RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LllTTERE E SCTENZI!,' SOCIALI 247 [I }'erri dice che, secondo i repubblioitni, non si può far nulla, - se prima non sia cambiata la forma cli governo: parafrasi errata del lucaneo nil actmn reputans, si qtticl supere:;t agendnm. E l'Avanti I vuul chiarire~questo pun~o preliminare, affermando che " generalmente la pregiudizittle dei repubblicani è intesa così: il regime monarchico è inconciliabile colle riforme di cui ha bisogno il paese, dunque il doyere de' repubblicani è di combattere ques~o regime, senza attendere o mostrar di attendere alcuna riforma.. È questo l'atteggiamento dell'Jtcilia del Popolo di :\Iilano ~fa questo non ò l'atteggiamento di tutti i republicani d'Italia. Al contrario, il gruppo parlamentare repubblicano non intento quanto il coutennt.o democratico di uno Stato moderno, a tutta l'evoluzione progredita della civiltà politica: e non ò confondibile con questa o quella riforma legislativa, che può tendere e avvicinarci, come dice il Rensi, alla piena sovranità popolare - preparandone i germi e suscitandone quella che il Fouillée chiamerebbe l'iclée-forcc. E se cotesta pregiudiziale è capace di imprimere al metodo de' repubblicani il sigillo a•prioristico e metafisico, io ll0ll intendo davvero come e perchè debba essere invece sperimentale e positivo il metodo de' socialisti - i quali sono dominati da un'altra pregiudiziale, che più o meno de la pregiudiziale come la interpetrano Ar· cangelo Ghi sieri e Ar turo Labriola ». L'Addio vale la nostra: la pregiudiziale della inconciliabilità tra la forma monarchie?. di reggimento ed il collettivismo. No: non così la interrJetra il Ghisleri o il Labriola; almeno non credo. Ma, al di sopra tli tutti, deve valere la parola solenne del!' ultimo Con gresso - il quale ritenne che il programma intcgmle repu bblicano non possa aver la sua legittima soluxione, se non quando il popolo abbia ricuu• quistato la sua piena sovranità; ma frattanto proclamò che il p(l,t• tito repubblicano debba cittivamente interessarsi cmche di tutte quelle qiiistioni che appaiono, giorno per giorno, coine piattaforma di propaganda eagitaz·,one, 'VOlgen<lole ci riprovci della. lNCO.\ll'ATIBILITÀ ASSO· r~,- -,e--~~--) I •, - '' .,, Vero è che, per intanto, l'ideale de' socialisti sarebbe compatibilissimo con la odierna fonnapoliticadello Stato, perchè ogni giorno il collettivis1no si vie1ie facendo sotto ·inostri occhi, in regime monarchico ; - ma allora, se il moto progressivam ente accelerato del!' evoluziljne sociale può stare a braccetto con questo regime, l'antagonismo prima dichiarato del collettivismo con l'istituto monarchico si risolve in una vescica sgonfiata! LUTA DELLE ISTITUZIO· Nl PRIVIT.tGIATE CON UNA SINCERA E CO.\!- l' LE T A ATTUAZIONE DEI.LE VARIE RJFOR.\lE, ,valdersee (a Li-Hung-Tchang): Ebbene, addio, vecchio! e ricordati bene questo: se i tuoi Boxers ricominciano ancora i loro eccessi.... a me qui non mi \'edi più davvero! ( Liistige Blatter di Berlino) Anche il Lahriola hà notato questa contrad: dizioue. « Il Ferri - ecco le sue parole testuali - afferma che il collettivismo si vien facondo ogni g i o:re a co11fer1naclel principio della incl·issolubilitii clella q1,estione sociale ecl eco• noinica cla qtiella politica e 1norcile. Ciò ha ben visto il nensi - cito definisce inesatta la affermazione ùel Ferri: e riconosce che, secondo noi, la piena sovranità popolare non si può ottenere che con la repubblica, tipo svizzero o americano; - ma soggiunge che que~t.a pregiudiziale o: non trattiene i ro_ pubblicaoi (come gli nlti11ii loro Congre,si ùimostrano) Ùftl perseguire l'ottonimeuto di alcune di quelle riforme politiche, il complesso clelle quali costituisce la ossatura repubblicana di 11110 Stato; per 11101lo che dallo assieme di quetle riforme, a poco a }J0C0,o se possibile pacificamente conquistate, soaturisca rioi uecessariamente, o come un coronamento spontaneo, la, repub - blica >, Etl egli ha ragione. La nostra pregiudiziale, quindi - che risponde alh1 Y<1Cchiainconciliabilitit t,icitian:1 - Ì' collegata a L11tBiblioteca Gino Bianco no sotto i nostri oc - chi. Al tempo stesso, il Ferri afferma cbe monarcl1ia e colletti \·ismo sollo termini antitetici, Ora,· se il collettivismo si forma gradualmente sotto i nostri occhi, in pieuo dominio degli istituti monarchici, è anche evidente che fra Illona,rchia e collettivismo non ci è contraddizione E poichè il Ferri respinge la pregiudiziale repubblicana, e dichiara di mettere il collettivismo innauzi 1t qualsiasi altra riforma politica, ne viene anche che il Ferri deve riconoscere la monarchia, per 11011 retipingere il collettivismo, J> E indarno l'.dvanti ! risponde che questo è un gioco sillogistico: la logica - che ha tormentato il cervello umano, da Aristotile a Baiu - da ragione al Labriola: il quale crede cli poter sfuggire alla contradtlizione, notando che fra collettivismo e monarchia non c'è un contrasto logico, e ricordando lo Schtiffle, che negò l'antitesi, e il Rodbertus, ch'era collettidsta o monarchico, od è ~tato tlelìnito il Ricanlo del socialismo. Ma il
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