatore non senza spirito. Se non che quell'idea cli far cominciare la controrivoluzione borghese dai possessori rli libretti della Cassa di risparmio é cosi kleinbiirgerlich! E anche qui il Richtcr non pare aver visto mai nel socialismo che quel lato formale con cui si voleva dare alle menti popolari (si crede che ne abbiano bisogno, e non a torto il Bebel é stato chiamato Volkdichier, poeta del popolo) una visione completa e simmetrica della nuova società. Non pare aver mai visto che le creazioni ideali più o meno effimere che si son formate intorno a quel nocciolo potente e di realtà indistruttibile che é il movimento proletario; senza sentir questo, ha sottoposto quelle alla punta del suo compasso e vedendole scoppiare ha creduto che sotto non vi fosse nulla. O se v'era qualche cosa, vedete che cos'era in queste poche righe, in cui narra il sorgere del movimento socialista (nel suo PolitisehesA. B. C. bue!.:, ottima introduzione, del resto, allo studio della politica tedesca) : « Il iuovimeuto socialisti\ ù.i,t:1 ù,11 1863 e venne su·· scitato cla Ferùinanùo Lassalle. Lassalle sin allora aveva passato il suo tempo alternando fra la filosofia astratta e l'aristocratic,i mondanità; a quel tempo gli venne vo - glia di buttarsi fra gli alti marosi politici sorti dal cor: - flitto militare e costituzionale, ed esercitarvi una parte
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